L’arte entra in Senato per il Giubileo. Mostra su San Francesco, da Cimabue a Perugino

A Roma, il Senato della Repubblica dedica alla figura di San Francesco un progetto che celebra l’ottavo centenario del “Cantico delle Creature” e il Giubileo 2025

Ottocento anni fa, il figlio di un commerciante di stoffe, rinunciò ai propri beni terreni per una vita di preghiera in povertà. Nell’anno giubilare, cade anche l’ottavo centenario del Cantico delle Creature, e per la prima volta il Senato della Repubblica – in collaborazione con il Ministero della Cultura e i Musei Nazionali di Perugia – dedica una mostra a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. 

San Francesco, il “Cantico delle Creature” e il Giubileo 2025

San Francesco, tra Cimabue e Perugino è il titolo della rassegna, fruibile fino al 2 marzo 2025. La Sala Capitolare di Palazzo della Minerva, sede della biblioteca del Senato, grazie al significativo coinvolgimento della Galleria Nazionale dell’Umbria, ospitante capolavori di maestri quali Beato Angelico e Piero della Francesca e centro di ricerche artistico-agiografiche, ora espone opere medievali e rinascimentali. Splende l’aura del Santo a ricordare l’enciclica di Papa Bergoglio Laudato si’ (2015), ispirata ai versi duecenteschi del Serafico. E a rammentare la Bolla di Indizione del Giubileo del 2025. Il Santo Padre invita a “guardare con stupore il creato, attendere l’alterarsi delle stagioni con i loro frutti; osservare la vita degli animali e i cicli di sviluppo e a percepire il creato come una grande famiglia”, con gli occhi di colui che per primo diede “del tu” alla Natura.

San Francesco, tra Cimabue e Perugino in mostra al Senato, a Roma
San Francesco, tra Cimabue e Perugino in mostra al Senato, a Roma

La mostra su San Francesco in Senato

Nel vasto ambiente affrescato della Sala Capitolare spiccano anzitutto due prestiti inusitati. Entro un reliquiario del Cinquecento svetta la Chartula (1224), frammento autografo di San Francesco vergata dopo la comparsa delle stimmate, con una lode all’Altissimo e una benedizione all’amico frate Leone, concessa dal Sacro Convento di Assisi. A pochi passi, offerta dalla Provincia Serafica di San Francesco, si erge l’effigie del Santo dipinta da Cimabue sulla tavola della cassa lignea dove il Poverello fu tumulato. 

San Francesco, tra Cimabue e Perugino in mostra al Senato, a Roma
San Francesco, tra Cimabue e Perugino in mostra al Senato, a Roma

Le opere in mostra, tra Medioevo e Rinascimento

D’intorno altre meraviglie: lo Sposalizio mistico di Benozzo Gozzoli (1466), l’icona del Santo in gloria di Taddeo Bartolo (1403), il sacro tabernacolo a sportelli di Nicolò del Priore (1496), oltre a opere di Niccolò Liberatore, il Maestro di Paciano e, dulcis in fundo, due opere di Pietro Vannucci. “Perugino – afferma il Ministro Giuliha saputo comunicare ai posteri l’afflato mistico e il vigore spirituale di una civiltà in cui Francesco si distinse, per consegnare al mondo un messaggio di perenne attualità”. Una mostra che ben rappresenta l’anno santo officiato da un Pontefice che da sempre si ispira a Francesco. “Le coincidenze possono diventare strumenti di trasformazione della vita – sottolinea Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione – il Papa ha voluto questo Giubileo alla luce della Speranza e San Francesco è l’uomo e il Santo che ha fatto della Speranza il suo stile di vita”.

Francesca de Paolis

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma proseguendo con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Ha insegnato Storia…

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