Jacopo Gregori – Allaga a monte – dilaga a valle dedicato a Lea Mattarella
Jacopo Gregori ha intitolato “Allaga a monte – dilava a valle”, la mostra con la quale, ospite della sezione Esordi di Blocco 13, espone per la prima volta a Roma, attribuendo questo potere alla pittura.
Comunicato stampa
Jacopo Gregori ha intitolato “Allaga a monte – dilava a valle”, la mostra con la quale, ospite della sezione Esordi di Blocco 13, espone per la prima volta a Roma, attribuendo questo potere alla pittura. La pittura - stesa a piccoli colpi di pennello, goccia a goccia, sulla superficie cartacea - è metaforicamente intesa quale un fiume che scava la terra e trasforma l’ambiente. E il pittore è come l’uomo che, in piedi sulla diga, osserva il livello dell’acqua che, innalzandosi e calando, trasforma in lacustre il paesaggio immobile. Le opere esposte a Blocco 13 sono in tutto una ventina, tra quelle presenti all’interno della galleria e le altre installate, a terra e a parete, nel cortile. Si tratta di dipinti e di fotografie degli ultimi anni nei quali il più delle volte pittura e immagine riprodotta coesistono e si contaminano, sia quando il processo di maturazione dell’immagine avviene in camera oscura sia allorché, invece, la formazione prende corpo in post produzione. Pigmenti e acidi concorrono alla genesi delle cose che si solidificano alla fine di un processo creativo in cui il tempo di fissaggio ha il suo peso. La stratificazione delle superfici pittoriche trasparenti sovrapposte allude, tuttavia, anche al Tempo della storia, tanto che Gregori definisce i suoi lavori “pittura ritrovata” come si trattasse degli affreschi etruschi rinvenuti nella necropoli di Sarteano nel 2003 o quelli altomedievali presenti sulla parete palinsesto in Santa Maria Antiqua al Foro romano.
“Allaga a monte – dilava a valle” – accompagnata da testi di Sauro Cardinali e Mimmo Stolfi – è dedicata a Lea Mattarella (1963-2018) che nel 2010 ricevette nella sua casa Gregori, venuto a Roma per tentare di mostrare a critici e galleristi i suoi nuovi lavori: le “Geologie della carta”. Uno dei dittici di quell’anno vengono proposti adesso a Blocco 13 in ricordo della studiosa che li aveva apprezzati, per quel limite mobile tra incisione e pittura, matrice fragile e materia resistente, ipotizzando una mostra nella capitale - sensibile, intelligente e generosa, Lea avrebbe saputo dirlo certamente meglio: anche per questo, ci manca tanto.
Cenni biografici – Jacopo Gregori (Rieti,1982) ha studiato all’Accademia di belle arti di Perugia dove è stato allievo, in particolare, di Sauro Cardinali con il quale ha continuato a collaborare negli ultimi venti anni. Nel 2006 Gregori è invitato al Salone europeo dei giovani creatori, mostra itinerante in cinque città: Montrouge (Francia); Amarante (Portogallo); L’Hospitalet de Llobregat (Spagna); Salzburg (Austria); Genova (Italia). Nel 2007, al C.E.R.P. di Perugia, in occasione della mostra “In Itinere”, è stato premiato dalla Provincia per l’opera fotografica “I disegni della salamandra”. L’anno seguente ha preso parte alla IV Biennale del libro d’artista (Museo archeologico statale, Spoleto; Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, Modena). Nel 2008 ha allestito la personale “Luoghi d’osservazione”, Castello di San Terenzo (Spezia). Nel 2009 ha partecipato alla collettiva “Le ricerche grafiche/Olsztyn-Perugia” alla galleria Amfilada di Olsztyn, in Polonia. Del 2011 è la personale “Florario isterico” (galleria T.A.C., Perugia, a cura di Francesca Duranti). Dall’anno seguente ha iniziato a collaborare con il fotografo Enrico Maria Lattanzi per “Vogue Italia” e per la rivista “Sposabella”, realizzando contenuti fotografici e video. Nel 2013 ha partecipato, in qualità di assistente al direttore della fotografia Fabrizio La Palombara, alle riprese del documentario “Gesù è morto per i peccati degli altri”, della regista Maria Arena. Nello stesso anno viene proiettato il cortometraggio “La tua indole” alla V Eeizione dell’Ares Film, Festival internazionale del film di Siracusa. Sempre nel 2013 Gregori ha esposto alla mostra Fotografia contemporanea italiana - Prime visioni, Art Market, Milléneris Park di Budapest; e, nello stesso anno, alla collettiva, a cura di Andrea Baffoni, “Tell mum everything is ok. Giovani artisti umbri” (Palazzo della Penna, Perugia). Nello stesso 2013 ha iniziato a lavorare con il regista Antonio Spanò con cui ha realizzato nel 2021, per la Rtbf e il Ministero della cultura belga, il documentario “Amuka” girato in Congo. Nel 2014 ha vinto, con il progetto fotografico “La via si fa con l’andare”, il concorso “Energie in movimento”, indetto dal centro “Katanè” di Catania. Nello stesso anno è stato finalista al premio Celeste con il video “La distanza dagli occhi”, proiettato all’Assab One di Milano. Nel 2019 ha partecipato alla collettiva “L’Arte in Festa” a Monte Antuni (Castel di Tora, Rieti, a cura di Wichard Von Freier). Nel 2022 ha esposto a “L’ostensione del sintomo”, mostra allestita, per la cura di Sauro Cardinali, all'Ex tabacchificio di Castiglione della Valle (Perugia).
Da due anni Jacopo Gregori insegna al Liceo artistico “A. Magnini” di Deruta. Vive a Torgiano (Perugia).