A Parigi riapre Notre-Dame dopo 5 anni dall’incendio: ricostruzioni fedeli e percorso multimediale 

Ha coinvolto migliaia di artigiani, architetti e ingegneri l’ambizioso progetto di restauro che ha interessato gran parte degli elementi della celebre cattedrale gotica, dagli interni alla statuaria e dalle vetrate alla carpenteria del tetto

È ufficiale: il weekend del 7 e 8 dicembre 2024, secondo i programmi e come annunciato esattamente un anno fa dal presidente francese Emmanuel Macron, Notre-Dame riapre al pubblico a quasi cinque anni dal rovinoso incendio che il 15 aprile 2019 distrusse l’iconica guglia progettata da Eugène Viollet-le-Duc nel 1859 e il tetto in legno. 

Notre Dame in fiamme
Notre Dame in fiamme

L’antico splendore di Notre-Dame 

Così l’antico splendore della cattedrale gotica – la costruzione risale al 1163 – è stato restituito alla comunità di fedeli e al pubblico in generale grazie a un investimento di 700 milioni di euro (su un totale di 846 milioni raccolti, la cifra avanzata, infatti, sarà utilizzata per gli esterni dell’edificio), con la partecipazione anche di noti imprenditori e mega collezionisti francesi come François Pinault e Bernard Arnault con il gruppo LVMH, ma anche i Bettencourt-Meyers con L’Oréal e il gruppo Bouygues. Per il restauro (durato in totale 2.063 giorni) si è scelto di attenersi quanto più possibile a una fedele ricostruzione dell’originale, riprendendo tecniche e strumenti adottati nel XIII Secolo: grazie alla collaborazione di oltre duemila lavoratori tra artigiani, architetti e ingegneri provenienti da tutto il mondo, la guglia è stata ricostruita con legno di quercia proveniente da foreste francesi e rivestita di piombo e nel punto più alto è stato reinstallato l’iconico galletto in rame, mentre il tetto è stato integrato con soluzioni moderne per garantirne sicurezza e sostenibilità.

Notre-Dame dalle fedeli ricostruzioni alle moderne tecnologie 

Inoltre, durante i lavori sono emersi dettagli e tesori nascosti, come le decorazioni originarie del XIII Secolo e i frammenti di vetrate medievali, oggi restaurati con cura. Gli interni, pur mantenendo il loro aspetto originale, sono stati adattati con tecnologie moderne per migliorarne l’esperienza di visita. Tra queste, un nuovo sistema di illuminazione e un percorso multimediale che racconta la storia millenaria della cattedrale. E non per ultimo, è stato installato un sistema antincendio all’avanguardia, insieme a una rete di sensori per monitorare costantemente la struttura e prevenire future tragedie.

La cerimonia di apertura di Notre-Dame 

In occasione della cerimonia inaugurale di sabato 7 dicembre alle ore 18 e della prima messa celebrata in programma domenica 8 dall’Arcivescovo di Parigi, è stato predisposto un dispositivo di sicurezza eccezionale ispirato a quello dei Giochi Olimpici. Infatti, sono attesi all’evento circa cinquanta capi di stato e di governo, tra cui probabilmente il neo (e rieletto) Presidente degli Stati Uniti Donald Trump con Melania, insieme a una delegazione che conta (forse) anche la presenza di Elon Musk, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello greco Ekateri’ni Sakellaropou’lou, il brasiliano Lula e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ma si attendono anche alcuni rappresentanti della famiglia reale inglese, il Principe Alberto II di Monaco, Maometto VI e Abdallah II, re di Marocco e Giordania.

Come sarà possibile visitare Note-Dame

Da ora in poi l’accesso a Notre-Dame continuerà a essere gratuito, come deciso dalla Diocesi di Parigi, anche se al momento non sarà possibile accogliere all’interno dell’edificio più di 2.500 persone alla volta, a fronte delle 10mila concesse prima dell’incendio. Infatti, inizialmente le visite saranno individuali, mentre i gruppi di pellegrini potranno accedere dal primo febbraio 2025 e quelli organizzati dal 9 giugno. Il tutto sarà gestito grazie a una biglietteria online a cui è possibile accedere tramite l’app (sviluppata dalla società Mazedia di Nantes) Notre-Dame de Paris, disponibile su Android e iOs da martedì 3 dicembre 2024. E solo eccezionalmente per una settimana, inizialmente l’orario di visita sarà prolungato fino alle 22. 

Caterina Angelucci 

Libri consigliati:

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

Scopri di più