Senza polvere senza peso. L’arte di Sabrina Mezzaqui in mostra a San Gimignano
Il linguaggio, la natura, il sogno. Nel segno della poesia di Mariangela Gualtieri, l’arte fragile poetica e partecipativa di Sabrina Mezzaqui
“A te, cara Sabrina, che sai tessere le parole e le fai rinascere antiche e nuove” è la dedica che la poetessa Mariangela Gualtieri lascia sulla prima pagina di uno dei suoi libri di poesie, di proprietà di Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1964) che l’artista sceglie di utilizzare in mostra in una grande installazione presso l’ex cinema teatro degli spazi di Galleria Continua a San Gimignano. Cinque libri appesi a un filo e ricoperti, come si faceva un tempo, con una copertina rossa, danzano tra antico e nuovo. Li accompagnano tre altalene (con altrettanti messaggi nascosti da scoprire) e delicatissime tende di perline, mandala di un immaginario nel quale le parole della Gualtieri, ospitata in un reading lo scorso sabato 25 gennaio, e i riquadri che le riportano fanno da contraltare dialogico alle opere dell’artista.
Il linguaggio nell’opera della Mezzaqui a San Gimignano
La tessitura cui allude la poetessa è in tutte le cose. Nella relazione delicata con la natura, nelle parole che entrano ed escono dalla carta fino a sfaldarsi, nello scorrere di un tempo che è qui ed ora, immediato ed eterno, nello spazio effimero di un gesto e negli inserti, nel linguaggio che va a scardinare la forma. Le gemme che impreziosiscono i rami degli alberi cadono aggraziate, senza tradire il senso della composizione. Ma nell’eleganza del gesto stanno anche a ricordare la fragilità ovvia, eppur spesso rimossa, della vita.
Sabrina Mezzaqui: un’opera partecipativa
Ma la vita è imprevedibile e ricca di scoperte. Le stesse che hanno reso possibile la realizzazione della grande installazione al centro della sala antistante l’ex cinema, un tavolo in divenire (“Raccogliere parole/ Il tavolo della poesia”) che tra elementi tratti dal paesaggio, foglie e rami secchi, scambi, confronti, legami e pensieri in libertà è alimentato dai momenti di raccoglimento collettivo e dagli incontri realizzati nel corso dell’apertura della mostra. Nidi, piccole sculture senza pretese, oggetti celibi.
La mostra di Mezzaqui da Galleria Continua
A dare il via all’intera iniziativa è stato il pellegrinaggio laico sulla via Francigena da Pistoia dell’artista stessa con un gruppo di amici. Una installazione site-specific e partecipativa che si completa con una teoria a muro di piccole metope delicatissime, “ricamate” con perline e pensieri. O di disegni, segni, schizzi poggiati a pavimento. A ricordare un’idea di arte piccola e di sogno collettivo, ma di grande poesia, fatta di scie luminosissime, da maneggiare con cura, per dirla con la Gualtieri.
Santa Nastro
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