Fabrizio Prevedello – Entrare
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Megadue inaugura Entrare, personale di Fabrizio Prevedello (Padova, 1972. Vive e lavora in Versilia), articolata in due sedi: Megadue in via Mascarella e il vicino Giardino del Guasto. Due sculture, poste a breve distanza l’una dall’altra, riflettono sull’attraversamento e sulla percezione dello spazio.
Comunicato stampa
"Entrare," a solo exhibition by Fabrizio Prevedello (Padua, 1972. Lives and works in Versilia), is presented across two locations: Megadue on Via Mascarella and the nearby Giardino del Guasto. Two sculptures, placed at a short distance from each other, reflect on the experience of crossing and the perception of space.
The project, promoted by Megadue, is realized in collaboration with Associazione Il Giardino del Guasto and supported by Cardelli & Fontana artecontemporanea and z2o Sara Zanin. The installation at Giardino del Guasto will be accessible until Sunday, February 9, every day from 10 a.m. to 7 p.m. Megadue will be open on Thursday, February 6, and Friday, February 7, from 7 p.m. to 10 p.m., and on Saturday, February 8, until midnight. The exhibition on Via Mascarella will be available by appointment until March 23.
"Entrare" is part of ART CITY Bologna 2025, a program of exhibitions, events, and initiatives promoted by the Municipality of Bologna in collaboration with BolognaFiere during Arte Fiera.
Locations and Works
Giardino del Guasto: Established in the 1970s on the ruins of a 16th-century palace, this garden is a public space emblematic of artistic and social revitalization. Engaging with its history—linked to play, monsters, and love—Prevedello presents a large-scale sculpture. A reflective metal ring frames architectural and vegetative elements, creating light effects that evoke a halo. The sculpture, visible even at night from Via Belle Arti, invites interaction with the space, guiding the viewer’s gaze toward the sky.
Megadue: Here, an austere sculpture with a brutalist form, seemingly absorbing light, establishes a silent dialogue between the visitor and the darkness.
The Project and the Artist
"Entrare" marks a continuation of Prevedello's exploration into creating sculptures that define spaces and gathering places. The artist investigates sculpture as a metaphor for life, using traditional materials and those associated with classical architecture. The exhibition revolves around a "dual aspect" of the sculptures, inviting the viewer to perceive the works in context, from the front and back, above and below. The artist himself describes them as places that reveal themselves but remain not fully accessible. Art critic and curator Saverio Verini writes about Prevedello’s sculptures: “It is a particular type of sculpture that denies the traditional all-around view and demands a different kind of movement from the observer, inviting them to delve with their gaze into the most hidden parts of the work itself, inside or even behind it, where less visible materials reside and where the sculpture’s secret soul lies.”
Fabrizio Prevedello: “My name is Fabrizio Prevedello, and I am a sculptor. I was born in the hospital of Camposampiero, near Padua. I recently discovered that Peggy Guggenheim died there. She in 1979, I in 1972 (though I still don’t know where I will die). I was a student at the Academy of Fine Arts in Carrara. In 1995, I moved to Berlin, where I began working as a sculptor with and for craftsmen and artists. To reach the studio, I often crossed Potsdamer Platz on a yellow Schwalbe, and one day I brought one of my sculptures, Frühlingsgefühle (a grass lawn on wheels), into its metro. Since 2002, I have lived in a village in the Apuan Alps. One solo exhibition I recall fondly was titled “Storie Naturali” in 2003 in Volterra; it included a sculpture with fire, though the attendant never lit it. Other exhibitions include: "Look@me!," curated by Klaus Siebenhaar, Kunstquartier 2007, Berlin, 2007; "Luce," at the Centro Arte Moderna e Contemporanea, a solo show curated by Francesca Cattoi, La Spezia, 2014; "Hidden View," curated by Nadia Ismail, Offenbach Am Main, 2016; "FutuRuins. The Body and the Stone," Palazzo Fortuny, Venice, 2018. "Luogo," at the Centro d’arte Contemporanea Luigi Pecci, a solo exhibition curated by Elena Magini, Prato, 2018; "Studio," Associazione Barriera, a solo exhibition curated by Davide Daninos, Turin, 2019. Since 2010, I have collaborated with the Cardelli & Fontana gallery in Sarzana and since 2021 with the z2o Sara Zanin gallery in Rome.”
Locations and Hours
GIARDINO DEL GUASTO: Open from Thursday, February 6, to Sunday, February 9, 2025, from 10 a.m. to 7 p.m. Entrance via Largo Respighi.
MEGADUE: Open Thursday, February 6, and Friday, February 7, 2025, from 7 p.m. to 10 p.m. Saturday, February 8, from 7 p.m. to midnight. Available by appointment until March 23.
ITA
Giovedì 6 febbraio alle 10, al Giardino del Guasto, Megadue inaugura Entrare, personale di Fabrizio Prevedello (Padova, 1972. Vive e lavora in Versilia), articolata in due sedi: Megadue in via Mascarella e il vicino Giardino del Guasto. Due sculture, poste a breve distanza l'una dall'altra, riflettono sull'attraversamento e sulla percezione dello spazio.
Il progetto, promosso da Megadue, è realizzato in collaborazione con Associazione Il Giardino del Guasto ed è supportato da Cardelli & Fontana artecontemporanea e z2o Sara Zanin. L’intervento al Giardino del Guasto sarà accessibile fino a domenica 9 febbraio, tutti i giorni dalle 10 alle 19. Megadue sarà aperto giovedì 6 e venerdì 7 dalle 19 alle 22 e sabato 8 fino a mezzanotte. La mostra in via Mascarella sarà visitabile su appuntamento fino al 23 marzo.
Entrare rientra in ART CITY Bologna 2025, programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.
Le sedi e le opere
Giardino del Guasto: Sorto negli anni '70 sulle rovine di un palazzo cinquecentesco, il giardino è uno spazio pubblico emblema di riqualificazione artistica e sociale. In dialogo con la sua storia - connessa al gioco, ai mostri e all’amore - Prevedello presenta una scultura di grandi dimensioni. Un anello metallico riflettente incornicia elementi architettonici e vegetali, creando giochi di luce che evocano un’aureola. La scultura, visibile anche di notte da Via Belle Arti, invita a interagire con lo spazio, guidando lo sguardo verso il cielo.
Megadue: Qui una scultura austera, dalla forma brutalista, che sembra trattenere la luce, crea un dialogo silenzioso tra il visitatore e l’oscurità.
Il progetto e l’artista
Entrare segna un proseguimento nella ricerca di Prevedello, focalizzata sulla creazione di sculture che definiscono luoghi e spazi di raccolta. L'artista esplora la scultura come metafora della vita, utilizzando materiali tradizionali e propri dell'architettura classica. La mostra gioca attorno a un "doppio aspetto" delle sculture, invitando lo spettatore a percepire le opere nel contesto, dal fronte e dal retro, dall’alto e dal basso. L'artista stesso le descrive come un luogo che si svela ma resta non del tutto accessibile. Scrive a proposito della scultura di Prevedello il critico e curatore Saverio Verini: “È un tipo particolare di scultura, che nega il tradizionale tutto tondo e che richiede un tipo di movimento diverso all’osservatore, invitandolo a inoltrarsi con lo sguardo nelle parti più recondite dell’opera stessa, all’interno o persino nel retro, dove si annidano materiali meno in vista e dove risiede l’anima segreta della scultura.”
Fabrizio Prevedello: Mi chiamo Fabrizio Prevedello, sono uno scultore. Sono nato nell’ospedale di Camposampiero, vicino a Padova. Recentemente ho scoperto che lì è morta Peggy Guggenheim. Lei nel 1979, io nel 1972 (… ma non so ancora dove morirò). Sono stato studente all’Accademia di Belle Arti a Carrara. Nel 1995 mi sono trasferito a Berlino dove ho iniziato a lavorare come scultore con e per artigiani e artisti. Per andare in studio ho attraversato molte volte la Potsdamer Platz su una Schwalbe gialla e poi un giorno ho portato una mia scultura Frühlingsgefühle (un prato d’erba su ruote) nella sua metropolitana. Dal 2002 vivo in un paese sulle Alpi Apuane. Una personale che ricordo con affetto l’avevo intitolata Storie Naturali, era il 2003 a Volterra; c’era anche una scultura con del fuoco, ma l’addetta alla guardiania non l’accendeva. Altre mostre sono state: Look@me!, a cura di Klaus Siebenhaar, Kunstquartier 2007, Berlino, 2007; Luce, al Centro Arte Moderna e Contemporanea, personale a cura di Francesca Cattoi, La Spezia, 2014; Hidden View, a cura di Nadia Ismail, Offenbach Am Main, 2016; FutuRuins. Il corpo e la pietra, Palazzo Fortuny, Venezia, 2018. Luogo, al Centro d’arte Contemporanea Luigi Pecci, personale a cura di Elena Magini, Prato, 2018; Studio, Associazione Barriera, personale a cura di Davide Daninos, Torino, 2019. Collaboro dal 2010 con la galleria Cardelli & Fontana di Sarzana e dal 2021 con la galleria z2o Sara Zanin di Roma.
Luoghi e orari
GIARDINO DEL GUASTO Aperto da giovedì 6 a domenica 9 febbraio 2025 dalle 10 alle 19 Accesso da Largo Respighi.
MEGADUE Aperto giovedì 6 e venerdì 7 febbraio 2025 dalle 19 alle 22 sabato 8 dalle 19 alle 24 Fino al 23 marzo su appuntamento Via Mascarella 16/A, Bologna.