Horizons
L’esposizione mette in dialogo pratiche e visioni artistiche differenti, tra pittura, scultura e installazione.
Comunicato stampa
Manuel Zoia Gallery è lieta di invitarvi giovedì 5 dicembre per l’inaugurazione della nuova mostra collettiva “HORIZONS”, con opere di 13 Artisti contemporanei.
L’esposizione mette in dialogo pratiche e visioni artistiche differenti, tra pittura, scultura e installazione. “Horizons” vuole guardare oltre al concetto di luogo e spazio, aprendosi a più prospettive, oltre al limite e al confine, andando a scoprire ciò che attende oltre il visibile. Paesaggi reali ma non solo, opere che indagano la scoperta e le possibilità. Orizzonti e mutazioni, soglie e trasformazioni, l’esplorazione della propria identità e l’evoluzione del corpo in rapporto a luoghi, spazi e situazioni, secondo le impressioni personali degli artisti, testimoni di eventi, tra passato e presente.
Antonella Mellini (Milano, 1973), artista concettuale e performer, si forma in ambito scientifico, laureandosi in Farmacia prima di dedicarsi completamente all’arte. Dal 2017 espone in contesti di rilievo internazionale, tra cui il prestigioso Musée des Beaux-Arts di Bruxelles (Bozar). Nello stesso anno vince il premio La Prose Competition a Bruxelles. Nel 2019 GQ Magazine la include tra i "7 giovani talenti dell’arte contemporanea". La sua carriera è caratterizzata da collaborazioni significative con curatori di rilievo. Partecipa al progetto EX-Voto (2020), curato da Angelo Crespi, e presenta il progetto Interniora al Fuorisalone di Milano (2024) con la curatela di Roberto Borghi. Per Artinsolite a Lajatico (2020), espone sotto la curatela di Carlo Alberto Arzelà. Ha partecipato a fiere internazionali come Context Art Basel Miami (2022), FIG Festival Internacional de Grabado di Bilbao (2023) e Aordable Art Fair Stoccolma (2024), consolidando il carattere globale del suo lavoro. Le sue performance tessono una rete globale di energia positiva, trasformando lo spazio espositivo in un crocevia di connessioni emotive e spirituali tra pubblico e opera.
Davide Balda (Genova, 1998) è un designer multidisciplinare interessato alla ricerca di nuovi materiali e processi produttivi sostenibili. Si è laureato in Product Design allo IED di Torino e ha conseguito un master in Design, Creatività e Pratiche Sociali presso l’Accademia Unidee della Fondazione Pistoletto di Biella. Davide si identifica come un archeodesigner, colui che ricerca e studia i tecno-fossili, residui naturali e artificiali prodotti dalle attività umane, utili per indagare il passato, rileggere la storia e creare materiali o manufatti. Quest’anno è stato in residenza artistica a Fabrica e, in occasione del Fuorisalone, ha presentato a Milano, durante la settima edizione di Alcova, il progetto “Telare la materia”, nel cui ambito ha sviluppato “Tecnosuolo”.
Maurizio Bongiovanni (Tettnang, 1979) vive a Roma. Ha esposto i suoi lavori presso The Guildhall Art Gallery (Londra); Eve Leibe Gallery (Londra); The Century Club (Londra); Studio d’arte Cannaviello (Milano); Federico Lugar Gallery per Window Project (Milano) e Galleria Richter (Roma). Ha partecipato a diverse residenze internazionali quali: Vermont Studio Center in America, La Napoule Art Foundation in Francia, IARB Residency in Cina e la SIM in Islanda. Nel 2013 e 2014 ha partecipato alla Fondazione Spinola Banna per l’arte, con gli artisti Doug Ashford, Liliana Moro e Mario Airò. Nel 2014 ha frequentato Internationale Sommerakademie di Salisburgo con l’artista Felix Gmelin. Nel 2012 vince il premio GAI - Giovani Artisti Italiani e partecipa alla Fondazione Valparaiso in Spagna. Le sue opere sono state riportate in pubblicazioni come Nature Morte di Thames & Hudson, L’Uomo Vogue, Artribune e Queen&Country Magazine.
Sabino De Nichilo (Molfetta, 1972) si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, città in cui vive e lavora. Utilizza la ceramica come medium principale di una ricerca scultorea che esplora il confine tra organico e inorganico, alla quale si affiancano la pittura, l’installazione e la performance. Privando l’umano della sua unità e degli attributi che lo definiscono e lo decodificano culturalmente, modella oggetti carnali che sembrano lacerti di una macellazione o di un’autopsia, osservati con un distacco ironico e incruento. Le sue ultime sculture sono “Esperimenti di estinzione”, volti a osservare i limiti dei processi evolutivi. Dal 2017 porta avanti il progetto curatoriale Casa Vuota a Roma, insieme a Francesco Paolo Del Re. Tra le mostre più recenti, nel 2024: la personale “Rivelazioni” al Museo archeologico “Ribezzo” di Brindisi a cura di Ilaria Caravaglio, “La lunga estate calda” alla Galleria Nazionale di Roma curata da Claudio Libero Pisano e “Innen und aussen” alla MoMart gallery di Matera curata da Antonello Tolve. Nel 2023 vince il Premio Sparti di Ascoli Piceno come migliore artista e nel 2021 riceve la Menzione d’onore al XXVIII Concorso di Ceramica Contemporanea di Grottaglie.
Vincenzo Frattini (Salerno, 1978) vive e lavora tra Torino e Campagna (SA). Nel 2006 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove frequenta il corso sperimentale “Quartapittura” coordinato dal maestro Ninì Sgambati. Durante gli anni di studio, pur coltivando l’interesse per la pittura, si avvicina anche alle sperimentazioni video e, dal 2002, partecipa a diverse mostre collettive e premi. La sua ricerca spazia dalla scultura al video, fino alle performance. Il linguaggio a lui più congeniale rimane la pittura, facendo del gioco fra cromia e forma il leit motiv delle sue opere, al fine di rintracciare lo scorrere della vita umana e delle emozioni che ne derivano. Tra le ultime mostre ricordiamo “Geometrie sensibili” presso la galleria Casa Turese di Vitulano (BN) e nel 2023 lo Studio visit di Lorenzo Madaro per Panorama de “La Quadriennale di Roma”.
Dario Maglionico (Napoli, 1986) è laureato in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Milano. Dal 2014 vive e lavora a Milano, dedicandosi esclusivamente alla pittura. Recentemente finalista del Premio Fondazione VAF presso il Mart Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Nel 2020 inaugura Doppelgänger, prima mostra personale presso la Vin Gallery di Ho Chi Minh City in Vietnam. Nel 2018, a Milano, la mostra personale Everyday is like Sunday a cura di Ivan Quaroni, presso la galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea e la mostra collettiva If The Walls Could Talk a Londra presso la Alice Black Gallery. Nel 2016 collabora con lo scrittore Domenico Starnone, realizzando le illustrazioni presenti all’interno del libro Scherzetto edito da Einaudi.
Paolo Pibi (Oristano, 1987) dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Sassari ha iniziato a esporre in gallerie e musei delle principali città italiane. Si trasferisce a Milano dal 2012 al 2022, lavorando con diverse gallerie della città e partecipando a numerose mostre nazionali e internazionali. Il suo lavoro è stato scelto per progetti speciali con marchi come Louis Vuitton e istituzioni come La Galleria Nazionale di Roma. La sua pittura nasce da una riflessione sul medium stesso e sul proprio vissuto che genera un’immagine stratificata e in continuo mutamento, tesa verso la ricerca di una personale forma di equilibrio.
Stefano Ronci (Rimini, 1972) si laurea con lode in Architettura a Firenze. Risale a questi anni l’incontro con Walter Bellini, direttore della storica galleria d’arte contemporanea di Firenze “Ken’s art gallery”. Intraprende contemporaneamente lo studio della filosofia presso l’ateneo fiorentino nell’indirizzo di estetica, consegue inoltre la specializzazione biennale post laurea all’ Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2000 affianca all’ attività artistica ed espositiva quella di insegnamento nell’ indirizzo artistico. Nel 2005 e nel 2006 è fra i finalisti del prestigioso Premio Celeste, curato da Gianluca Marziani. Dal 2014 è consulente creativo per Saraghina Eyewear: si occupa dell’ideazione e della progettazione di tutte le installazioni espositive del brand in fiere italiane ed estere. Nel 2022 è vincitore del concorso per la celebrazione del decennale di CUBO) con l’opera “DiecialCUBO”. Collabora con la galleria Zamagni Arte di Rimini.
Dado Schapira (Milano, 1957) è un pittore e artista italiano. Nella sua lunga carriera, l’artista ha allestito mostre personali in tutta Italia e partecipato a numerosi appuntamenti nazionali e internazionali, tra i quali spicca un’esposizione alla West Hollywood Library di Los Angeles. Collabora regolarmente con diverse gallerie e i suoi lavori sono presenti in molte collezioni italiane e straniere. Fin dal suo esordio ha partecipato a importanti fiere nazionali come MIART, Arte Fiera Bologna, e aste internazionali come Sotheby’s.
Patrick Tatcheda Yonkeu (Douala – Camerun,1985) vive e lavora a Bologna. Dopo una formazione scientifica al St Jean Baptiste di Bangangté, e un breve soggiorno all’Università di Dschang (matematica/informatica) e Yaoundé I (arti plastiche), decide infine di dedicarsi all’arte, laureandosi nel 2013 in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2016 ottiene un master in Arti Visive sul tema “Zen in Arte”. Ricercatore incessante, continua il suo viaggio attraverso numerose collaborazioni tra Africa e Italia e attraverso la creazione di laboratori di pittura interculturali con scuole e associazioni della regione Emilia-Romagna.
Riccardo Vicentini (Soave,1991) vive e lavora a Mestre (VE). Durante i primi anni all'Accademia di Belle Arti di Venezia, prende parte alla formazione del Collettivo Coyote, un branco pittorico nomade, che realizza diverse installazioni, mostre ed happening, soprattutto nella città lagunare. Nel 2017 ottiene il diploma accademico di I livello in Pittura e discipline dello spettacolo. Nello stesso anno è tra i cofondatori dell'APS e artist-run space zolforosso, occupandosi, tutt'ora, dell'organizzazione e promozione di numerosi eventi e mostre nelle sedi dell'associazione, situate a Venezia e Mestre. Consegue la laurea magistrale nel 2022 in Arti Visive e Moda, presso l'università IUAV di Venezia e viene selezionato per la residenza di Fondazione Bevilacqua La Masa. Partecipa a diverse mostre collettive nazionali, tra le ultime: No[w]here, presso A plus A Gallery di Venezia. Fa parte di diversi progetti attivi, come Raggioverde a cura di Michela Eremita e Venice Time Case a cura di Luca Massimo Barbero. Recentemente, è tra i finalisti del premio Combat e vincitore del premio speciale assegnato dalla galleria Federico Rui di Milano.
Yan Xu (Qingdao - Cina, 1996) ha studiato arte integrata presso la Sichuan Academy of Fine Arts. Durante il periodo in Cina ha partecipato a mostre accademiche, tra cui la quinta mostra delle borse di studio di Feng Zhengjie nel 2016. Nel 2018, la sua opera di laurea "Ceremony Series" ha ricevuto il premio come eccellenza tra le opere di laurea del gruppo E.land, partecipando contemporaneamente alla prima edizione del "Ten Thousand Green Art Festival". Nel 2019 arriva in Italia per studiare, proseguendo gli studi nel settore della pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante il periodo in Italia, a partire dal 2023, ha partecipato a mostre d'arte in diverse città e regioni. Nel 2024 ha tenuto una mostra personale "Yan Xu - connessioni impossibili" presso lo spazio d'arte contemporanea A60 a Firenze anche mostra personale “PANTAREI” a Civico23 a salerno. Ha partecipato alla seconda edizione della Biennale di Todi. Attualmente lavora a Milano.
Federica Zianni (Roma, 1993) si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, in Scultura e vi torna nel 2022 con l’incarico di docente di Tecniche di Fonderia. Dal 2018 partecipa a contest nazionali e internazionali e le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra queste: la Fondazione Biagi, il Consorzio brianteo di Villa Greppi, Nahr-ECO-Laboratory of Multidisciplinary Practice ed Extrartis-Artists Residencies for Creative Economy. È tra gli artisti in residenza di VIR Viafarini-in-residence. È finalista al Premio Arte (Cairo Editore). È vincitrice dell’Arte Laguna Prize 16 (sez. Premi Speciali) per cui è stata in residenza artistica alla Fonderia Artistica Versiliese. Nel 2023 partecipa all’Hackaton Re-Use, Role of Visual - Sculpture Art Creation in the Context of Sustainable Behaviour. Nello stesso anno espone per la prima volta al GASC di Milano e partecipa all’International Sculpture Camp presso la Huafan University di Taiwan. Tra le ultime residenze artistiche, nel 2024 a Villa Greppi, è vincitrice della call “Note ai margini”, a cura di Ass. Luminanda, per la quale ha realizzato una scultura pubblica per il comune di Tremezzina (CO). Vince IMMAGINA, la prima edizione del premio ideato dal Gruppo MAG, storico broker di Assicurazione con la realizzazione di un’opera capace di interpretare valori e identità dell’azienda. Infine ottiene una borsa del Dottorato di ricerca artistica in Cultural Heritage and Creativity – Patrimonio culturale e Arte Contemporanea, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce.