Spiritualità, politica e identità culturale. La mostra di Maïmouna Guerresi a Roma
Riflette sulla fragilità e sulla natura della condizione umana l’artista Maïmouna Guerresi, nella sua mostra alla galleria Matèria di Roma. All’incrocio tra pensiero spirituale, simbolismo e decolonialismo
Maïmouna Guerresi (Vicenza, 1951), artista italo-senegalese, esplora la condizione umana, la spiritualità e la trasformazione attraverso fotografie, sculture e video. La sua mostra da Matèria a Roma sfida gli stereotipi di genere e affronta temi di decolonizzazione e rappresentazione delle donne nel mondo islamico evocando una dimensione mistica.
Colonna Minareto e Terracotta Carpets
La Création du Monde di Maïmouna Guerresi è un itinerario a ritroso che ci pone come prima stazione, di fronte a Colonna Minareto, struttura verticale in ferro bianco e a Terracotta Carpets, lastre d’argilla sul pavimento. Queste opere evocano un senso di connessione con il divino attraverso simboli quotidiani della preghiera come le scarpe e le impronte dei piedi. The Golden Door cattura lo sguardo: la sagoma di un mantello nero, che fa da contraltare ad una porta d’oro, sembra incombere sulla figura di donna biancovestita: l’illusione e il vero, l’oscurità mortale e la vita ultraterrena. Non si può conoscere l’opposto senza il suo opposto.
Temi legati al femminile e alla decolonizzazione
Più avanti, il polittico fotografico The Blue Table, Light Salt ritrae un banchetto mistico al femminile; mentre La Via Lattea rivela una composizione di piccoli capezzoli in ceramica bianca. Attraverso la narrazione mitologica e il simbolismo dell’origine, della fertilità, della sessualità, del nutrimento e della crescita, Guerresi affronta anche temi legati alla decolonizzazione e alla rappresentazione delle donne nel mondo islamico. La metafora del materno è utilizzato per sfidare gli stereotipi coloniali e proporre una visione complessa delle identità culturali e di genere. Fortemente influenzata dalle tradizioni sufi, l’artista indaga il misticismo e la filosofia attraverso un linguaggio visivo simbolico e allegorico.
“La Création du Monde” di Maïmouna Guerresi alla galleria Matèria di Roma
“La Création du Monde” di Maïmouna Guerresi Il percorso culmina nel video La Création du Monde, che dà il titolo alla mostra rappresentandone in un certo senso il punto di partenza. Questo lavoro si distingue per la sua capacità di fondere elementi terreni e cosmici, generando una dimensione altra dove l’Ego si dissolve; in una realtà unica per tutti gli esseri, con la stessa capacità di conoscenza e di contemplazione. È come uno spazio ibrido, fatto di immagini e suoni e parole, che svela, trasforma, rigenera. Ispirato a un antico racconto orale dei Dogon, il video indaga i legami culturali tra l’Africa nera e le civiltà mediterranee, mettendo in luce le connessioni fonemiche e culturali tra il wolof e l’antico egiziano. Con la fusione di influenze europee e africane, Guerresi crea un dialogo tra diverse tradizioni artistiche e culturali, innescando una riflessione potente sulla fragilità e la natura della condizione umana.
Lori Adragna
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