Best of del cinema internazionale 2024: i migliori film usciti nelle sale italiane
Da “Perfect Days” a “The Substance”, da “Estranei” a “Dune - Parte 2”. Che anno cinematografico è stato? Ne parliamo in questa classifica
Inutile girarci intorno: il film dell’anno è Emilia Perez di Jacques Audiard, che però nelle sale italiane arriva il 9 gennaio 2025 e solo per questo motivo non si trova quindi nella top ten di Artribune dei migliori film del 2024. Quello che va a finire è stato un anno complesso per le nostre sale cinematografiche ma il prodotto internazionale è stato super interessante. Ha reso omaggio alle piccole gioie della vita, ha messo il pubblico in guardia dalla banalità del male di ieri (e anche di oggi), ha offerto grandi emozioni attraverso storie d’amore, di rivalsa, di attimi fuggenti e ha permesso grandi riflessioni attraverso il corpo femminile, vicende distopiche e fantascientifiche. Ecco i nostri Miglior Film del 2024.
Margherita Bordino
Perfect Days di Wim Wenders
La vita quotidiana di Hirayama, un addetto alle pulizie di toilette pubbliche a Tokyo, ha conquistato il pubblico in modo largo e trasversale. Perfect Days di Wim Wenders è un film che arriva all’anima di ognuno con la sua struttura essenziale, lineare e sincera. Tutto si concentra sulla routine di Hirayama che, mentre il mondo scorre in modo veloce e precipitoso, trova soddisfazione e gioia nelle piccole della vita: ascoltare buona musica come Patti Smith e Lou Reed, leggere libri di William Faulkner e Aya Kōda, e fotografare alberi durante le sue pause lavorative. Il film è una co-produzione tra Giappone e Germania ed è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2023 dove l’attore Kōji Yakusho ha ricevuto il premio per la Miglior Interpretazione Maschile.
La zona d’intresse di Jonathan Glazer
Jonathan Glazer dirige il film liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis. Chi vede La zona d’interesse non lo dimentica più. Il film offre una rappresentazione inquietante del male: sullo schermo la vita quotidiana di Rudolf Höss, comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e della sua famiglia che si è stabilita in una casa adiacente al campo. La zona d’interesse esplora l’indifferenza davanti all’orrore dell’Olocausto ma in modo quasi glaciale evita di mostrare direttamente la violenza. Quello che fa è suggerirla attraverso suoni e dettagli fuori campo, creando così un’atmosfera di grande disagio nello spettatore, che non può non interrogarsi sul proprio comportamento quotidiano. Sandra Hüller nei panni della moglie di Hedwig Höss è perfetta. Attraverso il suo personaggio passano la vigliaccheria e la banalità del male.
Estranei di Andrew Haigh
Scritto e diretto da Andrew Haigh, il film è liberamente tratto dal romanzo omonimo di Taichi Yamada. Non ci troviamo però in Giappone come tra le pagine del libro ma a Londra. Estranei è un racconto straziante: da un lato crea un’affettuosa empatia, dall’altro diventa una macchia dolorosa. La storia segue Adam (Andrew Scott), uno sceneggiatore solitario che vive in un grattacielo quasi vuoto in una Londra grigia e contemporanea. Una notte, incontra il misterioso vicino Harry (Paul Mescal), e tra i due nasce una relazione intima. Parallelamente, però, Adam ritorna alla sua casa d’infanzia, distante un paio di ore di treno da dove abita, e dove trova i suoi genitori, morti in un incidente d’auto quando lui aveva appena dodici anni. Estranei si muove in modo delicato e al tempo stesso dirompente su amore e perdita, memoria e riconciliazione con il passato.
Past Lives di Céline Song
Il giornalista Peter Bradshaw del Guardian ha descritto il film come “una storia di amori perduti, cotte d’infanzia e identità in cambiamento“. Scritto e diretto da Céline Song al suo esordio alla regia, Past lives segue la storia di Nora e Hae Sung, due amici d’infanzia profondamente legati che vengono separati quando la famiglia di Nora emigra dalla Corea del Sud. Due decenni dopo, si ritrovano a New York per una settimana fatidica, confrontandosi con temi come il destino, l’amore e le scelte che definiscono le loro vite. Past lives offre una profonda riflessione sulle connessioni umane e su come le decisioni del passato influenzano il presente. Un film che fa sognare, sperare e che in modo diretto ci riporta alla realtà del famoso motto “carpe diem”.
Civil War di Alex Garland
Film distopico e d’azione, Civil War è decisamente difficile da digerire. È uno schiaffo morale al nostro presente e al sistema politico occidentale piegato su se stesso. Scritto e diretto dal regista Alex Garland, il film segue un gruppo di giornalisti che viaggiano da New York a Washington D.C. durante una guerra civile negli Stati Uniti, con il solo obiettivo di intervistare il presidente prima che i ribelli conquistino la capitale. La domanda sorge subito: a quale costo? Richard Roeper del Chicago Sun Times ha elogiato le performance del cast e in particolare quella di Kirsten Dunst descrivendola come “potente e sfumata“, e come dargli torto: Dunst offre agli spettatori qualcosa di diverso, adrenalinico e avvincente. Questo grande thriller mette allo specchio la società americana, che non ne esce per nulla bene.
Il Robot Selvaggio di Chris Sanders
Il Robot Selvaggio è una vera perla del suo genere, un film d’animazione incredibile e diretto da Chris Sanders. La sua storia è basata sul romanzo omonimo e di grande successo di Peter Brown, e racconta di Roz, un robot intelligente che, dopo un naufragio, si ritrova su un’isola deserta. Qui, per sopravvivere, impara ad adattarsi all’ambiente naturale, stringendo legami con gli animali dell’isola e prendendosi cura di un’oca orfana di nome Brightbill. Il film mette in campo temi interessanti (oltre che importanti) come l’adattamento e la sopravvivenza, la relazione tra tecnologia e natura, il significato della famiglia e dell’amore, la scoperta dell’identità e la tutela dell’ambiente.
Inside Out 2 di Kelsey Mann
Prodotto dalla Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, il sequel di Inside Out (film d’animazione del 2015) segue le nuove avventure emotive della piccola Riley che ora è diventata adolescente. Questo secondo capitolo è già parte della grande storia del cinema e non solo per i numeri registrati al box office quanto perché ha saputo raccontare ancora una volta e di più qualcosa che riguarda tutti noi e che troppo spesso non riusciamo a comunicare correttamente o a gestire: l’ansia. Inside Out 2 offre in modo sincero e veritiero una rappresentazione delle sfide legate alla crescita e al cambiamento. Accanto a Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto fanno qui il loro esordio altre emozioni appunto, e sono Ansia, Imbarazzo, Invidia ed Ennui (ovvero la noia).
Giurato numero 2 di Clint Eastwood
Si tratta di un film passato un po’ in sordina lato comunicazione e marketing ma che ha trovato il consenso del pubblico, o almeno di quel pubblico che mai rinuncerebbe a vedere in sala un film diretto da un grande maestro del cinema americano. Giurato Numero 2 ha alla regia Clint Eastwood che, per nulla stanco della settima arte, continua a stare dietro la macchina da presa e con straordinaria lucidità. In questo racconto Eastwood combina elementi di thriller e di dramma giudiziario, si muove in modo classico, elegante e crea tensione passo dopo passo, scena dopo scena. L’incipit della storia riguarda Justin Kemp, interpretato da Nicholas Hoult, giovane giornalista e futuro padre con un passato da alcolista, che viene convocato come giurato in un processo per omicidio. Fin qui tutto bene, e poi… Prendono campo sentimenti come la colpa, la responsabilità morale e l’integrità personale.
The substance di Coralie Fargeat
The substance è il film più discusso e chiacchierato dell’anno. Un titolo che ha diviso tra grandissima acclamazione e critiche furiose. Che dire: è una perla della cinematografia contemporanea. Un film diretto da Coralie Fargeat che riflette sulla donna, sul femminile e sul corpo in un modo inusuale e con grande intelligenza. Protagonista è Demi Moore che dopo l’assunzione di una “sostanza” si sdoppia in una nuova versione di sé, più giovane, cambiando così la sua vita e quotidianità. L’attrice con questo ruolo si è messa in gioco in modo straordinario dimostrando di essere pronta a diverse sfide e ricordando che lei c’è. Di The substance Guillermo del Toro ha scritto su X: “Preciso, pulsante, divertente, implacabile e capace di passare agilmente dalla tensione, al terrore, alla risata”.
Dune – Parte 2 di Denis Villeneuve
Il pluripremiato regista Denis Villeneuve è tornato alla regia del secondo capitolo della saga ispirata al celebre romanzo Dune di Frank Herbert, classico della narrativa fantascientifica. Dune – Parte 2 è un film gigantesco che esplora il mitico viaggio di Paul Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile futuro che solo lui è in grado di prevedere. Un sequel perfetto, calzante e che mette questa storia e saga alla portata di tutti, fan e non solo. Visivamente suggestivo e narrativamente coinvolgente.
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