Carlo Zanni – Dan

Informazioni Evento

Luogo
BANQUET GALLERY
Via Guido Gozzano, 4, Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
12/12/2024
Artisti
Carlo Zanni
Generi
arte contemporanea, personale

DAN, la prima personale di Carlo Zanni presso la galleria. In mostra opere recenti ed inedite.

Comunicato stampa

Banquet Gallery è lieta di presentare DAN, la prima personale di
Carlo Zanni presso la galleria. In mostra opere recenti ed inedite,
che includono dipinti, sculture e una performance digitale su In-
ternet, tutte incentrate sulle intersezioni tra consumismo, ansia,
emoji e identità, sullo sfondo di una guerra perpetua.
La serie Check-Out Paintings esplora il limbo psicologico dell’e-
sperienza d’acquisto, catturando le emozioni fugaci e compul-
sive che l’eCommerce genera come forma di interazione con il
mondo. Questi dipinti astratti evocano una riflessione contem-
plativa sull’ansia, il desiderio e la consapevolezza delle nostre
azioni mentre prenotiamo, mettiamo like, scorriamo, spediamo,
zoomiamo o restituiamo un oggetto. I Check-Out Paintings met-
tono in relazione la cultura digitale con una pratica artistica tradi-
zionale, richiamandosi alle esplorazioni del tempo di On Kawara
e alla sensibilità minimalista di Agnes Martin. Con una palette di
colori delicati e l’inclusione di elementi visivi come emoji ed emo-
ticon giapponesi utilizzati come clickbait, questi dipinti invitano lo
spettatore a un’esperienza più intima, rivelando, infine, contenuti
inaspettati.
Al piano inferiore, in un ambiente poco illuminato, è esposta per
la prima volta la serie DAN: sculture in MDF incise al laser con
i loghi di Amazon distorti e storpiati. Alterazioni generate dall’u-
tilizzo di una versione preliminare ed imperfetta di DALL-E, un
software di Intelligenza Artificiale per la generazione di imma-
gini basate su input testuali – ora integrato in ChatGPT. DAN
è l’acronimo di “Do Anything Now”, un comando che un tempo
permetteva agli utenti di hackerare ChatGPT, aggirando le sue
protezioni etiche e morali. Queste sculture minimaliste, in pe-
nombra, invitano gli spettatori a impegnarsi in un processo sim-
bolico di unboxing e di autoriflessione. Man mano che la vista si
adatta alla scarsa illuminazione, delle forme nascoste iniziano
gradualmente ad emergere.
A completamento della mostra è la performance online My Sha-
meful Sweet Spot Between Distress and Hilarity, un’opera digita-
le, live e in continua evoluzione che esplora il fragile equilibrio
tra bellezza, umorismo e assurdità delle nostre vite. Mediante
un bot che interroga un sito web di moda con le ultime notizie
di Al Jazeera, l’opera trasforma la cultura del consumo in una
meditazione dinamica sui desideri e le vulnerabilità umane. Ciò
richiama il concetto di Slavoj Žižek di “Unknown Knowns” (Cose
Conosciute Sconosciute) – quelle credenze, valori e ideologie
che esistono al di sotto della nostra consapevolezza e hanno
un impatto determinante sul modo in cui percepiamo il mondo
e agiamo in esso.
Le opere in mostra fondono tecnologia, commento sociale e
tecniche tradizionali in uno stato liminale che evoca una sen-
sazione di instabilità e trasformazione continua; elementi tipici
della ricerca dell’artista.
Carlo Zanni (La Spezia, 1975) è un artista concettuale la cui
ricerca, sin dagli esordi, trova esiti coerenti mediante l’utilizzo di
pratiche molto distanti, come la pittura e l’arte digitale. È stato
pioniere nell’uso di dati di terze parti prelevati da Internet e da
oltre vent’anni esplora lo spazio pubblico del web con opere
effimere che combinano una forte sensibilità sociale con un’at-
tenzione particolare alla privacy, all’identità e all’individuo.
Come pittore, focalizza la sua attenzione su un nuovo tipo di
“paesaggio politico condiviso” emerso con Internet, che con-
tinua a trasformare le dinamiche umane. In un’epoca in cui le
piattaforme di eCommerce dominano le nostre vite, Zanni rie-
labora questi ambienti familiari come vettori per sollevare que-
stioni sociali e politiche urgenti.
Zanni ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo, tra cui:
National Taiwan Museum of Fine Arts, Taiwan; Arts Santa Mòn-
ica, Barcellona; Hammer Museum, Los Angeles; Marsèlleria,
Milano; Tent, Rotterdam; MAXXI, Roma; MoMA PS1, New York;
Borusan Center, Istanbul; PERFORMA 09, New York e ICA,
Londra.
È autore del libro “Art in the Age of the Cloud” in ristampa pres-
so Magütt Publishing, e di recente è stato invitato a presentare
la sua ricerca alla 10ª edizione di “Talking Galleries” a Barcello-
na. Il suo lavoro appare in più di 50 libri e cataloghi, oltre che in
centinaia di articoli e interviste online. La sua prima monografia
è in uscita per Printer Fault Press nel 2025.