Chi sono i creativi visivi dietro le immagini di Sanremo 2025?

Le estetiche dei concorrenti sono curate da fotografi, registi e creativi: ecco alcuni di questi professionisti, e le loro visioni per i diversi artisti in gara

Sanremo non è solo palco, musica e fenomeno nazionalpopolare, ma anche immagine. Oltre a essere seguiti dai migliori stilisti, ogni artista porta con sé una visione estetica, costruita attraverso la collaborazione con fotografi, registi e creativi che ne traducono l’identità visiva. Artribune dedica il suo SPAZIO ESPOSITIVO ai professionisti che hanno curato le immagini promozionali degli artisti in gara, rivelando le idee e i processi dietro le loro creazioni.

GAIA – Simone Peluso

GAIA - Simone Peluso
GAIA – Simone Peluso

Simone Peluso nasce a Bologna nel 1997. Si avvicina alla regia documentando le sessioni di parkour con il suo team, sperimentando diverse tecniche di ripresa e montaggio. L’interesse per il videoclip musicale si sviluppa grazie all’influenza del fratello produttore musicale. Dal 2019 vive a Milano seguendo progetti in contesti culturali diversi. Nel 2023 vince il premio Miglior regista under 25 ai Videoclip Italia Awards. Oltre all’attività di regista, sviluppa un interesse per la simbologia e la psicologia umana, temi che influenzano la sua estetica visiva e che vorrebbe esplorare ulteriormente nei suoi progetti narrativi.

Sono stato contattato per curare la direzione creativa dell’immagine di Gaia. Per la cover di ‘Chiamo io, chiami tu’, abbiamo scelto il cavallo come simbolo di un viaggio interiore ed estetico. Questa scelta anticipa l’uscita dell’album ‘Rosa dei Venti’, rappresentato da un segno primordiale: quattro linee che si intersecano, disegnate in modo organico sul viso dell’artista. L’idea era di sintetizzare il concept dell’album rendendolo essenziale, radicato nella tradizione e nella continuità temporale”.

SHABLO FEAT. GUÈ, JOSHUA E TORMENTO – Roberto Graziano Moro

 SHABLO FEAT. GUÈ, JOSHUA E TORMENTO – Roberto Graziano Moro
SHABLO FEAT. GUÈ, JOSHUA E TORMENTO – Roberto Graziano Moro

Nato a Timișoara (Romania) nel 1989, si trasferisce a Vicenza da bambino. Documenta per anni la scena musicale techno, D&B e rap, sviluppando un’estetica che si radica nel linguaggio di strada e nella cultura urbana. Ha lavorato con numerosi artisti italiani e internazionali, realizzando ritratti e progetti visivi per campagne pubblicitarie e videoclip. La sua ricerca esplora il rapporto tra autenticità e struttura.

Nel mio lavoro mi piace esplorare il confine tra realtà e finzione. Per Sanremo ho cercato di raccontare andando oltre l’immagine patinata, catturando momenti fuori dall’ordinario. Ho lavorato con un mix di fotografia analogica e digitale per creare un linguaggio che si avvicina a quello della documentazione, cercando di restituire un’idea frammentata e stratificata”.

COMA COSE – Cosimo Buccolieri

 COMA COSE – Cosimo Buccolieri
COMA COSE – Cosimo Buccolieri

Fotografo pugliese, trasferitosi a Milano, Buccolieri ha costruito una carriera tra moda, musica e ritratti di celebrities. Ha lavorato con artisti e produzioni nazionali e internazionali, spaziando dal cinema alla pubblicità. Molte figure del panorama musicale e dello spettacolo scelgono di collaborare con lui per la costruzione del proprio immaginario.

L’estetica degli scatti si ispira agli Anni ’60 e ’70, riprendendo un immaginario pop e reinterpretandolo in chiave contemporanea. Il riferimento a icone come Twiggy, con il suo look androgino e le sopracciglia sottili, guida la costruzione visiva degli scatti. La sfida è stata tradurre il passato in un linguaggio attuale senza perdere la forza evocativa dell’epoca”.

JOAN THIELE – Guglielmo Profeti

JOAN THIELE – Guglielmo Profeti
JOAN THIELE – Guglielmo Profeti

Guglielmo Profeti è un artista multidisciplinare che lavora tra fotografia, scultura e immagine concettuale. Ha sviluppato una ricerca sulla rappresentazione delle dinamiche umane, utilizzando composizioni visive ispirate alla pittura classica e al surrealismo. Ha lavorato nel campo della moda, collaborando con brand e artisti musicali per progetti editoriali e visivi. Le sue immagini esplorano il contrasto tra materiali, forme e volumi, utilizzando la luce e la composizione per costruire una narrazione visiva che oscilla tra il concreto e l’astratto.

Gli scatti di ‘Joanita’ nascono dall’esplorazione delle diverse dimensioni dell’identità di Joan Thiele. L’obiettivo è stato quello di restituire un’immagine che unisse elementi terreni e ultraterreni, sintetizzando il suo percorso personale. Ho cercato di rappresentare il legame tra l’artista e il proprio mondo interiore, lasciando spazio a suggestioni visive che dialogassero con il suo immaginario. Abbiamo lavorato su una palette cromatica ispirata alla natura, bilanciando luce e ombre. Ogni quadro si inserisce in una narrazione visiva più ampia, costruita attraverso dettagli simbolici che riflettono la sua visione musicale”.

RKOMI – Francesco Imbriani

RKOMI – Francesco Imbriani
RKOMI – Francesco Imbriani

Nato nel 2001 a Milano, Francesco Imbriani si forma all’Accademia di Brera, esplorando il rapporto tra arte, tecnologia e politica. La sua ricerca visiva si concentra sulla tensione tra tradizione e innovazione, con un focus su fotografia, video e performance. Durante gli studi ha lavorato come fotografo nel mondo della moda e del design, affinando il proprio linguaggio visivo attraverso la collaborazione con brand e testate internazionali. La sua pratica artistica si interroga sul rapporto tra immagine e identità, utilizzando diversi media per esplorare la trasformazione della percezione visiva nell’era digitale.

Il lavoro per Rkomi nasce da una riflessione sul legame tra corpo e tecnologia. Ho cercato di costruire un linguaggio visivo che rappresentasse la frammentazione dell’identità nell’epoca contemporanea, lavorando su sovrapposizioni, distorsioni e giochi di luce. L’idea era di restituire una sensazione di sospensione, come se il soggetto fosse in bilico tra il reale e il virtuale. Ho cercato di rendere visibile il confine sottile tra la costruzione dell’immagine e la sua dissoluzione, creando un’estetica che si nutre dell’instabilità e del movimento“.

WILLIE PEYOTE – Nicolò Bassetto

WILLIE PEYOTE – Nicolò Bassetto
WILLIE PEYOTE – Nicolò Bassetto

Nicolò Bassetto, classe 1998, è un regista nato in provincia di Treviso. Dopo aver frequentato la scuola forestale, si laurea in grafica e comunicazione, portando questa metodologia di ricerca e sintesi nei suoi lavori visivi. Durante la pandemia approfondisce il linguaggio cinematografico, studiando il significato delle riprese, dei simboli e delle metafore. Si trasferisce a Milano e collabora con produzioni come Borotalco, Circular ed E-Ventures. Ha diretto videoclip per artisti come Elisa, Tananai, Mecna e Wayne, oltre a campagne pubblicitarie per Off-White x AC Milan, Under Armour ed Ermanno Scervino.

Il videoclip per Willie Peyote nasce a fine dicembre 2024. La prima immagine che mi è venuta in mente è stata uno scuolabus giallo guidato dall’artista, popolato da personaggi grotteschi. Ho utilizzato una telecamera di sorveglianza con inquadrature fisse e tre iPhone in simultanea, creando un’atmosfera tra il documentario e l’assurdo. Gradualmente, il linguaggio visivo muta: lo sguardo si fa più ravvicinato, frammentato, mentre il caos nel bus si intensifica. Il finale rompe la costruzione visiva: la troupe interviene, la realtà prende il sopravvento“.

LUCIO CORSI – Simone Biavati

LUCIO CORSI – Simone Biavati
LUCIO CORSI – Simone Biavati

Simone Biavati, nato nel 1999 a Milano, si forma tra il Liceo Artistico e l’Accademia di Brera, sviluppando un percorso che unisce musica, fotografia ed estetica visiva. Dal 2017 documenta la scena musicale italiana, collaborando con artisti e etichette, curando ritratti e reportage di concerti e backstage. Ha lavorato con artisti come Coez, Marracash, Elodie e Sfera Ebbasta, occupandosi di shooting editoriali e commerciali. La sua esperienza si estende tra la moda, la musica e il mondo del live entertainment, mantenendo un approccio trasversale all’immagine.

Scattare Lucio è sempre un’esperienza particolare. La prima volta è stato durante un live due anni fa, in un contesto che esaltava la sua presenza scenica. A Sanremo, tra la frenesia della kermesse, mantiene una calma costante, con una sigaretta in mano e uno sguardo assorto. Ogni volta sembra sospeso tra mille pensieri, come se avesse troppo da dire e non sapesse da dove iniziare. Ogni scatto restituisce questa intensità, una qualità che emerge naturalmente davanti all’obiettivo“.

Alessia Caliendo

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo è giornalista, producer e style e visual curator. Formatasi allo IED di Roma, si è poi trasferita a Londra per specializzarsi in Fashion Styling, Art Direction e Fashion Journalism alla Central Saint Martins. Ha al suo attivo numerose…

Scopri di più