Ecco come è andata la prima asta di Sotheby’s in Arabia Saudita
Si è tenuta a Diriyah la vendita che inaugura la presenza della casa inglese nel Golfo. Alto l'interesse per gli artisti del mondo arabo, mentre meno entusiasmanti sono stati i risultati per i top lot occidentali
![Ecco come è andata la prima asta di Sotheby’s in Arabia Saudita](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/rene-magritte-letat-de-veille-1958-courtesy-sothebys-1024x771.png)
Era l’8 febbraio 2025 il giorno che segnava il debutto di Sotheby’s in Arabia Saudita con l’asta Origins: Modern And Contemporary Art, nella storica Diriyah, sito UNESCO e fulcro della storia del Regno. I cataloghi previsti dalla casa inglese spaziavano dall’arte moderna e contemporanea occidentale e araba al mondo del lusso, con borse, gioielli e memorabilia dello sport, offrendo così a bidder vecchi e nuovi, locali e internazionali, una selezione di 100 lotti variegatissima, con il collezionabile giusto per tutti i gusti.
Sul fronte per noi più interessante, quello delle arti visive, ai nomi storicizzati dell’arte occidentale si aggiungevano tante esperienze legate al mondo arabo, e son proprio quelle che ci è parso abbiano riscosso maggior successo e riconoscimento. Da René Magritte, Fernando Botero, Pablo Picasso, Andy Warhol e Refik Anadol, a Mohammad Al Saleem, Abdulhalim Radwi e Louay Kayyali, ecco com’è andata questa prima vendita miliare, che in effetti non ha entusiasmato quanto forse ci si attendeva, con un catalogo interessante, seppure senza vette, parecchi lotti aggiudicati vicino alle stime minime e alcuni invenduti.
I migliori risultati della prima asta di Sotheby’s in Arabia
L’asta di Diriyah segnava l’arrivo di Sotheby’s in Arabia Saudita e anticipava l’apertura nell’iconica Al Faisaliah Tower di Riyadh. Non era questo l’unico primato, però. I cataloghi delle due sessioni previste presentavano, anche, per la prima volta, la possibilità di pagamenti in criptovaluta per tutti i lotti. Alla vendita inaugurale, a cui si accedeva solo su prenotazione e con biglietto (le aste sono generalmente eventi aperti al pubblico, salvo alcune sessioni con ingressi riservati, come questa appunto), l’auctioneer Oliver Barker ha fatto del suo meglio, con grande padronanza dell’evento e spazio anche per qualche battuta in leggerezza, ma alcuni dei lotti più attesi dai blue chip occidentali non hanno dato i risultati sperati, con un totale in ogni caso di peso, oltre i $17 milioni.
Tra i top lot di Origins ecco allora Society Woman di Fernando Botero (1932-2023), dalla collezione di Fernando Botero Jr.: il dipinto è passato di mano con un prezzo di martello di $1 milione, centrando le stime di $800.000-1,2 milioni. La sua scultura Man on Horse, sempre dalla collezione della famiglia, non ha invece trovato offerte sufficienti a superare la minima di $1 milione ed è rimasta invenduta. Subject to Availability di Banksy ha trovato un nuovo proprietario a un telefono per $1,2 milioni, come pure, per la stessa cifra, la gouache L’État de veille di René Magritte, aggiudicato online oltre la stima massima di $900.000.
![Banksy, Subject to Availability, 2011. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/banksy-subject-to-availability-2011-courtesy-sothebys-768x432.png)
![Fernando Botero, Society Woman, 2003. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/fernando-botero-society-woman-2003-courtesy-sothebys.png)
![Giorgio de Chirico, Due cavalli in riva al mare, 1970. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/giorgio-de-chirico-due-cavalli-in-riva-al-mare-1970-courtesy-sothebys.png)
![James Turrell, The Light Underneath, 2006. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/james-turrell-the-light-underneath-2006-courtesy-sothebys.png)
![René Magritte, L'État de veille, 1958. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/rene-magritte-letat-de-veille-1958-courtesy-sothebys-768x579.png)
![Louay Kayyali, Then What , 1965. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/louay-kayyali-then-what-1965-courtesy-sothebys-768x709.png)
Da Picasso e Salvo agli artisti del Golfo. Tutti i risultati dell’arte da Sotheby’s a Diriyah
Molti sono stati poi i rilanci per Pablo Picasso e il suo disegno su carta Fleurs, che da stime di $50-70mila è arrivato al prezzo di martello di $170.000, per un totale di $204.000. Tante le offerte raccolte in anticipo poi per il nostro Salvo. Il Mattino arrivava alla vendita con advance bids fino a 120.000 dollari, da stime di $60.000-80.000, ed è salito ulteriormente, di rilanci in rilanci, a quota $204.000. Sempre sul versante italiano, Due cavalli in riva al mare di Giorgio de Chirico è salito rapido a $408.000. Non sono bastate invece le offerte fino a $260.000 per Saut d’obstacle no. 2 di Gino Severini, che con stime di $300.000-500.000 è rimasto senza nuovi proprietari. Come pure La Légende égyptienne di Paul Delvaux arrivato a $420.000, non abbastanza per andare aggiudicato.
Machine Hallucinations – Space | Chapter II: Mars, il dipinto a base di AI generativa di Refik Anadol non è arrivato alla stima minima di $800.000, toccando i $750.000 di martello, per un risultato finale di $900.000.
Entusiasta è stata invece la risposta per il lotto di James Turrell The Light Underneath, con un exploit sorprendente che ha visto l’opera passare di mano a $660.000 da stime di $120.000-180.000. E ancor di più per gli artisti più vicini al mondo arabo. A cominciare dal nuovo record d’asta messo a segno da Sotheby’s per Louay Kayyali, con il suo dipinto Then What ?? dalla Samawi Family Collection di Dubai, arrivato a quota $900.000 da stime di $500.000-700.000. Competizione accesa e molti rilanci anche per il dipinto O’ God, Honor Them and Do Not Honor an Enemy Over Them di Mohammed Al Saleem, passato di mano da stime di $180.000-250.000 per un totale di $660.000. Così come per Illumination Diptych (Makkiah Tale) di Ahmed Mater, a quota $85.000 da stime di 50.000-70.000.
![Michael Jordan 1998 NBA Playoffs ‘The Last Dance’ Game Worn Jersey. Courtesy Sotheby's](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/02/michael-jordan-1998-nba-playoffs-the-last-dance-game-worn-jersey-courtesy-sothebys.png)
Memorabilia sportiva e collezionabili di lusso in asta da Sotheby’s in Arabia
A completare la sessione Origins di Sotheby’s a Diriyah arrivavano poi tantissimi lotti e collezionabili di lusso, con borse, gioielli e memorabilia sportivi. Come la maglia appartenuta a Michael Jordan dal mondo NBA di fine Anni ’90, conquistata a quasi 1 milione di dollari, $960.000. Sul fronte dei collezionabili di lusso, se non ha raggiunto le cifre sperate l’orologio Richard Mille che aveva stime di 1-1,5 milioni, un paio di orecchini Graff con diamanti è passato di mano per $780.000, mentre, tra le borse preziose, la desideratissima Birkin Himalaya ha raggiunto la cifra di $336.000.
Cristina Masturzo
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