Tutte le mostre e i festival del 2025 al Santa Maria della Scala di Siena
La fondazione senese affronta il 2025 come l’anno del dialogo tra passato e contemporaneo, presentando una programmazione tesa a far scoprire nuovi spazi del complesso storico attraverso progetti sperimentali, installazioni site-specific e performance

Un anno fa, all’indomani della sua nomina alla presidenza della Fondazione di Santa Maria della Scala, Cristiano Leone annunciava l’intenzione di fare del complesso senese un polo culturale di prima grandezza, per concretizzare il rilancio di un’istituzione a lungo in difficoltà. Un’operazione da compiersi nel segno di ammodernamenti – amministrativi, strutturali, di identità – progetti espositivi aperti al contemporaneo, performance, da affiancare alla valorizzazione del patrimonio storico artistico dell’antico Spedale.

Il 2025 della Fondazione Santa Maria della Scala a Siena
Dopo i primi progetti presentati nel 2024, dalla mostra sull’arte urbana al focus sul Novecento di Costellazioni (ancora in corso), al Festival Xenos di arti performative (la cui prima edizione si è tenuta lo scorso novembre), il 2025 inizia nel segno di una nuova, ricca programmazione, che approfondisce l’obiettivo di intrecciare passato e presente, patrimonio e creazione contemporanea. Per quello che Leone definisce “l’anno del dialogo”, infatti, “ogni iniziativa è stata concepita come un punto di incontro tra passato e presente, tra il visibile e il nascosto, tra ciò che è patrimonio e ciò che, in quanto creazione di oggi, sarà il patrimonio di domani”. Perché Santa Maria della Scala possa proporsi alla città e al pubblico come laboratorio di dialogo. Dunque, precisa la direttrice del complesso Chiara Valdambrini, “ogni installazione, evento, mostra diventerà eloquente testimone del tempo, in una narrazione che arricchirà il Santa Maria della Scala nella sua metamorfosi verso il futuro”.

Mostre ed eventi a Santa Maria della Scala
Il palinsesto è stato ideato perché ogni progetto sia legato agli altri.
Si parte, il prossimo 15 febbraio, con la mostra dedicata a Primarosa Cesarini Sforza (allestita fino all’8 giugno 2025), a cura di Beatrice Pulcinelli. In mostra oltre 30 opere dell’artista che coniuga ricamo, disegno, pittura e assemblaggio, con un allestimento articolato tra la Biblioteca Giuliano Briganti e le Sale dell’ex Refettorio, dove troveranno posto le opere di più grande formato di giardini immaginati e l’installazione site specific ispirata all’Orto e Giardino dei Semplici che era anticamente sotto la fabbrica dello Spedale Grande di Siena. Sempre a febbraio – con tre tappe, a partire dal 28 del mese – esordirà il progetto espositivo Out of the box, pensatopervalorizzare il patrimonio del complesso museale, portando alla luce tesori nascosti dai depositi, in un confronto tra le opere antiche e quelle contemporanee delle collezioni del museo.
Dal 22 maggio al 28 settembre, Jacob Hashimoto sarà protagonista con l’installazione site-specific Path to the Sky, omaggio dell’artista a Siena, concepita come una cascata di piccoli aquiloni per lo spazio che dalla Corticella conduce a Strada Interna.
Mentre l’11 giugno aprirà la mostra dedicata alla collezione dell’artista senese Francesco Carone: nella Sala San Galgano, fino al 31 agosto, il progetto La montagna. Il Golgota, a cura di Michela Eremita, esporrà circa quaranta rappresentazioni del Golgota dell’artista senese, volutamente prive del Crocifisso, per restare nude nella loro vocazione ascensionale, privilegiando sul piano formale la pura astrazione.
E si proseguirà in estate con l’inaugurazione della mostra personale di Gianluca Codeghini (9 luglio – 28 settembre 2025) in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana.
La grande mostra dedicata a Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta
È invece previsto per l’autunno (ottobre 2025) il programma espositivo che omaggia il talento di Lorenzo di Pietro (1410-1480), detto il Vecchietta, sotto la curateladi Giulio Dalvit, curatore associato della The Frick Collection di New York. Accompagnata da un nuovo studio monografico, la mostra si configura come un punto di partenza per la comprensione storica non solo dell’artista, ma anche dello Spedale di Santa Maria della Scala, istituzione che ne fu uno dei più convinti e illuminati committenti. L’esposizione si propone, infatti, di riunire per la prima volta tutte le opere del Vecchietta originariamente realizzate per lo Spedale di Santa Maria della Scala, custodite oggi presso diverse istituzioni cittadine quali l’Opera della Metropolitana, la Pinacoteca Nazionale e l’Archivio di Stato.

I festival del 2025 a Santa Maria della Scala
Nutrito è anche il calendario dei festival ospitati dal complesso, a partire da Parole in cammino (10 – 13 aprile 2025), il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia realizzato in collaborazione con il Comune di Siena.
A ottobre sarà la volta della quinta edizione di Siena comics for kids, Festival del fumetto per ragazzi (3 – 5 ottobre 2025) e del Festival di Fotografia, Archivi aperti,manifestazione nata nel 2016.Mentre dal 13 al 16 novembre torna Xenos, con una seconda edizione che approfondirà l’intreccio tra l’azione – dagli happening alla ritualità performativa – e le architetture e i capolavori monumentali del complesso. Alla guida del progetto è confermata Anna Lea Antolini.
Livia Montagnoli
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