Il Sublime – Talk e colazione in galleria. Residenze d’artista 2024
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Comunicato stampa
IL SUBLIME
Talk e colazione in galleria - Residenze d’artista 2024
Domenica 2 febbraio 2024 ore 10.30
CRAG - CHIONO REISOVA ART GALLERY
via Parma 66D - TORINO
CRAG Gallery domenica 2 febbraio 2025 alle 10,30 nella sede di via Parma 66D a Torino apre l’anno nuovo con un talk e colazione per parlare del “Sublime”, il tema delle residenze d’artista 2024.
In galleria saranno esposte le opere realizzate a partire dalla residenza e saranno presenti gli artisti Bianca Belluzzo (2000), studentessa dell’Accademia delle Belle Arti di Torino, Fabio Riaudo (1993) incisore prestato alla pittura, e Julia Machallova (1986), pittrice della Repubblica Ceca.
Il talk sarà il momento per estendere al pubblico il tema del “Sublime” proposto dal giornalista Alessandro Chetta e il suo testo critico che accompagna il catalogo.
“Il sublime commuove, il bello attrae. Il sublime non è bellezza, può contenerne un seme, ma è soprattutto palpito e turbamento al cospetto di un assoluto. Gli spazi siderali, un picco innevato, la cattedrale di Chartres. Bene. Anzi, male, malissimo. Perché se oggi è relativamente facile affascinare col bello, resta poi maledettamente difficile sommuovere e commuovere con l!arte. E già perché la vita onLife, (online + life secondo la definizione d Luciano Floridi), ora parte preponderante del nostro vissuto bilanciato tra la realtà e il mondo digitale, non potrà mai scuoterci fino in fondo, elevarsi a sublime. Però poi, di contro, va detto che di bellezza in giro ce n’è, e che internet è parecchio bello, è ‘attraente!. Ma il web è prosa non poesia.” Estratto dal testo critico a catalogo - A.Chetta).
Il desiderio di Elisabetta Chiono e Karin Reisova’ di ospitare le residenze in galleria nasce dal dare la possibilità di esprimersi a giovanissimi e giovani artisti, e a giovani curatori dell’Accademia come Ylenia Regia Corte, che ha coordinato l’attività, di fare una nuova esperienza. Lo spazio galleria diventa un Atelier nel quale gli artisti progettano il loro lavoro, si confrontano e realizzano. L’attenzione altissima che viene posta al progetto è il tentativo di incoraggiare l’artista ad ampliare la propria pratica sia nelle dimensioni delle opere che nelle tecniche e tematiche. Quest’anno Fabio Riaudo che di formazione è un incisore si è confrontato con grandi tele, elaborando una metodologia personale di stampa su tela basata sulla ripetizione di un segno da lui creato. Il suo gesto e il ritmo della ripetizione del segno sono stati la sua ricerca e nell’arco di due mesi ha approntato una metodologia nuova che a partire dalla propria competenza di incisore lo ha portato ad uscire dalla lastra e ad affrontare la grande dimensione. L'unicum per cercare il sub-linem. E’arrivato ad una nuova prospettiva di paesaggio nel quale il suo sentire è entrato a dare profondità. Per Fabio è stato un processo intenso, a sorvegliare i risultati giorno per giorno. Bianca Belluzzo ha iniziato a lavorare su tele circolari nelle quali ha potuto condurre quella ricerca dell’oltre senza limite, fino a perdersi. Ha trovato la dimensione spirituale per cercare di superarsi e nel contempo la tecnica e la situazione l’anno portata continuamente a un confronto non facile, a una messa in discussione, ma ha trovato la sua via. Per Julia Machallova, pittrice con più esperienza, è stato diverso: non si è spostata dal suo percorso artistico, ma ha lavorato sulla luce e sull’intensità dell’esperienza di residenza.