Febbraio è il Black History Month. Gli eventi culturali che in Italia celebrano la cultura afroamericana
Con Firenze nel ruolo di pioniera, diverse città e istituzioni culturali in Italia organizzano nel mese di febbraio rassegne e appuntamenti volti a diffondere la produzione culturale nera e la conoscenza delle culture afrodiscendenti. Le iniziative del 2025
Ogni anno ricorre a febbraio il Black History Month, un mese per onorare la storia, la cultura e le conquiste della comunità afroamericana (nel Regno Unito la ricorrenza si celebra nel mese di ottobre). Fu lo storico Carter G. Woodson, nel 1926, a istituire la Negro History Week con l’obiettivo di contrastare l’indifferenza verso i successi dei neri e combattere gli stereotipi razzisti. Nel 1976, l’iniziativa si è ampliata fino a diventare il mese della storia afroamericana, celebrato oggi in diversi Paesi del mondo, Italia compresa (con quanto ne consegue in termini di riflessione sulla stagione del colonialismo che ci ha visto protagonisti in Africa, e sulle difficili dinamiche di integrazione che viviamo nel presente).
Il Black History Month è occasione per approfondire temi cruciali, come la lotta contro la schiavitù e il razzismo istituzionale, e riconoscere il contributo fondamentale degli afrodiscendenti nella scienza, nella cultura e nella politica.
E sono diverse le iniziative che ogni anno coinvolgono le istituzioni culturali italiane per onorare l’appuntamento. Anche nel 2025 si rinnova una programmazione fatta di mostre, incontri, laboratori di sensibilizzazione, concerti e performance. Una guida agli eventi.
Il Black History Month Torino
Nel 2025, Torino celebra la quarta edizione di una programmazione diffusa mirata a valorizzare i temi del Black History Month, approfondendo il contributo degli afrodiscendenti nella società e nella cultura, contrastando le narrazioni razziste e promuovendo il valore della diversità, per tutto il mese di febbraio. Promossa dall’Associazione Donne dell’Africa Subsahariana e della Seconda Generazione, la rassegna coinvolge quest’anno 20 luoghi storici tra Torino, Rivalta di Torino, Pino Torinese, Carmagnola e Collegno per presentare oltre 80 tra manifestazioni culturali, artistiche e sociali, grazie alla collaborazione di partner pubblici e privati. Tre sono le linee guida che nel 2025 orientano gli eventi: storie, arte e sport (a partire dal tema Rappresentazioni: narrare, fare arte, fare sport), tra concerti, spettacoli, dibattiti, cene, momenti di aggregazione e condivisione, mostre. Per sviluppare il focus sull’arte si è scelto di coinvolgere artisti di varie discipline per sostenere l’opera di artisti afrodiscendenti e africani e condividerla con il territorio e i suoi abitanti. Partendo dal folklore dei diversi Paesi, si racconterà – attraverso diverse modalità di narrazione e partecipazione attiva – l’evoluzione delle forme di espressione artistica, da quelle più antiche a quelle più innovative, dando spazio a figure affermate e a giovani emergenti delle comunità presenti sul territorio. Partecipano attivamente anche i Musei Reali di Torino e le Residenze Reali sabaude, oltre al Museo del Cinema, al Polo del ‘900 (che ospita la mostra Oltre alle maschere: identità e rituali d’Africa), al MAO.
In particolate, per promuovere le memorie, le culture afro-discendenti e nere, e valorizzare il talento artistico e culturale di matrice africana, i Musei Reali propongono una programmazione tra arte, musica e letteratura. Dalla sfilata afro fashion dell’8 febbraio al Salone delle Guardie Svizzere al concerto del gruppo marocchino Kif Kif Bledi (il 9 febbraio) ai laboratori per le scuole.
https://www.blackhistorymonthtorino.it/
Il Black History Month a Milano. Le residenze di “Inequalities”
In attuazione di una collaborazione avviata con Triennale Milano, l’associazione Black History Months Milano accoglie durante il mese di febbraio sei artisti afrodiscendenti in residenza, perché possano realizzare opere che racconteranno la città esplorando il tema Inequalities, oggetto della 24esima esposizione internazionale che si terrà da maggio a novembre 2025. I risultati della residenza saranno esposti al pubblico, con libero accesso, durante il programma espositivo della Triennale.
https://triennale.org/24-esposizione-internazionale
Il Black History Month a Firenze
Nel 2016, il Black History Month di Firenze è stata la prima rassegna strutturata sul tema in Italia. Il merito si deve a Justin Randolph Thompson, artista e attivista che a Firenze ha istituito il Recovery Plan – spazio creativo, archivio e centro di ricerca per il dialogo e lo scambio, che pone al centro le culture afrodiscendenti – e fondato l’associazione BHMF (nata nel 2018), da cui sono fiorite iniziative analoghe a Torino, Bologna e Milano. Un progetto d’avanguardia che riflette e diffonde la produzione culturale nera e sulle culture afrodiscendenti nel nostro Paese. Per la decima edizione dell’iniziativa dedicata alle culture afro-discendenti nel contesto italiano – sul tema del Tempo Rubato – si rinnova la collaborazione con il MAD Murate Art District e la Fondazione MUS.E. Alle Murate, a partire dal 6 febbraio (e fino al 4 maggio), sono allestite due mostre: Divorando le pietre, personale dell’artista beninese Georges Adéagbo, e William Demby: Tremendous mobility, progetto che esplora l’archivio di William Demby (custodito alla Consuma), scrittore, musicista e artista dell’Italia del Dopoguerra. Il fulcro di entrambe le mostre, rifacendosi al tema della rassegna, è l’invito a “raccogliere il tempo nelle nostre mani”. Adéagbo rielabora opere concepite durante i progetti svolti nel 2008 a Roma, Venezia e Firenze, sovrapponendo sculture in legno, libri, oggetti quotidiani e reperti provenienti dal Benin all’interno di collage che concretizzano una sorta di archeologia della mente. La mostra sull’archivio Demby, allestita al primo piano in Sala Anna Banti, in Galleria e nelle Celle, è invece un progetto elaborato nell’ambito della residenza permanente di Black Archive Alliance presso MAD, iniziata nel 2021 e dedicata all’indagine, in archivi pubblici e privati, sui legami esistenti tra l’Italia, il continente africano e la sua diaspora.
http://www.blackhistorymonthflorence.com/
Il Black History Month all’American Academy di Roma
Giovedì 13 febbraio alle 17, presso la Lecture Room dell’American Academy la celebrazione del Black History Month 2025 prevede la proiezione del documentario Il Rinascimento Nascosto. Presenze Africane nell’Arte (2022), progetto pluripremiato, prodotto da Sky, scritto dalla giornalista e sceneggiatrice Francesca Priori e diretto dal regista e filmmaker Cristian di Mattia. Presenti in sala, gli autori converseranno sulle tematiche affrontate dal film con Justin Randolph Thompson, artista e co-fondatore e direttore del Black History Month Florence e la curator-at-large dell’Accademia Johanne Affricot. Il focus è centrato sui volti di personaggi africani e afro-discendenti presenti in diverse opere rinascimentali di prima importanza, e spesso ignorati: chi erano? Da dove venivano? E come mai sono passati inosservati per così tanto tempo? Attraverso l’arte, dunque, il film mette in luce le identità e i ruoli delle figure africane in Italia, esaminando anche l’evoluzione dei concetti razziali dal XV al XVIII Secolo.
Ma la programmazione speciale dell’American Academy si protrarrà fino al 20 marzo, omaggiando con conversazioni, conferenze e performance riunite sotto il titolo There’s Always More, per porre l’accento sul concetto di abbondanza.Tra gli appuntamenti in calendario il workshop performativo The Ritual of Breath Is the Rite to Resist: Ritual Project (giovedì 20 febbraio), la lecture Decolonizing Curatorial Practices at Howard University Gallery of Art (il 18 marzo) e la performance Mariposa Ancestral Memory (il 20 marzo), prima italiana di un progetto interdisciplinare che unisce un’installazione multimediale con una performance cerimoniale, indagando la scrittura afrocaraibica, la tratta transatlantica degli schiavi, l’esodo di Mariel, la migrazione latina negli Stati Uniti e la spiritualità afrocaraibica.
https://aarome.org/it/attualita/articoli/theres-always-more
Livia Montagnoli
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