Su Sky Arte: Edith Bruck e la deportazione nazifascista
In onda su Sky Arte domenica 26 gennaio, il documentario “Edith” fa luce sulla vita dell’autrice ungherese sopravvissuta all’indicibile e rinata. Anche grazie alla scrittura
Classe 1931, la scrittrice e poetessa nata in Ungheria Edith Bruck ha conosciuto il dramma della deportazione nazifascista; ad Auschwitz-Birkenau ha perso la madre, il padre e il fratello. Nel documentario Edith, in onda su Sky Arte domenica 26 gennaio, emergono il suo duraturo impegno del testimoniare l’indicibile e l’eco di tutte le esperienze che hanno caratterizzato la sua esistenza.
Su Sky Arte: il documentario su Edith Bruck
Diretto da Michele Mally, su soggetto della stessa Bruck e di Giovanna Boursier (anche autrice della sceneggiatura), Edith prende avvio con una successione di immagini, inedite in Italia, in cui la scrittrice osserva sé stessa: è il 1982 e lo schermo la mostra nella sua Ungheria, la terra in cui le memorie dell’infanzia si combinano con il trauma della cattura.
Edith Bruck a Roma, tra Nelo Risi e la scrittura
In Italia, negli anni Edith Bruck ha trovato una “seconda patria”. Il documentario si addentra quindi nella sua casa romana: da oltre sessant’anni vive (e scrive) in Via del Babuino, nel centro della Capitale. Dalla tragica esperienza nel lager all’illuminante amore per il poeta Nelo Risi, passando per la salvifica passione per la letteratura, Edith delinea l’intenso ritratto di una donna speciale.
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