C’è anche il nuovo fumetto di Zerocalcare tra i libri più venduti del 2024, secondo il report presentato all’ultima edizione di Più Libri Più Liberi da AIE – Associazione Italiana Editori. Ma quali sono gli altri graphic novel che si sono distinti nel corso di questo anno che sta per concludersi? Come ogni dicembre, condividiamo con voi le uscite in formato comics che più ci hanno appassionato: dalla biografia illustrata di Ai Weiwei al folgorante esordio di Daniele Kong.
Alex Urso
“Nocturnos” di Laura Pérez
Si cammina in punta di piedi sfogliando questo nuovo fumetto di Laura Pérez. Che poi, si può davvero parlare di fumetto? Nocturnos è una storia silenziosa e discreta, che accompagna il lettore in una sequenza di tavole oniriche, spesso senza dialoghi, con il disegno a farla da padrone e il buio a inghiottire paure, silenzi e solitudini. A dominare, più che la storia (a cavallo tra sogno e realtà), sono le illustrazioni dell’autrice, segnate da uno stile inconfondibile e una rara padronanza del nero e delle atmosfere. Salutato come un capolavoro in Spagna, questo potente mistery segna il ritorno di una delle migliori fumettiste europee contemporanee e il suo debutto nel catalogo Oblomov.
“Quando muori resta a me” di Zerocalcare
Quando muori resta a me, il nuovo libro di Zerocalcare per Bao, è un fumetto eccezionalmente denso. Non che gli altri volumi dell’amato fumettista romano mancassero di profondità, anzi: i temi politici e sociali, e l’attenzione verso le lotte delle popolazioni più vulnerabili del Pianeta, sono sempre stati una costante nelle storie dell’autore, abile come pochi nell’affrontare con ironia e leggerezza contenuti impegnati. Eppure in questo caso a essere indagata con maggiore convinzione, più che in altre occasioni, è la sua sfera personale. Protagonista del libro è infatti “Genitore 2”, ovvero il padre di Michele Rech, rappresentato nelle pagine del libro con le fattezze di un’oca cignoide. Le difficoltà comunicative tra genitore e figlio, gli screzi e i “non detti” di una vita affiorano nelle tavole del volume, mettendo in scena un dialogo continuo tra dentro e fuori. Una storia in cui Zerocalcare si costringe a guardarsi allo specchio, e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede.
“Zodiac” di Gianluca Costantini, Elettra Stamboulis
Pubblicato inizialmente negli Stati Uniti, e da poche settimane disponibile anche in Italia, il fumetto Zodiac è un resoconto della vita di Ai Weiwei a partire dai dodici segni zodiacali che compongono l’oroscopo cinese. Si tratta dunque di una biografia illustrata, che vede la partecipazione del disegnatore Gianluca Costantini, abile nel condurre il lettore in una giostra di eventi quasi sempre condizionati dai risvolti e dalle pressioni della politica. Pubblicato da Oblomov, con la sceneggiatura di Elettra Stamboulis, il fumetto dedica particolare attenzione ai mesi trascorsi dal celebre artista in prigione, alla sua infanzia in esilio e alla difficile decisione di lasciare la famiglia per studiare arte in America. Un fumetto che – in pieno stile Ai Weiwei – mescola folklore cinese, vicende biografiche e riflessioni sul clima sociopolitico dei nostri giorni.
“Corto Maltese. La linea della vita” di Juan Díaz Canales, Rubén Pellejero
Un po’ come l’intrepido Ulisse, Corto Maltese si inserisce nella costellazione dei grandi visionari che sognano la magia dell’Oriente. Scettico e disincantato, ma sempre pronto a lottare in nome dell’affermazione dell’indipendenza e della libertà, il mitico personaggio creato da Hugo Pratt nel 1967 è “approdato” quest’anno in libreria con un nuovo fumetto (edito da Rizzoli Lizard). A firmarlo sono Juan Díaz Canales e Rubén Pellejero, che ancora una volta mettono a segno un’avventura epica, calando il marinaio in un contesto storico carico di tensioni.
Siamo nella metà degli Anni Venti, tra le rivolte della guerra cristera in Messico, dove la ribellione cattolica si oppone al governo rivoluzionario che tenta di sradicare il potere della Chiesa. In questo clima turbolento e ricco di violenza, Corto si trova coinvolto in un complesso intrigo legato al saccheggio di reperti archeologici e antichi tesori. Un’avventura a ritmo serrato, ambientata nel verde della giungla messicana.
“Anna” di Mia Oberländer
Anna è la storia di tre donne di tre diverse generazioni, tutte con lo stesso nome: Anna, appunto. Le tre abitano in un paesino di montagna; partendo da uno spunto reale – ispirandosi cioè all’esperienza di sua madre, una donna più alta della media – l’autrice racconta di come, a modo loro, le protagoniste si trovino costrette a fare i conti con stereotipi e luoghi comuni della nostra società. In un mondo dove talvolta, purtroppo, l’apparenza conta e può contare molto, un tratto così distintivo come quello dell’altezza, specie in una donna, rischia di essere fonte di imbarazzo e di disagio quotidiano. Con un approccio alla scrittura surreale e divertito, e un tratto volutamente scarno ma sicuro, il fumetto d’esordio di Mia Oberländer (edito da Rulez) è una fiaba dai toni disincantati e surreali che accompagna il lettore in un’appassionante epopea familiare.
“Bestie in fuga” di Daniele Kong
Altro esordio degno di nota, ma questa volta tutto italiano, è quello di Daniele Kong per Coconino Press. Il libro si intitola Bestie in fuga, ed è un racconto corale ambientato alla fine degli Anni Cinquanta. Siamo sull’immaginaria isola di Dieci, un lembo di terra nel mezzo del Tirreno, perso nelle sue tradizioni e lontano dagli stravolgimenti politici e sociali del mondo al di là del mare. È qui che un’improbabile troupe cinematografica decide di dare forma al prossimo film del regista neorealista Augusto Campagnoli. L’obiettivo è trasformare l’isoletta nella nuova Capri, sfruttando il fascino esotico del luogo e la purezza dei suoi abitanti. A partire da questo pretesto narrativo, i vari personaggi si lasciano conquistare dall’ambizione del cambiamento e della resurrezione economica, cedendo al canto delle sirene del turismo di massa e di un modello di sviluppo che crea desideri insostenibili.
“Favola” di Francesco Cattani
Il 2024 ha segnato il ritorno in libreria di uno dei fumettisti più peculiari del panorama italiano, Francesco Cattani, nuovamente sugli scaffali con un racconto d’amore e di coraggio. Edito da Feltrinelli Comics, Favola è la storia della relazione tra l’artista e una ragazza trans, indagata tra le pagine del libro a partire da una serie di stringenti domande: che cosa succede se un ragazzo che vive nella provincia italiana si innamora di una donna che non si riconosce nella propria identità di genere? Quali sono le reazioni e le interazioni del suo giro di amici, che smetteranno di considerarlo “normale”? Il fumetto risponde a tali quesiti con una storia a fumetti privata e universale, nella quale l’autore si espone prendendo una posizione netta: quella di chi, alle voci di chi giudica, preferisce la voce del cuore.
“Tanno” di Giovanni Lindo Ferretti, Michele Petrucci
È stato sicuramente uno dei fumetti più attesi del 2024. Merito del suo protagonista, una delle figure più ambigue, amate e odiate della nostra cultura musicale: Giovanni Lindo Ferretti. Stiamo parlando di Tanno, la prima biografia illustrata del cantante e condottiero dei CCCP. Disegnato da Michele Petrucci, il fumetto ripercorre le tappe fondamentali del percorso umano e professionale dell’artista e, in parallelo, il suo rapporto ricco di stupore, fatica e tenerezza con i cavalli, animali che, dice Ferretti, da sempre accompagnano, guidano e regolano la sua vita. Un delicatissimo romanzo di formazione, che ribadisce la profondità e la ricchezza d’animo di un personaggio sempre fuori dagli schemi.
“La strada” di Manu Larcenet
Era il 2006 quando Cormac McCarthy diede alle stampe La strada, cupo romanzo post-apocalittico vincitore del Premio Pulitzer e adattato successivamente anche per il cinema. Immediatamente accolto come un capolavoro, il libro dello scrittore statunitense è tornato quest’anno in libreria con l’omonima graphic novel realizzata da Manu Larcenet. Pubblicata da Coconino Press, l’edizione a fumetti trasforma il testo di McCarthy in un’esperienza grafica intensa, dove ogni tavola è un affresco di emozioni crude e autentiche. Attraverso le 160 pagine che ripercorrono le vicende dei due sopravvissuti protagonisti della storia, il fumettista francese riesce a catturare la tenerezza e la forza dei rapporti umani, rendendo ogni momento di condivisione un punto luminoso nell’oscurità del mondo. Un potente omaggio al romanzo di Cormac McCarthy, ma soprattutto un’opera d’arte a sé stante, meritevole di essere letta e apprezzata.
“Diventare Moebius” di Moebius
Massimo esponente della letteratura disegnata francese e autore di opere visionarie tradotte in tutto il mondo come Arzach, Il Garage Ermetico e L’Incal, Moebius torna sugli scaffali grazie a un nuovo volume antologico che ne ripercorre gli esperimenti iniziali di carriera. Eloquente sin dal titolo, Diventare Moebius, il libro presenta una folta manciata di storie mai prima d’ora pubblicate in Italia: dai primi lavori del periodo tra il 1956 e il 1979, alle avventure western in stile umoristico, passando per il fotoromanzo Gli scorridori del Montana e i fumetti a carattere storico realizzati prima di raggiungere la piena maturità. Un tuffo nelle origini di un autore imprescindibile per chiunque si avvicini al mondo delle bande dessinée.
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