Arte e spiritualità nella mostra di Hilma af Klint a Bilbao. Il video
La curatrice Tracey R. Bashkoff ci conduce alla scoperta della nuova mostra di Hilma af Klint al Museo Guggenheim di Bilbao. Un progetto che celebra l'arte astratta e ancora tutta da scoprire della pittrice svedese
Erano i primi anni del secolo scorso quando Hilma af Klint iniziò a creare i suoi coloratissimi dipinti astratti, anticipando di gran lunga i tempi rispetto ai suoi colleghi. Passarono infatti diversi anni prima che anche Vasilij Kandinskij, Kazimir Malevič e Piet Mondrian compissero passi nella stessa direzione, liberando l’arte da ogni riferimento al mondo fisico e reale.
L’antesignana dell’astrattismo
Segnata dallo stesso destino toccato a molte sue colleghe, la pittrice svedese rimase a lungo sconosciuta, così come i suoi audaci dipinti. Solo negli ultimi decenni le opere di Hilma af Klint sono state riscoperte e rese note, anche grazie a notevoli retrospettive in istituzioni di assoluto prestigio su scala globale.
La nuova mostra su Hilma af Klint a Bilbao
Dopo la grande rassegna ospitata al Moderna Museet di Stoccolma nel 2023, e quella accolta nelle sale del Guggenheim Museum di New York nel 2018, a ospitare la ricerca di questa “madrina” dei linguaggi moderni è ora il Guggenheim di Bilbao, che getta luce sulla produzione della pittrice garantendo un’ulteriore possibilità di studio e diffusione del suo lavoro.
I dipinti spirituali di Hilma af Klint
Curata da Tracey R. Bashkoff, la rassegna la rassegna mette in scena decine di disegni su carta e dipinti di grandi dimensioni, tutti accomunati dai temi e dagli interessi che hanno scandito la produzione di Hilma af Klint, a partire dal rapporto tra spirito e materia, tra mascolino e femminino, nonché le pulsioni esoteriche e il confronto col divino.
A semplificare al meglio le ambizioni dell’artista sono in particolare i disegni automatici (realizzati in uno stato di coscienza dissociato, durante alcune sedute spiritiche condotte insieme alle colleghe del gruppo Le Cinque) e la serie Dipinti per il tempio (ispirata alle teorie antroposofiche di Rudolf Steiner).
Aperta al pubblico fino al prossimo 2 febbraio 2025, la monografica restituisce – anche grazie a un allestimento arioso e di forte impatto – la carica espressiva e l’investimento emotivo dietro la ricerca di questa incredibile esponente della pittura svedese d’inizio Novecento.
Alex Urso
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati