C’è una mostra che attraversa i quartieri di Roma su un’automobile

È targato Spazio In Situ, il progetto espositivo itinerante che toccherà (solo per un giorno) Tor Bella Monaca, Pigneto, San Lorenzo e Ostiense. Un'azione che vedrà anche il contributo di Cesare Pietroiusti

Risale a luglio 2024 la perdita dello spazio espositivo dove nacque nel 2016 Spazio In Situ, l’artist run space in Via San Biagio Platani 7, nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma. Una realtà che ha segnato la scena artistica romana grazie a una programmazione espositiva sperimentale e internazionale. 
Vocazione che unisce ancora oggi i membri Alessandra Cecchini, Marco De Rosa, Chiara Fantaccione, Andrea Frosolini, Daniele Sciacca e Guendalina Urbaniartisti che mantengono il presidio nel quartiere con i loro studi, portando avanti ricerche e organizzando mostre e rassegne fuori dai canonici circuiti a cui siamo abituati. Un esempio di questa nuova formula è Pit Stop, la mostra itinerante in quattro tappe che si svolgerà solo il primo febbraio, a partire dalle ore 14 in Via San Biagio Platani 7 a Tor Bella Monaca, per poi proseguire nei quartieri di Pigneto, San Lorenzo e Ostiense. 

La mostra itinerante “Pit Stop” di Spazio In Situ a Roma 

Diretti dagli artisti di Spazio In Situ, quattro performer seguiranno il percorso stabilito in macchina e, ad ogni sosta, ognuno di loro sarà incaricato di trasformare l’auto in uno spazio espositivo temporaneo posizionando luci, rampe di carico, schegge di (finto) vetro e morbidi rivestimenti.
Tra l’allestimento del veicolo, il coinvolgimento del pubblico e il recupero delle opere, ogni intervento avrà la durata di un’ora, per poi partire alla volta della tappa successiva.
Ogni intervento nasce da una riflessione sull’idea di spostamento e sulla pausa che intercorre tra un arrivo e una partenza”, spiegano gli artisti. “Un tempo di pausa che non vuol dire immobilità, ma che rimanda a un’azione in potenza”.
L’intervento si arricchisce del contributo di Cesare Pietroiusti (Roma, 1955) che, attraverso una registrazione trasmessa con dei megafoni posti sull’auto, inviterà i passanti ad avvicinarsi, guardare e a riflettere sulla condizione sociale e culturale in cui riversiamo.

“Pit Stop” di Spazio In Situ: tra esigenza e progettualità 

“’Pit stop’ è un’azione nata dall’esigenza di continuare la mission fondante del nostro artist-run space, ossia il portare avanti una programmazione di eventi espositivi”, raccontano i membri di Spazio In Situ ad Artribune. “A luglio scorso siamo rimasti senza lo spazio che per anni era stato il luogo di sperimentazione e incontro che il pubblico, romano e non, aveva imparato a conoscere”.

Un’azione per (ri)prendersi uno spazio a Roma

Abbiamo quindi pensato di prenderci spazio organizzando da subito eventi di un giorno in luoghi altri, come un garage abbandonato o, nel caso di ‘Pit Stop’, un mezzo di trasporto, parcheggi, aeree pubbliche, in un attraversamento non solo metaforico della città che ha ospitato il nostro progetto sin dalla sua fondazione”, continuano gli artisti. “Le tappe sono state scelte per caratteristiche quindi di tipo logistico ma anche e soprattutto con l’intento di partire da IN SITU per fermarsi temporaneamente altrove”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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