Silvana Gatti – Orizzonti evocativi e avveniristici
Saranno esposte opere che racchiudono un trentennio di attività, spaziando dal figurativo al simbolismo di timbro sociale.
Comunicato stampa
Sono trascorsi trent’anni dalla prima mostra tenuta dall’artista Silvana Gatti che, dal 10 gennaio al 16 febbraio 2025, terrà una mostra a Rivoli, presso la prestigiosa sede della Casa del Conte Verde. La rassegna è organizzata dal Comune di Rivoli col Patrocinio di Torino città Metropolitana, a cura di Claudio Roghi.
Saranno esposte opere che racchiudono un trentennio di attività, spaziando dal figurativo al simbolismo di timbro sociale. Numerosi i paesaggi agresti e marini, senza dimenticare scorci del Piemonte, affiancati da dipinti che toccano i temi scottanti dell’attualità.
Tra le tematiche affrontate da Silvana Gatti troviamo le migrazioni, il suo ormai iconico bimbo in provetta, l’intelligenza artificiale e, infine, l’auspicio della pace nel mond
Opere come “Il nuovo Ulisse”, recentemente selezionata dal Dott. Giammarco Puntelli per una prestigiosa mostra presso Palazzo Avogadro di Sarezzo (Brescia), raccontano l’epopea dei profughi odierni che, in fuga dalle guerre o per via dei cambiamenti climatici, si spingono per migliaia di chilometri verso paesi più sicuri alla ricerca di un futuro migliore. “Alla ricerca dell’identità”, dipinto menzionato da Vittorio Sgarbi, racconta di un uomo in viaggio alla ricerca di se stesso, in bilico tra una sponda e l’altra del Mare Nostrum.
“L’urlo di Pinocchio” parla dell’intelligenza artificiale, attraverso un robot umanoide posto a confronto con il vecchio Pinocchio di collodiana memoria che, impaurito, scappa da un futuro invadente. Anche “Vita moderna” vede un robot a colloquio con un bambino che, chiuso tra le mura di casa, non guarda al di là della finestra dove, invece, c’è la vita reale. Particolare è “La creazione del robot”, in cui la Gatti prende in prestito la divina mano michelangiolesca della Cappella Sistina affinché dia vita ad un robot.
Con “La perdita della ragione” Silvana Gatti riprende il mito della biga alata di Platone. Qui cavallo nero e cavallo bianco si scontrano in quanto hanno perso la biga, simbolo della ragione che ha abbandonato i fautori delle guerre che insanguinano il mondo. Stessa tematica la ritroviamo in “Rivalità”, sempre con cavallo nero e cavallo bianco come metafore del male e del bene. Saranno esposte anche alcune opere raffiguranti il bimbo in provetta, come “La clonazione del faraone”, tematica affrontata in passato dall’artista alludendo alla fecondazione in vitro non sempre trasparente ed alla clonazione umana auspicata dai raeliani. Accanto a queste tematiche sociali, non mancheranno dipinti che faranno sognare un ritorno alla natura, come magici tramonti sul mare, campi di lavanda, papaveri e girasoli. Un viaggio artistico, quello della Gatti, sempre articolato su due filoni, il paesaggismo ed il simbolismo sociale.
Una mostra per raccontare trent’anni di attività che hanno visto Silvana Gatti partecipare a numerose mostre in Italia (Abano Terme, Grado, Forte dei Marmi, Milano, Napoli, Roma, Venezia, Taormina, Torino) e all’estero (Parigi, Londra, Tokyo, Luxor). L’artista ha illustrato alcuni libri, tiene laboratori di pittura per bambini e scrive su riviste d’arte.
Si ringrazia l’attuale amministrazione comunale di Rivoli per l’attenzione e la disponibilità.