Camilla Marinoni – Strani corpi stranieri
Liberi, senza struttura, senza corpo (ma memori del corpo senza organi artaudiano), gli Strani corpi stranieri di Camilla Marinoni si impongono come presenze autonome, estranee a sé e agli altri.
Comunicato stampa
Fuori dal corpo, oltre il corpo: organi e viscere che, cresciuti ipertroficamente, abitano il mondo. Sottratti alla finalità gerarchica dell’organismo, gli organi si emancipano dalla loro funzione per svilupparsi autonomamente, eccedendo se stessi. Non sono frammenti né scarti ma nuove individualità sessuate e sensuali, cariche di potenzialità sovversive inespresse: sono truccate, con unghie affilate e hanno bocche, orifizi, lingue. Dichiarano una volontà di seduzione. Aspirano a nuove connessioni e relazioni.
Liberi, senza struttura, senza corpo (ma memori del corpo senza organi artaudiano), gli Strani corpi stranieri di Camilla Marinoni si impongono come presenze autonome, estranee a sé e agli altri. Il titolo è una citazione di Jean-Luc Nancy, per il quale il corpo è sinonimo di esistenza: è il luogo in cui la realtà accade, l’unico spazio che veramente appartiene a ciascuno. “Il mio corpo è il tutto in un frammento irriducibile, è l’unico spazio che mi appartiene in cui voglio poter essere” afferma l’artista.
Il corpo è quindi materia prima, elemento centrale e costante nel lavoro di Camilla Marinoni: finora legato alla dimensione individuale e biografica dell’autoritratto, in queste sculture, in cui l’artista prescinde da sé stessa e scava in profondità fino a scoprire le viscere, si affranca da ogni riferimento e rivendica la sua pura “esistenza locale” (Nancy), al tempo stesso familiare e aliena.
Organi come organismi, dotati di una inedita e atemporale bellezza oscillante tra attrazione e repulsione, che rimandano all’inquietante fascino delle raffigurazioni anatomiche a cui l’artista si è ispirata. La scultura si fa strumento di emancipazione dissolvendo e ricomponendo il corpo, non più organismo ma materia in continua mutazione, aperta a nuove possibilità di esistenza.
Camilla Marinoni (1979) è un’artista visiva. Vive e lavora in Italia. Nel 2003 si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e nel 2007 consegue, presso la stessa accademia, il diploma specialistico in Arte Sacra Contemporanea.
Nel 2007 partecipa al Corso d'eccellenza di Scultura, Gioiello e Design presso ilCentro TAM di Pietrarubbia (PU) nelle Marche, presieduto da Arnaldo Pomodoro e con la direzione artistica di Nunzio di Stefano. Qui, inizia a focalizzarsi sul corpo come mezzo espressivo con cui far dialogare sculture e installazioni. Nel 2018 approfondisce la tematica sulla performance partecipando al workshop “Teoría y practica del Performance Art”presso FactoriaLab di Madrid con l’artista Abel Azcona e nel 2019 al workshop “Free unicorn” presso la GAMeCdi Bergamo con l’artista/attrice Chiara Bersani.
web: www.camillamarinoni.com IG: camillamarinoni
SUBPLACE è uno spazio inconsueto che convive con il consueto e la contingenza, portando i linguaggi visivi dell’arte – che si pongono come alternativa alla logica della produzione/consumo – in questo luogo di transito, nel flusso del quotidiano, offrendosi come occasione per un’esperienza estetica diretta e personale, senza mediazioni né stratificazioni per un pubblico che si trova a “inciampare” nell’opera sul suo percorso abituale. Il nome rimanda alla collocazione sotterranea, nel mezzanino della Stazione di Villapizzone. La “vetrina” ospita progetti d’artista site specific proponendo installazioni, sculture, video e dipinti.
SUBPLACE è un’emanazione di Surplace spazio indipendente per la promozione delle pratiche artistiche contemporanee attivo a Varese dal 2014 al 2022. Da questa esperienza, configurata come una "stazione sperimentale" dovei ruoli di artista, curatore e critico si dissolvono in favore della messa al centro dell'opera, nasce la "vetrina" di SUBPLACE come esperimento di arte pubblica. Il progetto espositivo è autogestito e interamente autofinanziato ed è a cura di Joykix (Fabrizio Longo) e Rossella Moratto.
Subplace - Stazione del passante ferroviario di Villapizzone via Arnaldo Fusinato, 20156 Milano (MI)