Supernova. Il meglio del design in una mostra a Pescara 

I classici del design italiano Anni Sessanta incontrano artisti contemporanei come Tomás Saraceno e Alfredo Pirri in una mostra al Teatro Michetti di Pescara

Visivamente accattivante. Culturalmente d’interesse. Intellettualmente capace di stimolare la fantasia, l’ingegno. Si presenta così Supernova, ospitata dello spettacolare Teatro Michetti, simbolo della Pescara liberty, oggi luogo consacrato al contemporaneo grazie la lavoro della Fondazione Zimei. Un titolo, Supernova, che richiama Poltronova, la storica azienda di design fiorentina posizionatasi sin da subito fra le eccellenze del Paese, promuovendo il lavoro dei migliori designer dell’epoca, ovviamente qui presenti. 

La mostra “Supernova” a Pescara 

L’ingresso alla mostra non lascia dubbi. Passaporto obbligato di questa visita l’iconico specchio di Ettore Sottsass, vero e proprio manifesto del design radicale degli Anni Sessanta, appoggiato sulla riproduzione fotografica di quel No No questo No, che lascia ipotizzare quale fosse il clima culturale del tempo, niente affatto intenzionato ad accogliere tali novità. Una fluidità, quella di Ultrafragola che scorre per tutta la mostra, originalmente costruita, dai curatori Massimiliano Scuderi e Elisabetta Trincherini, sui rapporti delle radici del movimento e le arti visive, su oggetti di design che guardano all’estetica dell’arte e viceversa.  

Le opere della mostra “Supernova” 

Se quelli di Sottsass, Superstudio, Pettena e Archizoom, attualissimi, intramontabili, si direbbe oramai dei classici, giocano su quel crinale fra design, arte e architettura che li ha resi miti quasi irraggiungibili, nel sostegno a idee e proposte di un abitare quasi utopico, gli interventi degli altri artisti non sono da meno, proponendo con le loro opere quello spirito novecentesco che aveva reso, con l’esperienza del Bauhaus, arte e artigianato un’opera unica. Alek O. e Franck Scurti, ad esempio, si muovono in tale direzione. Simpaticissimi gli oggetti ibridi di Davide Stucchi, veri e propri innesti fra elementi del domestico e dell’ambito pubblico, riflessiva la proposta di Céline Condorelli sul tema lavoro e tempo libero, poetica quella di Tomás Saraceno con la sua struttura aerea, propense a confondere le lampade di Lazar Lyutakov.  

L’eredità del Radical a Pescara 

Opera quasi unica il portauovo in vetro di murano di Alfredo Pirri (una copia si trova al Museo Correr di Venezia) che mostra, dimostra la grande attenzione verso arte e tecnica da sempre prestata dall’artista. L’eredità del Radical? Forse è Lili Reynaud-Dewar a rappresentarla meglio, nella rivisitazione delle parole di Sottsass in forma installativa, si cela anche il suo abbracciare quel sentimento che – scrive Scuderi – “dal passato si moltiplica nel presente e nel futuro”. Supernova è una collaborazione realizzata fra Fondazione Zimei, Poltronova e Urban Gallery 

Maria Letizia Paiato 

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Maria Letizia Paiato

Maria Letizia Paiato

Maria Letizia Paiato storico e critico dell’arte è docente di Stile, Storia dell’Arte e del Costume presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata. Dottore di Ricerca (Ph.D) in Storia dell’Arte Contemporanea, Specializzata in Storia dell’Arte e Arti Minori all’Università degli…

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