A Genova aprono i meravigliosi palazzi dei Rolli. Quest’anno per il Giubileo si celebra il legame con Roma
La rassegna che apre i palazzi aristocratici della città, testimoniando il prestigio di Genova tra Cinquecento e Seicento, torna con un’edizione invernale che per la prima volta coinvolge anche le chiese gentilizie. Tra le novità, le visite Rolli Kids
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L’appuntamento con i Rolli Days, rassegna culturale dedicata ai palazzi storici di Genova, prosegue anno dopo anno raccogliendo un interesse crescente. L’iniziativa esordiva nel 2009 con l’obiettivo di valorizzare il Sistema delle Strade Nuove (Via Garibaldi, Via Cairoli e Via Balbi) e i Palazzi dei Rolli, registrando il riconoscimento ottenuto dall’Unesco solo qualche anno prima, nel 2006, quando 42 palazzi nobiliari costruiti in città tra Cinquecento e Seicento furono iscritti nel patrimonio dell’umanità per la loro “singolare identità sociale ed economica che inaugura l’architettura urbana di età moderna in Europa”.
La storia dei Rolli di Genova
Storicamente, la nascita dell’elenco dei Rolli data al 1576: in un periodo di grande centralità finanziaria e politica, infatti, il Palazzo Ducale di Genova non riusciva più ad accogliere tutti gli ospiti di Stato attesi in città; fu allora che il Senato della Repubblica decise di creare i “Rolli degli alloggiamenti pubblici”, registri per l’ospitalità pubblica che includevano i principali palazzi aristocratici genovesi, obbligandone i proprietari a ricevere diplomatici, dignitari e viaggiatori illustri in visita alla città, facendosi carico di tutte le spese di rappresentanza. I palazzi in questione, del resto, progettati e decorati dai più grandi architetti e artisti del tempo, ben si prestavano a svolgere funzione di rappresentanza, tra cortili e loggiati affacciati su giardini nascosti, scaloni monumentali, stucchi, affreschi e dipinti che oggi restituiscono lo sfarzo della committenza (banchieri, mercanti, armatori scopertisi mecenati) e costituiscono un saggio importante dal manierismo e del barocco genovese.
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Rolli Days 2025: l’edizione invernale
I Rolli Days si propongono proprio di presentare questo patrimonio – in parte musealizzato – al grande pubblico, aprendo luoghi solitamente inaccessibili, proponendo visite e itinerari insoliti e presentando programmazioni tematiche. Dopo l’esordio della prima edizione invernale nel gennaio 2024, la rassegna si conferma in avvio d’anno con la Winter edition 2025, in programma nel fine settimana del 15 e 16 febbraio. Nell’anno giubilare, la manifestazione sceglie di privilegiare i rapporti (intensi) tra la Genova cinque-seicentesca e Roma, sviluppando il tema dei Dialoghi d’arte, cultura e politica.
Il rapporto tra Genova e Roma tra Cinquecento e Seicento
Ed entrano dunque di diritto nel discorso anche alcune tra le chiese gentilizie più ricche della città, per la prima volta oggetto degli appuntamenti accanto al consueto nucleo di palazzi aristocratici. Durante il Siglo de los Genoveses, il periodo di massimo splendore della Repubblica di Genova a partire dall’anno di fondazione dello Stato genovese da parte di Andrea Doria nel 1528, le famiglie nobili cittadine intrattenevano rapporti stretti con lo Stato della Chiesa, inviando cardinali e ambasciatori alla corte papale e commissionando opere ad artisti attivi sulla piazza romana, centro di gravità per le novità in campo culturale. Grazie a questi scambi arrivo in città, in fuga dal Sacco di Roma, Perin del Vaga, tra gli allievi più talentuosi di Raffaello; e anche nel Seicento lo scambio continuò in modo proficuo, portando, tra gli altri, a Genova Orazio Gentileschi, che Giovanni Antonio Sauli aveva conosciuto alla corte pontificia. Del pittore toscano, la Basilica di San Siro conserva l’Annunciazione eseguita per la famiglia Grimaldi Cebà. E gli stessi artisti genovesi – da Luca Cambiaso a Filippo Parodi – beneficiarono dei rapporti con Roma e la grande arte capitolina. Storie da scoprire durante i Rolli Days, in visita (guidata da divulgatori scientifici) tra i diversi spazi monumentali della città, da San Siro alla Chiesa di Santa Maria di Castello, alla Basilica delle Vigne, all’Albergo dei Poveri, ai numerosi palazzi aperti. Anche il Museo Diocesano parteciperà con aperture straordinarie e visite guidate del Chiostro dei Canonici.
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Le informazioni utili per partecipare ai Rolli Days
Le visite si prenotano online, sul portale dedicato, ma la rassegna offrirà anche una serie di eventi collaterali a ingresso gratuito, come il concerto lirico ospitato presso l’Oratorio di San Filippo Neri sabato 15 febbraio, alle 17, o il concerto del coro giovanile Sibi Consoni alla Chiesa di San Luca (il 15 alle 18). Tra le novità da segnalare, il debutto dei Rolli Kids, focus sul pubblico dei più piccoli, cui saranno dedicati turni di visita in alcuni siti selezionati, studiati per catturare l’interesse di bambini tra i 6 e i 10 anni.
Livia Montagnoli
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