Lucia Leuci – Il vero riconosce il vero
“Il vero riconosce il vero”, mostra personale di Lucia Leuci curata da Matilde Galletti. La Battaglia della Fornarina del 1377 è lo spunto per un’opera da cui emerge la risolutezza dell’animo femminile e che indaga la complessità della Storia.
Comunicato stampa
Domenica 1 dicembre l’associazione Karussell_ arte contemporanea inaugurerà a Fermo la mostra personale “Il vero riconosce il vero” di Lucia Leuci, artista visiva che vive e lavora a Milano, allestita negli ambienti ancora fruibili della chiesa di San Martino, nell’attuale Piazza del Popolo. Dopo l’inaugurazione, sarà visitabile fino al 31 gennaio su prenotazione, ogni domenica alle ore 17.30.
La mostra ha come spunto un episodio poco noto della storia della città di Fermo: un evento specifico e raramente ricordato che riguarda la sconfitta delle truppe fermane nella battaglia tra Fermo e San Ginesio del 1377, nota come Battaglia della Fornarina. La leggenda racconta che, quando i fermani tentarono di attaccare il borgo di San Ginesio durante la notte, fu una giovane panettiera – una fornarina – sveglia e immersa nel suo lavoro, a lanciare l’allarme e a permettere la difesa della città. Ed è proprio questa donna la figura scelta dall’artista come punto di partenza per le installazioni in mostra: una “piccola Fornarina”, meno sensuale della celebre musa di Raffaello, ma altrettanto affascinante nella sua autenticità e dotata, nella visione di Lucia Leuci, di una determinazione e di una forza d'animo che non sempre è una caratteristica predominante del mondo maschile.
«Tutte le opere che esponiamo - spiega Matilde Galletti, curatrice di Karussell - sono originali ed esposte per la prima volta e hanno la caratteristica di intrecciarsi con alcuni degli elementi del nostro territorio. Questo perché, come associazione, abbiamo immaginato la ricerca artistica contemporanea come uno strumento per la scoperta e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. La ricerca degli artisti che coinvolgiamo inizia un anno prima della mostra: essi trascorrono diverso tempo nel territorio per cercare di creare opere che dialoghino e si intreccino con quello stesso territorio che li ospiterà».
ARTE E TERRITORIO IN DIALOGO
La storica battaglia del 1377 offre a Lucia Leuci l’occasione per riflettere sulla complessità della Storia e ricordare che è fatta anche di momenti difficili e di cadute, che tuttavia hanno contribuito a plasmare l’identità dei luoghi in cui viviamo.
«Gli artisti da noi selezionati sono dei professionisti con riconoscimento a livello nazionale e internazionale nel mondo dell’arte – conclude Matilde Galletti – Li trasliamo su un territorio, quello del sud delle Marche, per portarvi uno spaccato della stessa ricerca artistica contemporanea di qualità che è possibile trovare ad esempio a Milano o Bologna, e allo stesso tempo per permettere al territorio stesso di farsi conoscere non soltanto attraverso le sue storie ed i suoi luoghi, ma anche grazie alle numerose maestranze locali con cui li mettiamo in contatto».
Si crea, insomma, un dialogo creativo biunivoco di grande respiro che connette l’arte contemporanea con i luoghi, da cui riceve a sua volta ispirazioni e professionalità.
Questo contesto è alla base dell'intervento progettato dall'artista, che si intreccia con aspetti legati all’architettura della città, come le sue strade: antiche, consumate, percorse e sporche, ma ricche di formalismi che l'artista ha saputo tradurre in immagini. L'osservazione della marginalità, nei suoi aspetti storici, sociali e architettonico-urbanistici, è stata spesso utilizzata dall'artista per sviluppare progetti nei quali elementi della quotidianità, apparentemente semplici e facilmente trascurabili, vengono trasformati in figure e paesaggi carichi di forte tensione emotiva.
Il progetto Karussell_arte contemporanea gode del patrocinio e contributo del Comune di Fermo, del patrocinio della Fondazione Marche Cultura e della Fondazione Italia Patria della Bellezza, ed è sostenuto da Accademia di Belle Arti di Macerata e da Accademia di Belle Arti di Urbino. Partner culturali il museo MACTE di Termoli, P.I.A. scuola di formazione per l’arte contemporanea (Lecce) e Salgemma project hub per l’arte e magazine online. Media partner: Radio FM1. Sponsor: Savelli Ascensori S.r.l. e Banco Marchigiano.
Info e prenotazioni: [email protected] - Tel.: +39 320 0280302
LUCIA LEUCI
Artista visiva che vive e lavora a Milano. La sua pratica si articola attraverso disegno, pittura, scultura e installazione, considerate come espressioni primarie e istintive, riflessioni archetipiche che trascendono la scelta individuale. L’atto performativo, nella sua opera, diviene un’oscillazione tra manualità intima e socialità collettiva, quest’ultima intesa come condivisione e trasmissione di saperi e azioni. Attraverso l’accostamento di elementi in contrasto, spesso scelti per le loro risonanze emotive con dettagli minuti, e la ricerca di materiali sia artificiali che organici, Leuci esplora i temi della maternità, dell’identità “creola” contemporanea e del rapporto con l’ambiente.
Il suo lavoro riflette infatti su come il paesaggio, sia naturale sia urbano, influenzi le relazioni umane e i processi creativi. Con una sensibilità verso i materiali sostenibili e il recupero di elementi di scarto, Leuci indaga la fragilità del rapporto tra uomo e ambiente, invitando a una riflessione sull’impatto ecologico dell’attività artistica. I materiali diventano, così, simboli di una tensione tra artificiale e naturale, rievocando sia la vulnerabilità dell’ecosistema sia il desiderio di riavvicinamento alla terra.
L’opera di Leuci analizza anche una società in cui classi sociali e nazionalità si dissolvono in un’estetica omogenea, priva di identità precisa, una visione della vita segnata dalla standardizzazione e dalla contrazione economica. Gli oggetti divengono quindi pretesti per evocare categorie politiche, sociali e sentimentali, aprendo spazi di riflessione su una convivenza più rispettosa dell’ambiente. La vicinanza e il dialogo tra gli elementi sono scelti con cura creativa, mentre proporzioni e ritmo si caricano di potenzialità espressive, divenendo strumenti per comunicare il significato profondo della sua ricerca artistica.
Tra le mostre personali recenti: “Anonymous Encounters” in dialogo con Dorota Gawęda & Eglė Kulbokaitė, eastcontemporary, Milano (2022); “La ragazza di città” in dialogo con Carol Rama, Tempesta gallery, Milano (2020); “Prendersi cura” a cura di Christina Gigliotti, Polansky Gallery, Praga; “Family Drawings” (in collaborazione con Zoë De Luca), Unit110, Chinatown/New York (2018); “Materia prima” Fondazione Adolfo Pini, Milano (2017); “Mamme cattive, bambini creoli”, TILE Project Space, Milano.