Come sarà la nuova edizione della fiera BOOMing a Bologna? Intervista alla direttrice Simona Gavioli

Giunta alla sua quinta edizione, la fiera d'arte bolognese sarà nelle sale di Palazzo Isolani con performance, talk, mostre e video. Volevamo saperne di più e abbiamo deciso di fare qualche domanda alla direttrice Simona Gavioli

Ha debuttato nel gennaio 2020 BOOMing, la fiera d’arte di Bologna diretta dalla critica d’arte e curatrice Simona Gavioli.
Con l’obiettivo di espandere il significato di “emergente” nell’arte (facendo non solo riferimento ad una dimensione anagrafica degli artisti e delle gallerie selezionate, ma concettuale), la rassegna intende porre l’attenzione su tematiche sociali e culturali urgenti attraverso progetti, talk e performance che, dal 6 al 9 febbraio 2025, animeranno le sale di Palazzo Isolani, a pochi passi dalle Due Torri. 
Volevamo saperne di più e abbiamo deciso di fare qualche domanda alla direttrice Simona Gavioli. 

Intervista Simona Gavioli, direttrice della fiera BOOMing a Bologna

Dai toni punk e industrial di DUMBO, BOOMing si sposta in centro, e più precisamente nelle sale di Palazzo Isolani. Quali sono le ragioni di questo cambio sede e che forma prenderà la fiera?
Questo cambio di sede, sostenuto fortemente da me e dalla presidente di Doc Creativity producer di BOOMing, Daniela Furlani, guarda al futuro della rassegna pur mantenendo un legame con le radici profonde e sotterranee delle prime emergenze periferiche, “infestando” le settecentesche sale decorate, in un dialogo profondo tra storia della città e contemporaneità.

Chi saranno gli artisti protagonisti che animeranno questo nuovo “giardino selvatico d’arte contemporanea”?
Ad inaugurare la fiera ci sarà la giovanissima Dora Musola, che avvilupperà i partecipanti fra corpi, relazioni e stracci della civiltà dei consumi nella sua performance Costellazioni familiari, in una discesa dalla iconica scala elicoidale del Palazzo, capolavoro rinascimentale del Vignola. Al centro della cappella consacrata nella Sala dell’Alcova viene presentato, come unico elemento, un piccolo abete bianco: fulcro della performance di Giulio Boccardi, Sodalizio, un rituale in due atti con cui l’artista vuole risvegliare la consapevolezza di una dimensione spirituale condivisa tra essere umano e natura. Tra i protagonisti anche Livio Ninni, vincitore della III edizione del Premio Sustainability Art Giorgio Morandi, sostenuto dal Gruppo Due Torri Hotels e dalla Fondazione Giorgio Morandi e presente per la sua quarta edizione a sostegno di artisti under 40 impegnati sul tema delle emergenze ambientali. 

E le gallerie?
Animeranno poi le sale di Palazzo Isolani 21 gallerie, tra nuove leve e sodalizi ormai decennali. Tra questi spiccano: Bi-Box, con una bi-personale di GEC e BR1 che raccontano le contraddizioni e le crisi di una società dei consumi; D406 Disegno Contemporaneo, con la radicale MadMeg che rielabora nelle sue grandi tele i capolavori più feroci di Artemisia Gentileschi e Febo & Dafne che, alla loro terza edizione di BOOMing, osano ancora con la fotografia di Diego Dominici. Si passa poi Boa Spazio Arte una delle nuove scoperte di BOOMing: la giovanissima galleria bolognese propone una tessitura rampicante di tutti i filoni portanti di questa edizione, con tre artiste della Generazione Z che si aprono a femminismi vissuti in maniera intima e domestica.

Dora Musola, Costellazioni familiari, performance partecipativa a Casa della Pesa per BAW 2024. Foto Fanni Fazekas
Dora Musola, Costellazioni familiari, performance partecipativa a Casa della Pesa per BAW 2024. Foto Fanni Fazekas

La mostra della V edizione di BOOMing a Bologna  

Quali saranno le tematiche approfondite durante il programma “Intrecci”?
La mostra avrà quest’anno come protagonisti artisti che riflettono sull’antitesi che sorge tra la spontaneità delle erbe selvatiche e la levigatezza comoda e liscia del consumo. Si passa dalle “erbacce” che emergono dallo spazio urbano di Leonardo Panizza ai “contenuti sensibili” di micc, che indagano il nostro rapporto con la tecnologia. Vedremo poi gli oggetti tessili delle performance di Thomas De Falco e Dora Musola che incoraggiano la vulnerabilità che apre alle esplorazioni sensibili e lacerate della condizione umana di Eva Fruci. In ultimo, gli scatti ecocentrici della fotografa Monica Smaniotto abbracciano le contraddizioni del nostro legame con la natura, mentre la poesia visiva, i leporelli e le trame palindrome leggibili in ogni direzione di Nadia Tamanini ricuciono, incarnano e traducono la parola nella condizione esistenziale. 

Alcova Palazzo Isolani
Alcova Palazzo Isolani

BOOMing a Bologna: tra obiettivi e piani futuri   

Quali sono gli obiettivi proposti nella nuova edizione di BOOMing e quali i piani futuri?
Come è stato fin dalla nascita di BOOMing, e da quest’anno in modo ancor più radicato, l’obiettivo è quello di accattivare un pubblico dinamico, che si innamori dell’arte e che attraverso questa provi il desiderio di approfondire le tematiche urgenti del nostro tempo, che raccontano di femminismi e ambiente attraverso lo sguardo degli artisti che si inerpicano tra le sale settecentesche di Palazzo Isolani, tra cimeli e affreschi che raccontano un frammento di storia della città. Guardiamo al futuro con un progetto triennale con lo storico palazzo bolognese mirando al dialogo, sempre sinergico e rampicante, tra storia della città e contemporaneità.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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