Nuova scoperta a Pompei: il grande complesso termale di una ricca domus privata
Palcoscenico privilegiato per impressionare gli ospiti del possidente proprietario della domus, le terme private riscoperte nell’insula 10 della Regio IX stavano accanto a un salone per banchetti altrettanto sfarzoso, e raccontano come viveva l’elite di Pompei
Le nuove scoperte e le riaperture di domus e siti ripristinati nello straordinario bacino di tesori che è l’antica città di Pompei ormai scandiscono con regolarità il calendario delle novità culturali di rilievo in Italia, arricchendo di anno in anno l’esperienza di visita al Parco Archeologico di Pompei (da poco costretto a introdurre il numero chiuso per limitare gli ingressi giornalieri a 20mila persone).
Il grande complesso termale in una domus privata della Regio IX
Stavolta a prendersi la scena è il grande complesso termale annesso a un salone per banchetti scoperto all’interno di una domus privata durante il cantiere di scavo in corso nell’insula 10 della Regio IX. L’importanza del ritrovamento è legata proprio alle dimensioni del complesso, tra i più grandi e articolati settori termali privati finora noti nelle domus pompeiane in luce (insieme alle terme dei Praedia di Giulia Felice e a quelle presenti nella Casa del Labirinto e della Villa di Diomede).
Composte da calidarium, tepidarium, frigidarium (sala calda, tiepida e fredda) e spogliatoio (apodyterium), le terme in oggetto potevano accogliere fino a trenta persone, come dimostrano le panchine presenti nello spogliatoio. La sala fredda, composta da un peristilio, era l’ambiente più scenografico, con un porticato esteso per 10×10 metri a circondare una grande vasca.
Lo spettacolo delle terme che racconta il prestigio dell’elite di Pompei
E non deve stupire la collocazione delle terme vicino al triclinio per i banchetti, che il ricco proprietario della domus offriva con buona probabilità a ospiti illustri da impressionare con lo sfarzo degli ambienti messi loro a disposizione, per affermare il proprio status sociale in città. Anche nel Satyricon di Petronio, la cena descritta dal liberto Trimalcione è preceduta da un passaggio alle terme, a testimonianza di quanto i due momenti dovessero essere correlati nella società romana.
La scoperta e l’innovativo cantiere di scavo nella Regio IX
Del resto, la domus che ha rivelato il complesso termale doveva appartenere a un personaggio importante della società locale, come dimostrano le pareti decorate in II e III Stile di alcuni ambienti.
“Il tutto era funzionale alla messa in scena di uno “spettacolo”, al cui centro stava il proprietario stesso” spiegail direttore Gabriel Zuchtriegel “Le pitture di III stile con soggetti della guerra di Troia, gli atleti nel peristilio, tutto doveva conferire agli spazi un’atmosfera di grecità, ovvero di cultura, erudizione oltre che di ozio. Come il salone nero del banchetto doveva trasportare gli ospiti in un palazzo greco, così il peristilio con la grande vasca al centro e il complesso termale adiacente aveva la funzione di creare una scenografia da ginnasio greco, che veniva accentuata ulteriormente dalle scene atletiche successivamente apportate”.
Per riportare alla luce il complesso termale, e in particolare il peristilio del frigidarium, si è lavorato con approccio innovativo che ha consentito di scavare l’intero colonnato senza rompere le strutture murarie. Si procederà, in futuro, a un progetto di restauro architettonico e strutturale che consentirà di mettere in sicurezza l’area.
Redazione
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