A Milano c’è un collettivo di arti performative e musica che organizza una rassegna di spettacoli improvvisati
Si chiama Guerrilla Gig il format curato dai Cult of Magic che tra performance, musica e danza contemporanea sperimentano il processo di adattamento e messa in scena di un'opera attraverso intuizione e improvvisazione
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È un invito a vivere un’esperienza inedita di spettacolo il format Guerrilla Gig, ideato dal collettivo Cult of Magic che, tra intuizione e improvvisazione, propone il risultato di un esperimento di messa in scena. In che modo? Tramite il coinvolgimento di artisti scelti per partecipare a una residenza di un solo giorno, a conclusione del quale viene presentato l’esito dell’incontro. A fare da teatro i locali di Mare Culturale Urbano, in Via Quinto Cenni 11.
Il collettivo Cult of Magic presenta il format “Guerriglia Gig”
Guerrilla Gig è stato inaugurato a settembre 2024 con la residenza della coreografa, danzatrice e performer Roberta Racis, per poi proseguire con la fotografa e performer Lucrezia Testa Iannilli e la musicista diplomata in viola con master accademico in musica elettronica e nuove tecnologie Federica Furlani, conosciuta come effe effe. Il quarto appuntamento di Guerrilla Gig – il cui nome deriva dalla tipologia di concerti eseguiti in ambienti non tradizionali a partire dai primi Anni Duemila in risposta alla commercializzazione della musica da parte delle etichette discografiche – è in programma per domenica 15 dicembre alle ore 19 e vedrà la partecipazione dell’artista DEM: “Multiforme e ironico, le sue opere che spaziano dal wallpainting, all’illustrazione e alla pittura su tela, si arricchiscono di un linguaggio simbolico che invita a elaborare un proprio codice d’accesso per un mondo enigmatico e arcano”, spiega Giada Vailati ad Artribune.
Il collettivo Cult of Magic e la collaborazione con DEM
In tal modo DEM, come un contemporaneo alchimista, crea personaggi bizzarri e creature surreali, affrontando tematiche antropologiche e legate alla natura, che stimolano una continua e costante sperimentazione. Questa, negli ultimi anni, ha portato anche alla produzione di un film e alla creazione d’installazioni composte esclusivamente da materiali naturali. Le sue opere, per esempio, sono state esposte alla Oro Gallery di Goteborg, al PAC di Milano, alla Scion Installation di Los Angeles e all’Apostrophe Gallery di Hong Kong.
Il Collettivo Cult of Magic e il concetto di “audience development”
Fondato nel 2017 dalle danzatrici Giada Vailati e Samira Cogliandro insieme al compositore e musicista Francesco Sacco – a cui si è aggiunto in un secondo momento il compositore, art director e product designer Luca Pasquino – il collettivo indaga “il processo di sperimentazione che mette alla prova la capacità di intuizione e improvvisazione degli artisti coinvolti”. Come spiega Giada Vailati ad Artribune, l’intenzione è quella di proporre una stagione di spettacoli one shot con l’obiettivo di riavvicinare il mondo della performance art al contatto con il pubblico, “svestendolo del velo di complessità spesso impenetrabile delle rappresentazioni in teatri e spazi museali” e tenendole fuori dalle logiche di mercato. Infatti, negli anni, il collettivo ha approfondito il concetto di audience development e le riflessioni sul tema di messa in scena fuori dalla comfort zone dell’ambiente arte e dei suoi luoghi.
Caterina Angelucci
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