L’artista Monia Ben Hamouda vince il MAXXI Bulgari Prize 2025

L'artista italo – tunisina si aggiudica la quarta edizione del premio nato dalla sinergia tra il museo romano e la maison Bulgari. Tra le novità anche la menzione speciale per il miglior progetto digitale e la presentazione della Bulgari American Academy in Rome

Monia Ben Hamouda (Milano, 1991) è la vincitrice della quarta edizione del MAXXI Bulgari Prize, il riconoscimento nato nel 2018 dalla collaborazione tra il museo romano per le arti del XX e XXI secolo e la maison Bulgari con l’obiettivo di sostenere e promuovere i giovani talenti del panorma contemporaneo.
L’opera Theology of Collapse (The Myth of Past) I – X di Ben Hamouda è stata scelta dalla giuria composta da Andrea Lissoni, Direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera, Diana Campbell, Direttrice artistica della Samdani Art Foundation (Dhaka, Bangladesh) e Chief Curator Dhaka Art Summit, Francesco Stocchi, Direttore artistico MAXXI, Nicolas Bourriaud, Direttore del collettivo curatoriale Radicants e Direttore artistico della 15esima Biennale di Gwangju (Corea del Sud), Ute Meta Bauer, fondatrice e Direttrice del NTU Center for Contemporary Art di Singapore e Direttrice artistica della Contemporary Art Biennale 2024 di Diriyah (Arabia Saudita) dalla triade di finalisti composta da Riccardo Benassi (Cremona, 1982) e Binta Diaw (Milano, 1995).

Monia Ben Hamouda vince il MAXXI Bulgari Prize 2025

La grande installazione Theology of Collapse (The Myth of Past) I – X di Monia Ben Hamouda si compone di dieci pannelli di ferro intagliati a laser con motivi ispirati alla calligrafia islamica e alle moschee che, poste sulla parete di fondo della sala Gian Ferrari del museo romano (in occasione della mostra dei finalisti), creano un effetto di collasso facendosi portavoce della fragilità delle identità contemporanee. A contraddistinguere l’opera sono le spezie paprika, ibisco e cannella che l’artista ha utilizzato per dipingerla, infondendo allo spazio espositivo una dimensione rituale.

Spazio all’arte digitale con il MAXXI Bulgari Prize for Digital Art

Grande novità della quarta edizione del premio è il MAXXI Bulgari Prize for Digital Art, che ha assegnato la menzione speciale per il miglior progetto digitale a Roberto Fassone (Savigliano, 1986) con And we thought (2021 – ongoing), una produzione Sineglossa. L’opera è il risultato della collaborazione tra l’artista e Ai Lai (un’intelligenza artificiale programmata per generare racconti surreali) e combina testi, video, poster e altre produzioni visive creando tre film con immagini psichedeliche.

Presentata la Bulgari American Academy in Rome

L’annuncio della vincitrice del MAXXI Bulgari Prize è stata l’occasione per presentare la nuova Bulgari American Academy in Rome fellowship, in collaborazione con MAXXI e il Whitney Museum. “Oltre all’introduzione della menzione speciale per l’arte digitale, la seconda novità porterà il vincitore del MAXXI Bulgari Prize a unirsi all’artista scelto all’interno della Biennale del Whitney Museum per collaborare insieme nell’ambito di una fellowship di alcuni mesi all’interno dell’American Academy di Roma” spiega Laura Burdese di Bulgari “Bulgari ha reso possibile questa triangolazione per cui i due artisti potranno confrontarsi e ispirarsi a vicenda in un contesto privilegiato. E sembrano già esserci le premesse per ripetere l’iniziativa in futuro, anche espandendo il nostro impegno per connettere arte, creatività, immaginazione e giovani artisti. Ci piacerebbe che questo network di artisti si aprisse sempre di più“.

Valentina Muzi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più