David Lynch e la musica: 5 videoclip firmati dall’indimenticabile regista
A pochi giorni dalla scomparsa di David Lynch abbiamo deciso di omaggiare la sua grande passione per la musica attraverso una breve selezione di alcuni videoclip da lui diretti
“I gufi non sono quello che sembrano”: fra le numerose citazioni iconiche che si potrebbero prendere in prestito da Twin Peaks, questa è probabilmente quella che oggi appare più chiara rispetto a tutte le altre poiché ci permette di pensare alla “dipartita” di David Lynch sotto un altro punto di vista.
Nessuno di noi potrà infatti mai sapere se in questo momento egli si trovi nella sua cara Loggia Bianca, in uno stato intermedio (cosiddetto Bardo secondo la cultura tibetana), o nelle sembianze sottili di qualche dispersione spiritico-energetica. Fatto sta che la sua essenza continuerà ad aleggiare nella nostra dimensione grazie principalmente agli insegnamenti insiti nell’eredità che ci ha lasciati.
Perché sì, David Lynch non è stato un artista qualunque bensì una sorta di messaggero interdimensionale che ha fatto della sua arte il veicolo perfetto per messaggi provenienti da luoghi tanto lontani quanto nascosti negli anfratti più remoti di noi stessi.
David Lynch, la musica, e i videoclip
Noncurante di etichette stilistiche e confini vari, Lynch è sempre stato in grado di destreggiarsi tra una disciplina artistica e l’altra considerandole tutte come il frutto unico del dono più prezioso in nostro possesso, ovvero l’idea creativa (e creatrice): la vera salvezza per il genere umano.
Tra le molteplici passioni coltivate, la musica ha sempre occupato un posto importantissimo nella sua vita, così tanto da spingerlo a concepirla al pari di elementi essenziali quali il fuoco, l’acqua o l’aria. L’intimo rapporto stabilito con la musica, ha portato più volte Lynch a vestire sia i panni di producer sia a dirigere videoclip per musicisti di fama internazionale (senza contare la realizzazione di Duran Duran: Unstaged, il film documentario del 2011 dedicato alla famosa pop band britannica).
Ed è proprio attraverso la scelta di 5 video musicali da lui girati che, in occasione di quello che oggi sarebbe stato il suo 79mo compleanno, vogliamo celebrare l’immenso estro creativo di un genio indiscusso del nostro tempo.
1 Wicked Game – Chris Isaak (1990)
Contenuta all’interno di Heart Shaped World, terzo album in studio del cantautore californiano Chris Isaak, Wicked Game è una canzone indimenticabile che oramai noi tutti conosciamo. E questo lo si deve anche e soprattutto a David Lynch che nel 1990 la volle all’interno della colonna sonora di Cuore Selvaggio: una turbolenta e delirante storia d’amore le cui fila vengono mosse da attori del calibro di Nicholas Cage, Laura Dern, Isabella Rossellini e Willem Dafoe.
In un mix di colore e bianco e nero, nel videoclip il volto del musicista si confonde con quello dei personaggi del lungometraggio per rafforzare ancora di più quella dilatazione emotiva che trasuda dal brano stesso.
2 A Real Indication – Thought Gang (1992)
Nato ai tempi di Twin Peaks, dall’incontro fra Lynch e Angelo Badalamenti, il progetto Thought Gang catapulta l’ascoltatore in tutta l’oscurità dell’universo lynchiano mischiando sperimentazioni jazz a sonorità noise e dub.
Diretto in formato Hi8 nel 1992, il video del brano A Real Indication ha come protagonista lo stesso Badalamenti che, nel ruolo di un ex detenuto da poco scarcerato, rivela il proprio sgomento nel ritrovarsi nuovamente libero.
3 Shot In The Back Of The Head – Moby (2009)
Che il celebre producer statunitense Moby, fosse un grande ammiratore di Lynch lo si sapeva già dal suo omonimo esordio discografico avvenuto nel 1992; ovvero da quando fu rilasciata la hit Go che si snoda proprio attorno a un sample del tema principale della serie Twin Peaks. Nel corso degli anni, l’amicizia fra il DJ e il regista si è evoluta in un rapporto profondo che ha dato il via anche a diverse collaborazioni artistico-professionali.
Fra queste vi è il video del 2009 del brano Shot In The Back Of The Head, contenuto nel nono disco in studio di Moby, Wait for Me. Caratterizzato da uno stile grezzo e infantile, il video attinge inevitabilmente dall’inconfondibile immaginario di Lynch restituendo un prodotto che riporta alla memoria un’altra sua conturbante opera, ovvero la serie di animazione Dumbland.
4 Came Back Haunted – Nine Inch Nails (2013)
Amico di lunga data di Lynch è stato sicuramente anche il frontman dei Nine inch Nails, Trent Reznor che per il regista ha sia prodotto la colonna sonora del cult Strade Perdute (nel ’97) sia preso parte a un inaspettato cammeo all’interno dell’ottavo episodio di Twin Peaks: The Return.
Ulteriore dimostrazione di una stima reciproca è il video realizzato nel 2013 di Came Back Haunted, singolo scelto per la promozione dell’ottavo disco in studio dei NIN, Hesitation Marks. Realizzato attraverso l’uso di tecniche differenti, nonché tramite l’utilizzo massiccio di effetti stroboscopici, il video si presenta come una carrellata ipnotica di immagini inquietanti sotto le quali si insinua la voce unica di Reznor in una combo fatale da rischio attacchi epilettici.
5 Crazy Clown Time – David Lynch (2012)
A chiudere questa selezione è un video realizzato nel 2012 per promuovere l’uscita di Crazy Clown Time, il secondo disco da solista dello stesso Lynch. Caotico e ossessivo, il video mostra tutta una serie di personaggi non troppo distanti dalle atmosfere di un film come Inland Empire: dei soggetti particolarmente grotteschi catturati mentre compiono azioni apparentemente incomprensibili nel buio del retro di una tipica casa americana con tanto di cortile.
All’interno di questo scenario infernale David Lynch appare come un insolito cronista impegnato a descrivere tutto ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi.
Valerio Veneruso
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