Laura Mega – Dear Santa is it too late to be good?
“Dear Santa, is it too late to be good?” è un’opera che nasce da una riflessione profonda e, al tempo stesso, invita lo spettatore a interrogarsi sulla complessa situazione politica e sociale in Medio Oriente.
Comunicato stampa
“Dear Santa, is it too late to be good?” è un’opera che nasce da una riflessione profonda e, al tempo stesso, invita lo spettatore a interrogarsi sulla complessa situazione politica e sociale in Medio Oriente. Con un titolo che mescola leggerezza e provocazione, l’opera pone una domanda tanto semplice quanto universale: è mai troppo tardi per cambiare le proprie azioni e per abbracciare il bene?
La scelta di inaugurare l’installazione durante il periodo natalizio, in concomitanza con l’avvicinarsi dell’Anno Santo, non è casuale. Questo momento dell’anno, tradizionalmente legato alla pace, alla speranza e alla rinascita spirituale, diventa parte integrante del messaggio dell’opera. In questo contesto, la festività del Natale, simbolo universale di amore e redenzione, si trasforma in un’occasione per guardarsi dentro, per interrogarsi sul proprio ruolo in un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze.
L’installazione si rifà all’immagine iconica del Presepe, familiare nell’immaginario collettivo, con la tradizionale capanna che accolse Maria e Giuseppe in attesa della nascita di Gesù Bambino. Tuttavia, questa capanna si trasforma agli occhi dello spettatore, richiamando una realtà tristemente attuale: una tenda per rifugiati. Un rifugio precario, destinato a offrire conforto e protezione, ma anche a rappresentare una condizione di estrema fragilità.
In questa sovrapposizione simbolica tra il passato e il presente, emerge un legame indissolubile: la terra di Palestina, teatro di eventi storici e spirituali, oggi scenario di conflitti e divisioni. L’opera solleva una domanda provocatoria: come sarebbe, oggi, la nascita di Gesù? Alla luce degli eventi attuali, quella nascita potrebbe coincidere tragicamente con la sua stessa morte, segno di un mondo in cui la vita, in molte parti del pianeta, è costantemente minacciata.
“Dear Santa, is it too late to be good?” diventa così un monito. Invita a riflettere sul valore universale della vita, sul potere che gli esseri umani esercitano su di essa e sull’assurdità di un mondo in cui alcune esistenze sono considerate meno preziose di altre. È un’opera che non offre risposte, ma pone domande urgenti, spingendo lo spettatore a interrogarsi sulle proprie scelte, sui propri valori e sull’impegno necessario per costruire un futuro di pace e giustizia.
L'installazione sarà visibile fino al 6 gennaio 2025
Laura Mega, artivista attiva sulla scena internazionale dell’arte contemporanea, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Roma e all'Università dell'Immagine di Milano (scuola sui cinque sensi creata dal fotografo Fabrizio Ferri).
La sua pratica artistica ha il suo focus nell’emancipazione e nell’evoluzione dell’essere umano nella sua unicità, individuale e collettiva, nell’ottica di sviluppo di società umane più giuste, eque e rispettose dei singoli individui e dell’ambiente. Attraverso un linguaggio semplice e contemporaneo, indaga su questioni emotive, sociali e politiche, dove a volte una sottile ironia lascia all'osservatore la responsabilità per una diversa chiave di lettura e di interpretazione.
Il lavoro di Laura Mega è stato esposto in spazi ed eventi internazionali tra cui: Resobox Gallery (NYC), M55 Art Gallery (NYC), Endless Biennial (NYC), Ivy Brown Gallery (NYC), Sejong Museum of Art (Seoul), The Others Art Fair (Torino), MACRO Museo d’Arte Contemporanea (Roma), MADXI (Latina), Every Woman Biennial (Londra), Clio Art Fair (NYC), KOU Gallery (Roma), WTA – World Textile Art, Biennale Tessile, Museo del Tessile (Busto Arsizio), Larnaca Biennale (Cipro), TRYST – International Art Fair, Torrance Art Museum (Torrance, CA, USA), QIPO Fair (Città del Messico), Biennale di Dakar (Dakar, Senegal), 18th Biennale di Venezia di Architettura (Venezia).