New York avrà un museo interamente dedicato ai cambiamenti climatici
Dopo un decennio di attività itinerante, il Climate Museum di New York apre la sua sede fisica. Il centro ospiterà mostre ed eventi per stimolare una riflessione sul tema del cambiamento climatico. Il video
Non si tratta di un’istituzione di recente fondazione, eppure il Climate Museum – ovvero il Museo del Clima di New York – si prepara a un nuovo capitolo della sua recente storia.
La storia del Climate Museum
Concepito dall’avvocato per i diritti umani Miranda Massie nel 2013, con l’ambizione di offrire agli abitanti di New York un luogo di dibattito e confronto sul tema dei cambiamenti climatici, il museo è stato fino a oggi itinerante: si trattava pertanto di un ‘concetto’, più che di un vero e proprio spazio pubblico, ospitato e sviluppato a seconda delle occasioni da organizzazioni e centri accademici inerenti al tema (tra questi l’Earth Institute della Columbia University).
Dopo un decennio di attività “nomade”, l’istituzione si appresta ad avere la sua sede a lungo termine, all’interno della quale ospitare in pianta stabile le attività che da tempo guidano il progetto.
Il “nuovo” Climate Museum di New York
Situato tra i grattacieli di Hudson Yards – lo stesso quartiere realizzato nell’ultimo decennio che ospita lo spettacolare Vessel – in una struttura al numero 418 della 11th Avenue, il nuovo museo dovrebbe aprire nel 2027, grazie a un investimento di 1,35 miliardi di dollari (realizzato da Moinian Group e Boston Properties, e progettato dallo studio di architettura FXCollaborative).
Distribuito su tre piani per un totale di oltre 2mila mq di superficie utilizzabili, il Climate Museum offrirà spazi per rassegne espositive, sale eventi e uffici, oltre a una piccola caffetteria e un bookshop.
Il commento della fondatrice del Climate Museum
“Molte persone vorrebbero partecipare all’azione civica sul clima, ma non sanno che cosa fare”, ha spiegato la fondatrice Miranda Massie. “Le arti hanno la capacità unica di aiutare le persone a riconoscere il proprio potere, lo vediamo tutte le volte che allestiamo una mostra. Uno spazio permanente significa più potere per più persone”.
Alex Urso
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