Laura Lamonea è la nuova direttrice artistica della fiera ArtVerona, che nel 2025 compie 20 anni

La curatrice indipendente, impegnata a sollecitare le connessioni tra l’arte e la società contemporanea, guiderà la fiera di arte moderna e contemporanea per un triennio, a partire dalla prossima edizione a ottobre 2025. Il suo progetto

Chiuso il quinquennio di Stefano Raimondi alla direzione artistica di ArtVerona, si apre un nuovo capitolo per la fiera che nel 2025 festeggerà vent’anni di storia, da sempre impegnata a valorizzare il sistema dell’arte italiano, e negli ultimi anni – proprio grazie a Raimondi – capace anche di coinvolgere grandi artisti internazionali.

Laura Lamonea alla direzione artistica di ArtVerona

E sarà Laura Lamonea a guidare la manifestazione per il prossimo triennio, a partire dall’edizione in programma dal 10 al 12 ottobre 2025. La nuova direttrice è stata individuata da una commissione composta da Romano Artoni, Vicepresidente di Veronafiere, Ilaria Bonacossa, critica d’arte e Direttrice di Palazzo Ducale a Genova, Armando Di Ruzza, responsabile Area B2C Veronafiere, Silvia Evangelisti, storica dell’arte e Giorgio Fasol, collezionista. Il progetto artistico di Lamonea, curatrice indipendente “attenta ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea e ideatrice di progetti sperimentali e innovativi”, ha avuto la meglio sulle proposte di oltre trenta candidati “per la volontà di creare, attraverso un approccio multidisciplinare, un dialogo costruttivo con le pratiche artistiche italiane, aprendosi ad esperienze internazionali capaci di creare nuove stimolanti sinergie”. La Commissione ha apprezzato, in particolare, “le capacità manageriali e la visione innovativa, unite a una straordinaria energia e volontà realizzativa, espresse dalla candidata in sede di colloquio”.
Dunque ArtVerona si appresta a seguire il solco tracciato sin qui, consapevole del suo ruolo all’interno del sistema economico e culturale del territorio. E al contempo ad approfondire il focus sui linguaggi dell’attualità, con l’obiettivo di essere dinamica e inclusiva, al passo con l’evoluzione tecnologica e sociale del suo tempo. Del resto, come ribadisce il Presidente di Veronafiere Federico Bricolo, “il desiderio di Veronafiere è di continuare a rendere ArtVerona sempre più in grado di cogliere nuove sfide, promuovendo visioni originali e coraggiose”.

ArtVerona
ArtVerona

Il progetto di Laura Lamonea per ArtVerona

Accolgo questa nomina con grande entusiasmo e sono impaziente di iniziare a lavorare con il team che negli anni ha reso questa fiera un riferimento imprescindibile per il panorama artistico italiano” commenta a caldo Lamonea. Per il futuro della fiera di arte moderna e contemporanea, la nuova direttrice artistica immagina possa rafforzarsi come punto di riferimento per il mercato dell’arte, “ma che spontaneamente si affermi come un luogo di trasformazione culturale, realizzando un’organica coesione tra tutte le sue parti. Desidero valorizzare le pratiche sviluppate nelle passate edizioni e inaugurare un percorso in cui la ricerca artistica e il mercato siano di sostegno reciproco, dove il dialogo tra artisti, galleristi, collezionisti e pubblico contribuisca a rafforzare l’intero ecosistema dell’arte”. Tra gli obiettivi principali per il prossimo triennio, quindi, figura il supporto alle pratiche dei giovani artisti, “anche attraverso nuove produzioni in collaborazione con aziende del territorio”; e un’azione che stimoli “il collezionismo consapevole, valorizzando coloro che investono risorse ed energie nell’arte”. Non ultimo, il potenziamento del dialogo tra Verona e il resto del mondo. “Attraverso programmi di educazione e il coinvolgimento attivo del pubblico, mi auguro che la fiera possa avvicinare anche i più giovani ai linguaggi contemporanei e ai temi di interesse collettivo, senza mai compromettere la qualità della ricerca. L’arte deve saper dialogare con le grandi questioni del nostro tempo, diventando strumento di riflessione e partecipazione attiva”.

Chi è Laura Lamonea

Non a caso, nel passato di Lamonea come curatrice, nel 2010 si segnala l’ideazione del progetto Video Sound Art a Milano, festival di arte contemporanea e centro di produzione esteso a diverse sedi espositive abitate dalla comunità, per testare la capacità di adattamento dell’arte all’interno della società, coinvolgendo grandi artisti italiani e internazionali: l’ultima edizione sempre da lei curara e sparsa nel quartiere Corvetto di Milano è stata riuscitissima. Tra le mostre curate, del 2021 è il progetto collettivo Gestus presso il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, mentre al 2018 risale la curatela di Mine, mostra personale di Ali Kazma presso l’Ex Albergo Diurno Venezia. Poi l’organizzazione di residenze artistiche in collaborazione con istituzioni quali Palazzo Abatellis a Palermo e la Real Fabbrica di Capodimonte di Napoli, e lo sviluppo di progetti artistici che prevedono forme di collaborazione integrata con istituzioni e fondazioni private. Nel 2022 ha curato la produzione esecutiva del film di Driant Zeneli, sostenuto dalla Fondazione In Between Art Film e presentato in occasione di Manifesta 14 in Kosovo. Nel 2023 ha condotto una ricerca sulle opere video presso l’archivio del Centre National des Arts Plastiques (CNAP) di Parigi. Attualmente è tra i vincitori della 13esima edizione di Italian Council con il progetto Never Ground di Natália Trejbalová.

Livia Montagnoli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati