Miti eroici per buccheridi prestigio

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO DI CERVETERI
Piazza Santa Maria 00053 , Cerveteri, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/12/2024
Generi
archeologia

L’esposizione celebra il momentaneo ritorno dai Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles di un capolavoro figurativo
dell’artigianato etrusco, la famosa olpe (brocca) di Bruxelles, con decorazione mitologica ispirata all’epica omerica.

Comunicato stampa

La mostra "Miti eroici per buccheri di prestigio. L'Olpe di Bruxelles e le tombe
principesche di Campo della Fiera”, si inserisce nella quarta edizione della
rassegna “L’Ospite” - il format culturale che prevede l’esposizione temporanea
di singole opere d’arte antica, in grado di dialogare con i capolavori del museo
archeologico di Cerveteri. L’esposizione celebra il momentaneo ritorno dai
Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles di un capolavoro figurativo
dell’artigianato etrusco, la famosa olpe (brocca) di Bruxelles, con decorazione
mitologica ispirata all’epica omerica.
Allestita in una sezione al secondo piano del Museo Archeologico Nazionale
Cerite, accanto ai capolavori di Euphronios, dal 19 dicembre 2024 al 16 marzo
2025, questa esposizione, oltre a valorizzare l’oggetto in sé – una brocca
istoriata in bucchero tanto eccezionale, quanto misteriosa - offre l’occasione
per riannodare molti di quei fili intricati di cui è costellata la storia delle ricerche
archeologiche a Cerveteri e funge da cassa di risonanza per le attività di ricerca
svolte negli ultimi anni sull’antica metropoli etrusca, con il coinvolgimento del
PACT, della SABAP, dei Musei reali di Bruxelles, degli istituiti di ricerca universi-
tari e delle associazioni di volontariato archeologico del territorio (Nucleo Arche-
ologico Antica Caere – Gruppo Archeologico Romano).
Concepito per guidare i visitatori alla scoperta dell’olpe e del suo ricco apparato
iconografico, il percorso prevede una prima sezione dedicata alle emozionanti
vicende che hanno permesso di ricostruire il contesto originario dell’opera,
partita alla volta del Belgio a seguito delle intense ricerche antiquarie dell’800
e rimasta, fino ad oggi, senza provenienza. Nel 2013 una sensazionale scoper-
ta archeologica avvenuta a Cerveteri, nella necropoli della Banditaccia, durante
i lavori di pulizia eseguiti dal NAAC e dal GAR con il coordinamento della Soprin-
tendenza in località Campo della Fiera, ha consentito di ridare un contesto al
prestigioso vaso istoriato: sono stati ritrovati i frammenti mancanti della
famosa brocca di bucchero (olpe) con decorazione mitologica conservata ai
Musei reali di Bruxelles. La scoperta è stata preceduta da un altro ritrovamento
eccezionale, negli anni ’90, nel tumulo ceretano di San Paolo: un ricchissimo
corredo principesco conteneva un’altra meravigliosa brocca istoriata, in tutto
simile a quella di Bruxelles, la cosiddetta olpe di Medea. Questa mostra è
l’occasione per celebrare, per la prima volta, il ricongiungimento del vaso di
Bruxelles ai suoi frammenti perduti e per raccontare la popolarità e la precoce
introduzione dei miti greci nell’arte degli Etruschi. Il recupero di un frammento
figurato, completo di didascalia in alfabeto ceretano ha infatti fornito la prova
decisiva per riconoscere nella scena raffigurata sul vaso di Bruxelles un raro
episodio dell’epos omerico: il compianto funebre di Teti e delle Nereidi al
cospetto del corpo di Achille (Aχιle).
Esposto per la prima volta vicino ai suoi frammenti nella vetrina stellare proget-
tata negli anni ’60 dall’architetto Franco Minissi, l’ospite belga viene messo a
confronto diretto con l’olpe “gemella” dal Tumulo di San Paolo, raffigurante
episodi tratti dal mito di Medea e degli Argonauti, in prestito temporaneo dal
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma. Una specifica sezione del
percorso è riservata all’esposizione dei resti del corredo funebre della Tomba
2448, la sepoltura “principesca” più antica aperta sul fianco occidentale del
tumulo di Campo della Fiera, da identificare - per cronologia e tenore dei
materiali associati - come contesto originario dell’olpe di Bruxelles. Frammenti
in foglia d’oro, una serie di ambre originariamente inserite a decorazione di una
fibula e la collana di vaghi di faience si associano al campionario di ceramiche
greco-orientali che manifestano l’ampiezza dei contatti economici e politici di
queste ricche famiglie dell’orientalizzante ceretano (720-580 a.C.). Il percorso
espositivo si conclude con una selezione significativa di materiali provenienti
dalle altre tombe racchiuse all’interno del grande tumulo di Campo della Fiera
che bene documentano il lungo utilizzo dell’area sepolcrale nel corso del
tempo. Piccolo capolavoro di questa sezione è infine la bellissima statuetta in
bucchero di plorante che va ad integrare un gruppo di immagini simili prove-
nienti da altre tombe ceretane e poste nel sepolcro per eternare simbolicamen-
te il compianto funebre rivolto al defunto. Un gruppo di 21 piccole immagini di
piangenti, scoperto recentemente nella tomba 2525 della Banditaccia e
anch’esso esposto in mostra, getta luce su queste pratiche ricorrenti del rituale
funerario e documenta una produzione senz’altro singolare e collaterale rispet-
to alla tradizione, ben più consolidata, del vasellame in bucchero.
Un catalogo scientifico frutto del contributo di diversi studiosi, riassume l’impe-
gno corale nella tutela e nella divulgazione delle ricerche ceretane e funge da
agile strumento di approfondimento per i visitatori.