Casa Gomis a Barcellona: diventa patrimonio nazionale il capolavoro dell’architettura razionalista

Lo Stato spagnolo compra Casa Gomis, una delle sedi di Manifesta 15 Barcellona Metropolitana. Diventerà un centro culturale tra arte e natura

Casa Gomis, una delle sedi principali di Manifesta 15 Barcellona Metropolitana, è stata acquistata dal Governo spagnolo per preservarne il valore architettonico, storico e ambientale. Un’ottima notizia per il mondo dell’architettura e un grande successo per la biennale nomade europea, conclusa a novembre. Il Ministero di Cultura ha comprato, infatti, per il valore di 7,2 milioni di euro La Ricarda (dal nome della laguna circostante), meravigliosa proprietà privata che comprende una villa in stile razionalista e un ampio giardino. La tenuta si trova nel comune di El Prat de Llobregat, a due passi dall’aeroporto di Barcellona e all’interno del delicato ecosistema del delta del fiume Llobregat, oggi riserva naturale protetta.

Un grande successo di Manifesta 15

È merito senz’altro del lavoro previo di sensibilizzazione e di promozione dell’equipe di Manifesta 15 – in stretta collaborazione con le istituzioni e le realtà socioculturali locali – se il ministro di Cultura Ernest Urtasun ha deciso di accelerare le pratiche di acquisizione di quest’importante edificio privato, solo nel 2021 dichiarato Bene culturale di interesse nazionale dalla Generalitat Catalana. Tra il settembre e il novembre scorsi, la bella proprietà della famiglia Gomis Bertrand ha accolto, infatti, centinaia di visitatori di Manifesta 15, in quanto sede principale del clusterEquilibrando Conflitti. In via del tutto eccezionale, ha svelato al pubblico tutte le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma anche le tante fragilità dovute all’eccessiva vicinanza alle piste dell’aeroporto del Prat (peraltro in progetto d’espansione) e alle minacce del cambiamento climatico. Non è un caso che, in ottobre, la villa abbia dovuto chiudere per alcuni giorni per le violente piogge che hanno flagellato la costa mediterranea della Spagna.  

Casa Gomis durante Manifesta 15. Photo © Manifesta 15 Barcelona Metropolitana Helena Roig
Casa Gomis durante Manifesta 15. Photo © Manifesta 15 Barcelona Metropolitana Helena Roig

Un’oasi residenziale all’avanguardia nella Spagna franchista

Casa Gomis viene progettata e costruita tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Sessanta da Antoni Bonet Castellana (1913-1989), urbanista e architetto razionalista, collaboratore tra l’altro di José Luis Sert e di Le Corbusier. Nasce come casa di vacanza per la famiglia di Ricardo Gomis e di sua moglie Inés Bertrand, esponenti della borghesia illuminata, amanti delle arti ed entrambi melomani. L’edificio elegante e singolare – modernissimo per l’epoca, anche perché dotato di una serie di elettrodomestici all’avanguardia e di un avanzato sistema di controllo delle apparecchiature elettriche – si sviluppa su un solo piano ed è formato da undici moduli identici (lunghi 8,8 metri ciascuno), sovrastati da cupole che ricordano la caratteristica volta catalana. Grandi vetrate si affacciano sul giardino circostante, con ampio uso di legno e di mattoni a vista e una curiosa presenza di vegetazione anche negli spazi interni.
Pur essendo una casa familiare di vacanza, con piscina e a pochi metri dalla spiaggia, per anni è stata anche un centro culturale alternativo, pensato per accogliere artisti, musicisti e personalità di spicco dell’avanguardia culturale spagnola. Non è un caso che, tra i tanti bellissimi arredi e lampade originali ancora presenti nella villa (la maggior parte disegnati dallo stesso architetto Bonet, in stile minimalista), ci siano anche opere d’arte site specific per decorare un ambiente nato per il relax e il piacere artistico; come il pannello tessuto di Magda Bolumar Chertò (1936) alle pareti della sala da pranzo o il giardino disegnato da Moisés Villélia (1928-1994) come opera d’arte totale ecosociale, con sculture realizzate in materiali industriali di scarto.

Casa Gomis durante Manifesta 15.  Photo © Manifesta 15 Barcelona Metropolitana Helena Roig
Casa Gomis durante Manifesta 15. Photo © Manifesta 15 Barcelona Metropolitana Helena Roig

Un nuovo centro culturale aperto al pubblico

Il Ministero di Cultura spagnolo ha stabilito che Casa Gomis diventerà presto un centro culturale aperto, per ospitare incontri, mostre e visite guidate. L’idea è recuperare lo spirito primigenio di questo luogo, che in passato ha riunito il meglio dell’intellighenzia spagnola e internazionale. Si spera, tuttavia, che in futuro si attenuino il rumore assordante e le vibrazioni provocati dagli aerei in decollo e in atterraggio, che non solo disturbano ma purtroppo rischiano di compromettere la stabilità dell’edificio. 
La nostra intenzione è che la tematica di questo nuovo centro culturale giri intorno al dialogo fra arte e natura”, ha sottolineato il ministro di Cultura Ernest Urtasun. “Quest’edificio è un grande esempio in Catalogna di una architettura creata in simbiosi perfetta con il suo intorno naturale”. L’iniziativa si inserisce già all’interno dei progetti previsti per Barcellona capitale mondiale dell’architettura 2026, manifestazione promossa dall’Unesco che ospiterà, tra l’altro, anche il Congresso Mondiale della UIA, Unione internazionale degli architetti.

Casa Gomis vista con gli occhi di Chiara Camoni

Casa Gomis è un posto meraviglioso, dove tutto è progettato in maniera coerente, organica ed equilibrata: dagli spazi agli oggetti, fino al giardino” commenta l’artista italiana Chiara Camoni (1974), che durante Manifesta 15 ha esposto le sue opere all’interno della villa. “D’accordo con i curatori di Manifesta, ho cercato di muovermi in linea con la naturalezza del luogo, inserendo i miei pezzi (due cani in acciaio e una serie di vasi farfalla) come se fossero stati lì da sempre”. “Sono felice di sapere che la villa sia stata acquistata dal governo spagnolo e che possa diventare uno spazio pubblico per la cultura” conclude Camoni, protagonista di una recente personale di successo all’Hangar Bicocca di Milano. “Casa Gomis è un capolavoro assoluto, un luogo che nasce per ospitare artisti, musicisti, presi politici, dove si soggiorna con piacere, malgrado la drammaticità della sua attuale collocazione, sottoposta alle costanti vibrazioni prodotte dagli aerei”. 
Per qualcuno Casa Gomis è la Bauhaus di Barcellona, un simbolo della tradizione architettonica e del design catalano.  Per molti, probabilmente, diventerà un baluardo contro la temuta espansione dell’aeroporto di El Prat.

Federica Lonati

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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