Two Italian Rascals: il magazine che racconta le storie dietro ai progetti fotografici 

Un magazine che invita a rallentare in un mondo eccessivamente veloce e digitalizzato. Questo è Two Italian Rascals, rivista indipendente di fotografia che nel suo terzo numero decostruisce, tra parole e scatti, l’idea del Sogno Americano

Debutta nel 2022 Two Italian Rascals, pubblicazione cartacea semestrale in inglese che racconta il lavoro di fotografi affermati ed emergenti con uno stile tagliente e talvolta ironico ma mai banalizzante. L’impulso che ha dato vita al progetto? La necessità di sottrarre le fotografie al consumo distratto che regola il nostro rapporto con le immagini. Vincenzo Elifani, editore e co-fondatore insieme a Skye Darukhanavala, ci ha raccontato qualcosa in più su questa filosofia. In particolare, gli abbiamo chiesto qualche dettaglio su “American Dream”, l’ultima uscita del magazine dello scorso giugno 2024. 

Two Italian Rascals, dal digitale alla carta

In anticipo rispetto alla prima pubblicazione cartacea, Two Italian Rascals si era già affacciato nel 2020 su Instagram. L’intento dei fondatori era quello di divulgare alcune serie fotografiche da loro amate. Tuttavia, il social si è rivelato inadeguato alle loro esigenze. Vincenzo lo ha spiegato così ad Artribune: “È di fatto molto difficile capire l’essenza di un lavoro fotografico solo su Instagram. L’aspetto seriale di un progetto, la storia che si dispiega di foto in foto e prende forma lentamente, viene sminuito dalla velocità dei social”. Così, dal digitale il progetto si è spostato sulla carta. “Una rivista stampata ti costringe a rallentare: devi acquistarla, aspettare che arrivi, aprire l’imballaggio, sfogliare le pagine e leggere le parole per comprendere appieno il significato dietro una foto”. Questa è la storia di come nel 2022 Two Italian Rascals è diventato un magazine. Instagram è oggi utilizzato solo per annunciare le nuove uscite: tra una pubblicazione e l’altra, la pagina va rigorosamente “inletargo”. 

Melissa Spitz, You Have Nothing To Worry About, Two Italian Rascals
Melissa Spitz, You Have Nothing To Worry About, Two Italian Rascals

Two Italian Rascals tra parole ed immagini: una rivista fatta di interviste

Il carattere distintivo del magazine è senza dubbio l’importanza che attribuisce alla parola. Una scelta non scontata, considerando che sempre più riviste dedicate alla fotografia rinunciano ai testi. Al contrario, Vincenzo Elifani crede fermamente “che le parole completino le immagini e ne amplifichino la potenza”. Questo binomio costringe il lettore ad indugiare e tornare indietro, rileggere e osservare le fotografie con occhi diversi. Nello specifico, il format prescelto è l’intervista. Sono i racconti in prima persona dei fotografi a svelare le intenzioni e gli aneddoti più inaspettati dietro uno scatto: “la foto è l’inizio, l’intervista la amplifica e il lettore la arricchisce con punti di vista diversi”. Una meticolosa attenzione verso i contenuti testuali non significa però rinunciare al magazine come oggetto esteticamente ricercato. “American Dream”, con la sua seducente copertina in ecopelle marrone, ne è l’esempio lampante. 

Il terzo numero di Two Italian Rascals: “American Dream”

Da Hollywood a MTV fino a Disney Channel, siamo stati abituati a considerare l’America il paese dalle mille opportunità. Eppure, il viaggio che Two Italian Rascals ci fa compiere in “American Dream” dimostra come questa visione non sia necessariamente veritiera. Nelle parole dell’editore, “la realtà degli Stati Uniti è più intricata e complessa di un episodio di Dawson’s Creek o Laguna Beach: un calderone di contraddizioni”. In questo terzo numero emerge dunque un ritratto complesso dell’America dove si alternano grandi metropoli e città fantasma, fiere di contea e sparatorie nelle scuole, le comunità LGBTQ+ di Provincetown ed il Ku Klux Klan. Testimoni di queste sfaccettature sono quindici fotografi, celebri nomi e giovani promettenti, tra cui Mike BrodieAva CampanaKovi KonowieckiRoger Minick e Melissa Spitz. Con le loro storie ed i loro fotogrammi talvolta vividi ed umoristici, altre volte cupi ed intimi, hanno espresso fascinazione e disincanto verso il Sogno Americano.

Interviste tra riflessione e leggerezza

Nella lettura di “American Dream”, spicca il lavoro di Jacob Holdt, l’autore dell’eloquente scatto in copertina. La fotografia, che mostra una donna nera puntare il dito medio contro un tabellone pubblicitario raffigurante delle donne bianche in intimo, fa parte della serie American Pictures. Un progetto fotografico che parla di razzismo sistemico ed oppressione, attorno al quale verte l’intervista di Holdt con Elifani. Questi sono solo alcuni dei temi spinosi affrontati da Two Italian Rascals nei suoi tre numeri. Trattare questo genere di argomenti senza una gravità eccessiva è una parte essenziale dell’identità del magazine, riflessa nel nome stesso della testata. Ancora una volta, Vincenzo chiarisce: “Volevamo una linea che bilanciasse serietà e leggerezza, essenziale per raccontare storie in un modo che lasciasse spazio alla riflessione senza risultare pesanti”

La filosofia di Two Italian Rascals

Immagini e paroleserietà e leggerezza. L’essenza di Two Italian Rascals potrebbe essere racchiusa in queste coppie di vocaboli. Non dimentichiamoci di impegno e sacrificio: realizzare un magazine cartaceo oggi è tutt’altro che semplice. Il saluto al lettore è una chiara risposta a questa sfida: “LUNGA VITA ALLA CARTA”, come scritto nell’ultima pagina di questa rivista.

Caterina Platania

Esercitazione nell’ambito del corso di laurea “Arti Valorizzazione Mercato” dell’Università IULM
Prezzo di copertina dell’ultimo numero: 40€

www.twoitalianrascals.com

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