Ai tedeschi viene bene anche questo. Organizzano in un paesotto della Sassonia un premio d’arte senza denaro, e riescono a portarci i più grandi artisti del mondo. Da Max Ernst a Olafur Eliasson, vincitore 2013
Hanno fatto carte false, per andare a ritirare il prestigiosissimo premio. Una specie di enciclopedia dell’arte contemporanea, con nomi come Max Ernst, Henry Moore, Alexander Calder, Joseph Beuys, Christo, Cindy Sherman, Jenny Holzer, William Kentridge, Roman Opalka, Andreas Gursky, Bridget Riley, Rosemarie Trockel, John Baldessari. Allettati da cifre a 5 zeri minimo? Neanche per sogno: […]
Hanno fatto carte false, per andare a ritirare il prestigiosissimo premio. Una specie di enciclopedia dell’arte contemporanea, con nomi come Max Ernst, Henry Moore, Alexander Calder, Joseph Beuys, Christo, Cindy Sherman, Jenny Holzer, William Kentridge, Roman Opalka, Andreas Gursky, Bridget Riley, Rosemarie Trockel, John Baldessari. Allettati da cifre a 5 zeri minimo? Neanche per sogno: zero premi in denaro.
Chissà per quale arcano motivo, questi artisti sono alcuni di quelli che – dal 1975 ad oggi – hanno ricevuto il Goslarer Kaiserring, riconoscimento poco più che onorifico ideato dall’industriale Peter Schenning ed assegnato dalla città di Goslar, cittadina tedesca della Bassa Sassonia. E quest’anno a ritirare la prebenda – un gioiello in oro e pietre preziose, messo in palio da un’associazione che conta oltre 4mila iscritti – arriverà nientemeno che Olafur Eliasson. Vi viene in mente qualche nome per il prossimo anno?
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