A New York muore a 90 anni Lorraine O’Grady: artista concettuale che ha ridefinito il rapporto tra arte, razza e genere

Nata a Boston nel 1934 da genitori giamaicani, O’Grady ha trascorso la sua vita esplorando le intersezioni tra classe, razza e genere, portando al centro del dibattito artistico le prospettive delle donne nere

È stata diffusa da un’associazione a lei dedicata la morte di Lorraine O’Grady (Boston, 1934 – New York, 2024), avvenuta nella sua casa di New York per cause non dichiarate. Figura pionieristica dell’arte concettuale e della performance, ha sfidato i sistemi di potere attraverso opere provocatorie e incisive.

Chi è Lorraine O’Grady 

Nata a Boston nel 1934 da genitori giamaicani, O’Grady ha trascorso la sua vita esplorando le intersezioni tra classe, razza e genere, portando al centro del dibattito artistico le prospettive delle donne nere. Dalla fotografia al collage, dalla scrittura alla performance, il suo lavoro ha sempre rifiutato le etichette, affrontando temi complessi come il razzismo, la misoginia e il privilegio con un linguaggio ricco di ambiguità e stratificazioni. O’Grady raggiunse il suo apice creativo negli Anni Ottanta con la serie di performance Mlle Bourgeoise Noire. In queste azioni, l’artista si presentava non invitata alle inaugurazioni delle gallerie newyorkesi, vestita da reginetta di bellezza con una fascia e un gatto a nove code. Dopo essersi frustata in scena, leggeva dichiarazioni taglienti, culminando con un’accusa diretta alla comunità artistica: “L’arte nera deve correre più rischi!”. O’Grady spiegò che queste performance erano indirizzate sia a un pubblico nero sia a uno bianco, con l’obiettivo di mettere in discussione i pregiudizi e l’invisibilità della classe media nera: “Solo il linguaggio diretto poteva affrontarlo”.

Lorraine O’Grady: la performance come medium d’elezione 

Lorraine O’Grady si laureò in economia e letteratura spagnola al Wellesley College nel 1955, dove era una delle pochissime studentesse nere. Dopo un periodo di lavoro al Dipartimento del Lavoro e dello Stato e una breve esperienza al prestigioso Iowa Writers’ Workshop, si trasferì a Chicago, dove gestì un’agenzia di traduzione collaborando con clienti come Playboy e l’Enciclopedia Britannica. Nel 1973 si stabilì a New York e iniziò a lavorare come critica musicale per Rolling Stone e il Village Voice. Tuttavia, insegnando letteratura alla School of Visual Arts, O’Grady scoprì la sua vocazione, iniziando a creare collage poetici come Cutting Out the New York Times, opere che decostruivano il linguaggio per rivelarne nuovi significati. Ma fu con la performance che si espresse maggiormente, in quanto sosteneva darle massima libertà di esplorazione perché non aveva quasi storia. Così, accanto a Mlle Bourgeoise Noire, altre opere iconiche includono Art Is…(1983), in cui portò un carro e dei ballerini con cornici vuote nella parata del giorno afroamericano di Harlem, abbattendo simbolicamente i confini tra arte e pubblico.

Lorraine O’Grady: le mostre 

Tra le altre, partecipò nel 2007 alla storica WACK!: Art and the Feminist Revolution curata da Connie Butler al Museum of Contemporary Art di Los Angeles e prese parte nel 2010 alla Biennale del Whitney a New York, co-curata da Francesco Bonami e Gary Carrion-Murayari. Dal 2008 iniziò a collaborare con la galleria Alexander Gray Associates di Manhattan, mentre nel 2021 l’Elizabeth A. Sackler Center for Feminist Art organizzò la retrospettiva Lorraine O’Grady: Both/And al Brooklyn Museum. Inoltre, O’Grady non smise mai di alimentare il dibattito culturale. Fu membro del collettivo femminista Guerrilla Girls e collaborò con la rivista Heresies. Nel corso della sua carriera, ispirò generazioni di artisti e attivisti, con opere che continuano a essere citate e omaggiate, come dimostrano il vestito di Tracee Ellis Ross al Met Gala 2019 e i riferimenti alla sua arte nella campagna presidenziale di Joe Biden e Kamala Harris.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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