Grafica d’autore / opere scelte anni ’70 e ’80
Nello spazio espositivo saranno esposte alcune litografie di grandi maestri di questa tecnica artistica.
Comunicato stampa
«L’opera d’arte può introdurre la riproduzione dell’originale in situazioni che all’originale stesso non sono accessibili, in particolare gli permette di andare incontro al fruitore nella forma della fotografia o del disco. La cattedrale abbandona la sua ubicazione per essere accolta nello studio di un amatore d’arte, il coro eseguito in un auditorium o all’aria aperta può essere ascoltato in una camera» ( W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, 1936.)
La litografia, dal greco lithos, ossia pietra, è un metodo di stampa artistica detta in piano, in quanto non contempla matrici a rilievo o incavo, ma lastre di pietra accuratamente levigate con pomice, sabbia o ancora, carborundum. Inizialmente, la matrice litografica era di una specifica pietra calcare molto compatta, proveniente da Solnhofen (Germania), in seguito sostituita da lastre di metalli porosi, come zinco e alluminio.
La litografia utilizza i principi di repulsione chimico-fisica tra acqua e sostanze grasse. L'artista disegna sulla matrice, in modo speculare, con matita o inchiostro litografico, sostanze molto oleose e incompatibili con l’acqua.
La litografia che consente anche l'uso di diversi colori, è detta cromolitografia, un processo molto laborioso perché, per ogni colore da inserire, deve essere preparata una matrice con il disegno perfettamente riportato in squadra. Questo aspetto ha contribuito a diffondere la tecnica non solo in ambito artistico, ma anche nella stampa di manifesti e illustrazioni librarie.