In arrivo a Modena la più importante fiera italiana dedicata all’alto antiquariato: novità e anticipazioni
Ha saputo rinnovarsi in questi 38 anni di attività la mostra-mercato Modenantiquaria, interpretando il cambiamento sociale e culturale non solo a livello nazionale ma anche europeo soprattutto degli ultimi dieci anni
“Un oggetto d’antiquariato non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, sono queste le parole con cui il presidente degli Antiquari Modenesi e Tesoriere dell’Associazione Antiquari d’Italia Pietro Cantore esordisce presentando la XXXVIII edizione di Modenantiquaria, in programma dall’8 al 16 febbraio 2025. La frase, che parafrasa Italo Calvino, incarna esattamente lo spirito di questa mostra-mercato dedicata all’alto antiquariato, che in tutti questi anni di attività ha saputo interpretare il cambiamento sociale e culturale non solo a livello nazionale ma anche europeo, soprattutto nell’ultima decade.
Modenantiquaria 2025: perché proprio a Modena?
E proprio dopo tutti questi anni viene spontanea una domanda: perché proprio a Modena una rassegna di antiquariato così illustre? La risposta più plausibile, spiega Cantore, sta nella forza della provincia: Modenantiquaria è una mostra che vive con e per la città. “Nel Sei e Settecento, con il Ducato d’Este, di cui Modena era capitale, si è sviluppata un’eccellente tradizione artistica, con il fiorire di importanti botteghe di pittura e di arti decorative. Gli Antiquari modenesi e quindi Modenantiquaria, sono il frutto di questa grande tradizione artistica secolare di cui è splendida testimonianza la Galleria Estense, uno dei più importanti Musei italiani”.
Modenantiquaria 2025: gli espositori
Tra i protagonisti (nazionali e internazionali) dell’edizione 2025, troviamo Maurizio Nobile Fine Art e Fondantico di Tiziana Sassoli, Cantore Galleria Antiquaria, Robertaebasta, Carlo Orsi, Altomani & Sons, Studiolo Fine Art, Tornabuoni Arte, Iotti Antichità, Mirco Cattai, Verdini Antichità, 800 900 ArtStudio, Alice Fine Art, Copetti Antiquari, Antichità all’Oratorio, Antichità La Pieve, Renzo Moroni, Antichità Maurizio Brandi, Galleria del Caminetto, Antichità Giglio, Enrico Galleria d’arte, Arcuti Fine Art, Raffaello Pernici, Phidias Antiques, Secol Art di Davide Masoero, Attilio Cecchetto Antiquario, Paolo Campopiano, Lanfranco Donatone, Ars Antiqua, Galleria del Caminetto, Luca Magro, Liberty Art Nouveau, Artstudio Pedrazzini, Asioli Martini, Atelier Du Bois, Barbieri Antiquariato, Giusti Antichità, ma anche Ossimoro, Bulgarelli Fausto, Bottega d’Arte, Butterfly Institute, Ducci dipinti Antichi, ELA Antichità, Fabrizio Fallavena, Galeries De Cicco, Galleria 900, Galleria Arte Cesaro, Galleria Camellini, Galleria d’Arte Bentivegna, Galleria Goldoni, Galleria Kalos, Galleria Le Due Torri, Galleria Mason, Galleria San Barnaba, Galleria Maspes, I Volpini, Il Mercante Antichità, Karma Pearls Limited, La Bagatelle, Matheus Gallery e tanti tanti altri ospitati nell’allestimento “ad arte” di Ruggero Moncada di Paternò.
Modenantiquaria 2025: arte, passione e affari
A garantire l’elevata qualità della fiera è il Comitato di Vetting, composto da storici dell’arte con riconoscimento internazionale, che esamina tutte le opere e gli oggetti esposti prima dell’apertura al pubblico della mostra. Così, la rassegna resta un punto di riferimento per chi cerca l’eccellenza dell’alto antiquariato: “La mostra è il connubio perfetto tra arte, passione e affari, nonché una vetrina esemplare per le più illustri gallerie del settore che spesso espongono opere anche inedite”, aggiunge Marco Momoli, amministratore delegato di ModenaFiere che, in contemporanea ospita la quarta edizione di Sculptura – Capolavori italiani dal XIII al XX Secolo e la trentunesima di Petra, con il Premio Cremonini per il miglior dipinto.
Caterina Angelucci
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