Nasce SONRO, il progetto che racconta come viene utilizzato il suono nelle arti

Cos'è l'ascolto? Che forme assume il suono in relazione allo spazio e al pubblico? Queste sono le domande che si sono posti artisti, curatori e storici dell'arte che intendono esplorare le pratiche della sound art andando oltre i tradizionali limiti sensoriali

Suono Ogni Notte nel Rovescio dei miei Occhi: questo è l’acronimo che si cela dietro il nome di SONRO, il collettivo formato dalla storia dell’arte e curatrice Sara D’Alessandro Manozzo, l’editor e curatrice Ilaria Peretti e il sound artist Marzio Zorio.

Nato nel 2022, il collettivo (aperto a plurime collaborazioni) intende raccontare il mondo del suono nelle arti visive attraverso incontri, mostre, live act e podcast. Un’indagine che si dispiega su diversi fronti, affrontando le pratiche della sound art da diversi punti di vista e creando un archivio di esperienze accumunate dalla ricerca del suono come materia nelle arti visive e performative.

SONRO: il suono e la sua relazione con lo spazio e il pubblico

Il nostro focus è su come viene utilizzato il suono nell’arte e su come questo possa essere messo in mostra rispettandone la qualità pervasiva e la materialità”, spiega il collettivo ad Artribune. “Le mostre che abbiamo curato vedono un allestimento che abbandona la dimensione individuale dell’ascolto in cuffia per mettersi direttamente in relazione con lo spazio esperienziale e architettonico, talvolta chiamando lo spettatore a interagire in prima persona. Il dialogo fra le opere non è studiato solo dal punto di vista visivo, ma anche e soprattutto da quello sonoro, attraverso un’indagine specifica delle relazioni acustiche che si creano”.

SONRO: raccontare le sperimentazioni del suono nell’arte attraverso i podcast

Il podcast è una naturale conseguenza del nostro approccio”, continua il collettivo SONRO.

L’obiettivo che si cela dietro le interviste agli artisti è capire come concepiscono il suono, come lo esplorano e come ci si confrontano, aprendo l’indagine a un approccio di ricerca in continua crescita. Ad oggi il podcast raccoglie le interviste degli artisti: Nina Carini, Alessandro Sciaraffa, Eva Macali, Luca Pancrazzi, Michele Spanghero; ma per la seconda stagione i contributi si amplieranno accogliendo anche ricercatori e curatori che approfondiscono la sound art da prospettive diverse.

Le mostre curate dal collettivo SONRO in Italia e Spagna

La produzione di mostre da parte del collettivo SONRO prendono il via nel 2023 con Palinsesto, una serata di performance sonore e musica elettronica negli spazi di Capitan Bragadin, nel cuore della laguna veneziana in collaborazione con la Galleria 10&zerouno, oltre a partecipare alla mostra Listening Post presso la Fondazione Bevilaqua La Masa di Venezia, a cura di Stefano Coletto, durante la Biennale di Architettura.

Nel 2024, invece, il collettivo ha curato Materia Sonora all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, inaugurata durante la fiera Arco, per poi tornare in Italia, e più precisamente a Torino, con Games after Lunch, dell’artista Daniela Cattivelli, presentato alla Fondazione Garuzzoe FLOW. Shifting Memories allo Spazio Contrada, realizzato in collaborazione con Osservatorio Futura e LEMME art contemporain, con il sostegno di EDHEA Hes-so Valais-Wallis e il Servizio della cultura del Canton vallese.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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