Sergio Baldassini / Diego Randazzo – Pitturai prove di vita accelerata
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Mostra doppia personale degli artisti Sergio Baldassini e Diego Randazzo dal titolo “Pitturai prove di vita accelerata”.
Comunicato stampa
ADD-art, in qualità di art project partner di Palazzo Due Mondi, è lieta di presentare il calendario delle mostre per l’anno 2025, un progetto che mira a promuovere la ricerca e l’innovazione, creando uno spazio in cui le opere degli artisti possono incontrare il pubblico, i collezionisti e le istituzioni.
La stagione espositiva si apre con due doppie personali che vedranno protagonisti: SERGIO BALDASSINI e DIEGO RANDAZZO, da un lato, ALESSANDRA BALDONI e GEZA RICZ, dall’altro. In queste mostre, che prenderanno il via a febbraio, gli artisti presenteranno i loro ultimi lavori in un dialogo che esplora diversi linguaggi e tecniche artistiche.
A partire dal 17 maggio, ADD-art intensifica il suo impegno a favore dei giovani artisti, con una serie di iniziative pensate per valorizzare l'arte emergente . Le doppie personali che vedranno protagonisti artisti mid-career e giovanissimi includono BENEDETTA GALLI e OLGA LEPRI, DAVID POMPILI e CESARE ROSA, CHIARA MONTENERO e ANDREA CEDDIA. Ogni mostra sarà un'opportunità unica per scoprire nuove visioni artistiche, una formula che permette di far confrontare e dialogare generazioni diverse, favorendo la crescita reciproca e l’arricchimento delle esperienze.
Inoltre, in concomitanza con il celebre Festival di Spoleto, ADD-art presenterà le opere delle cinque artiste selezionate per il progetto ADDyoung. La giuria, composta da Maurizio Coccia (docente di Storia dell’Arte Contemporanea e Storia e della Critica d’Arte, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini di Trevi); Danilo Fiorucci (Presidente del Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda e artista); Myriam Laplante (Artista); Alberto Nale (collezionista); Saverio Verini (Direttore Musei Civici di Spoleto e curatore); Alessia Vergari e Lorenzo Rossi (ADD-art), ha selezionato ANNA MARIA CUCULIUC, ALESSIA LASTELLA, ILARIA PENNONI, ANNAMARIA NICOLUSSI PRINCIPE e CONCETTINA SQUILLACE. Le opere di queste giovani artiste offriranno al pubblico una visione unica delle nuove tendenze artistiche, esprimendo visioni fresche e innovative della scena contemporanea.
La programmazione si aprirà ufficialmente sabato 15 febbraio alle ore 17:30 con la doppia personale degli artisti Sergio Baldassini e Diego Randazzo dal titolo “Pitturai prove di vita accelerata”.
L’artista Sergio Baldassini presenterà gli ultimi lavori della serie”Prove di vita accelerata”, un ciclo di opere che partono dall’abrasione di riproduzioni di opere d’arte. Il materiale asportato viene poi riutilizzato dall’artista come pigmento per oscurare l’immagine sottostante insieme alla sovrapposizione di vernici e scritte.
In queste composizioni, l’immagine, segnata dall’usura e dal tempo accelerato, sembra sfuggire alla definitiva sparizione, rivelando quel "resto" che non può essere mai davvero cancellato. Come scrive l’autore: “Non è facile dimenticare. Neanche cancellare. Rimane sempre qualcosa sotto. Nel peggiore dei casi, che poi è il più frequente, ti resta proprio dentro. Non che ti costringa a ripetere, anche perché facendolo probabilmente saresti salvo, ma ti porta a proseguire una strada che, anche se è difficile ammetterlo, è già tracciata. Riusciamo ad essere più noiosi di un'intelligenza artificiale capace ancora di sbagliare (…)”.
Partendo proprio sul ruolo crescente della tecnologia nella nostra percezione visiva e artistica, l’artista Diego Randazzo propone “Pitturai”. In questa nuova produzione l’autore riflette su alcuni temi e movimenti del novecento (la natura morta, il realismo magico per quanto riguarda i soggetti ed il surrealismo per le modalità tecniche di lavorazione) introducendo lo ‘sguardo della macchina’ nella fase preparatoria e restituendo delle composizioni pittoriche che intersecano diversi aspetti: quotidiano, voyeurismo, sorveglianza, enigma, finzione e casualità. Questo approccio definisce il metodo dell’artista come un’indagine conoscitiva, un dialogo, dove è totalmente assente lo spettro della sostituzione autoriale, che a molti impaurisce. Il Novecento ed i suoi movimenti artistici sono degli ottimi terreni di prova per un confronto sperimentale tra ‘sapere storicizzato’, immaginario collettivo e tecnologia.