Francis Bacon in mostra in Svizzera. 30 opere alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny
Organizzato in un percorso tematico e cronologico, il progetto espositivo dedicato al pittore inglese vede la collaborazione della National Portrait Gallery di Londra, e riunisce una trentina di opere provenienti da collezioni (pubbliche e private) europee e d'oltreoceano
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Intende esplorare il rapporto tra la complessità della ritrattistica e la reinterpretazione dei grandi artisti del passato la mostra Francis Bacon: Presenza umana, il progetto espositivo dedicato al pittore inglese e ospitato, a partire dal 14 febbraio, negli spazi della Fondation Pierre Gianadda a Martigny, in Svizzera. Visibile sino all’8 giugno 2025, la mostra riunisce trenta opere provenienti da raccolte (pubbliche e private) europee e d’oltreoceano, e vede la firma curatoriale di Rosie Broadley, responsabile delle collezioni del XX Secolo del museo inglese.
La mostra di Francis Bacon alla Fondation Pierre Gianadda a Martigny
Oltre la forma, Dipinti ispirati ai Maestri, Autoritratti, Amici e amanti: queste sono le sezioni in cui si divide il percorso espositivo, seguendo un criterio cronologico e tematico che approfondisce l’evoluzione della ritrattistica di Francis Bacon. Ad aprire l’esposizione sono i dipinti della fine degli Anni Quaranta, per poi procedere verso il periodo tardo e concludere con un dipinto incompiuto (ritrovato sul cavalletto del suo studio) e realizzato poco prima della morte.
Tra i capolavori in mostra spiccano Head VI, Study of the Human Head, Rembrandt con berretto (in prestito dal Museo Granet di Aix – en – Provence) a cui si aggiungono i numerosi ritratti realizzati ad amici, artisti e collezionisti.
Francis Bacon e la libertà pittorica
A metà degli Anni Cinquanta, Bacon smette di ritrarre figure urlanti, ma continua a dare forma a immagini ambigue e inquietanti. Sceglie così di dipingere da un modello dal vivo, realizzando ritratti dei suoi mecenati e collezionisti Robert e Lisa Sainsbury, nonché del suo amico, l’artista Lucian Freud. Entrambe queste rappresentazioni sono esposte nella sezione Oltre la forma. Bacon però non apprezza il dipinto secondo il modello, trova questo approccio riduttivo. Pur apprezzando l’immediatezza della pittura, l’artista comincia ad allontanarsi sempre più dalla produzione a studio per preferire modelli dal vivo o ricordi così da disporre, in piena libertà, soggetti ed elementi a suo piacimento.
“Il ritratto domina l’opera di Francis Bacon”
“Il ritratto domina l’opera di Francis Bacon, che si impegna totalmente per dimostrare, oltre ogni aspettativa, dove può portare un’esplorazione così intensa, persino estrema”, così si esprime la curatrice Rosie Broadley. “Per Bacon la ritrattistica è un genere fondamentale, capace di esprimere la profondità dell’anima”.
Valentina Muzi
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