Brescia dedica una grande mostra al fotografo americano Joel Meyerowitz 

Ospitato negli spazi del Museo di Santa Giulia, il progetto espositivo ripercorre la carriera del fotografo riunendo oltre 90 scatti, alcuni dei quali mai presentati in Italia

Annoverato tra i protagonisti della scena fotografica contemporanea, Joel Meyerowitz (New York, 1938) è protagonista di un’ampia retrospettiva al Museo di Santa Giulia a Brescia
Curato da Denis Curti, il progetto A Sense of Wonder. Fotografie 1962 – 2022 aprirà le sue porte al pubblico il prossimo 25 marzo (e sarà visitabile sino al 14 agosto) ripercorrendo la carriera del celebre fotografo americano, dagli Anni Sessanta ai nostri giorni. 

La mostra di Joel Meyerowitz al Museo di Santa Giulia a Brescia

Il progetto espositivo presenta oltre 90 immagini organizzate per capitoli tematici e propone molte delle fotografie che hanno contribuito a ridefinire il concetto di Street photography, stile segnato da Meyerowitz con l’uso del colore per interpretare e cogliere la complessità del mondo moderno.

A cominciare dagli Anni Sessanta, Joel Meyerowitz emerge come uno tra i giovani fotografi d’avanguardia più interessanti di New York con un talento pari ai grandi autori quali Robert Frank, Gerry Winogrand, Diane Arbus. A contraddistinguere i suoi scatti è la capacità d’immedesimazione e d’immersione totale in ciò che il suo occhio vede e il suo obiettivo traduce in immagine. 

©Joel Meyerowitz Red Interior Provincetown Massachusetts 1977
©Joel Meyerowitz Red Interior Provincetown Massachusetts 1977

Joel Meyerowitz a Brescia: tra intimità, strada e natura 

La cifra stilista della fotografia di Joel Meyerowitz si può definire con il termine inglese intimacy, ovvero l’abilità di avvicinarsi il più possibile alla scena per cercare di catturare l’intimità del momento, come si evince negli scatti realizzati negli Stati Uniti e durante la guerra del Vietnam, offrendo un punto di vista originale della società americana e contribuendo a riflettere sull’identità del paese in un momento di profonda crisi.

Negli Anni Ottanta, invece, il fotografo si allontana dalla strada in favore della natura, come nelle immagini scattate a Cape Cod, sulla costa atlantica del Massachusetts, che si distinguono per il respiro ampio e per la contemplazione meditativa dei luoghi. A queste si aggiungono le still life e gli scatti al World Trade Center di New York nei giorni successivi agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2021.

©Joel Meyerowitz New York City 1978
©Joel Meyerowitz New York City 1978

Gli inediti autoscatti del lockdown in mostra a Brescia 

Ad arricchire il percorso espositivo c’è anche il focus dedicato ai 365 autoscatti – mai proposti in Italia – che Meyerowitz si fece, giorno per giorno, durante il lockdown del 2020. 

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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