In Svizzera la lussuosa fiera Nomad presenta arte e design in un’ex clinica medica

Trasforma le sale dell’ex Klink Gut a Sankt Moritz la rassegna itinerante che invita dal 2017 gallerie selezionatissime, artisti e designer a dialogare con spazi unici e non convenzionali in tutto il mondo

Arte, architettura e collectible design sono gli ingredienti di Nomad, la fiera non convenzionale che sceglie luoghi inediti come spazi espositivi. Tra dimore storiche, hotel in fase di ristrutturazione e certose del Trecento, la rassegna nomade (fondata nel 2017 da Giorgio Pace e Nicolas Bellavance-Lecompte) viaggia da Venezia a Cannes e da Monaco a Capri, non mancando mai l’appuntamento di St. Moritz, la cui programmazione va avanti dal 2018. La sorpresa dell’edizione 2025, in programma dal 20 al 23 febbraio? Esporre in un’ex clinica medica. Ù

Nomad 2025: la storia dell’ex clinica Gut

Si tratta dell’ex Klinik Gut, la cui storia risale al XIX Secolo. Infatti, durante la seconda metà dell’Ottocento la riscoperta delle sorgenti minerali della zona rese St. Moritz una meta ambita per chi cercava trattamenti terapeutici. Il fenomeno, a sua volta, portò alla costruzione di numerose strutture, tra cui Villa Joos, istituita nel 1868. Questa, nel 1941 venne acquistata dal dottor Paul Gut che la trasformò in una clinica specializzata: dagli inziali dieci posti letto, complici le Olimpiadi invernali del 1948 e il turismo post-bellico, la struttura si ampliò fino a diventare un punto di riferimento per la medicina in Svizzera.

Nomad 2025: gli espositori

Così, i 45 espositori (di cui 31 gallerie e 14 progetti speciali) saranno ospitati in quelle che furono le sale operatorie e gli spazi di degenza dei pazienti, con tutte le peculiarità del luogo. Tra le gallerie partecipanti Marco Arosio (Milano), Galleria Blanchaert (Milano), Galleria Valentina Bonomo (Roma), Brun Fine Art (Milano, Londra, Firenze), Chahan Gallery (Parigi), Craftica Gallery (Varsavia), Monica De Cardenas (Milano, Zuoz), Galleria Luisa Delle Piane (Milano), Larkin Erdmann (Zurigo), David Gill Gallery (Londra), Carl Kostyal (Milano, Londra, Stoccolma), L’appartement (Ginevra), Maisonjaune Studio (Parigi), Todd Merrill Studio (New York), Mondavilli Scagliola (Milano), Galerie Negropontes (Parigi, Venezia), Nilufar (Milano), Galleria Rossana Orlandi (Milano), Robilant+Voena ( Londra, Milano, Parigi, New York), Elizabeth Royer (Parigi), Lia Rumma (Milano, Napoli), Secci (Milano, Pietrasanta), Shăk Gallery (Bruxelles), Sorry We’re Closed (Burxelles), Spazio Nobile (Bruxelles), The Spaceless Gallery (Parigi), Thestable (S-Chanf), Thomsen Gallery (New York), Stefanidou Tsoukala Gallery (Atene), Galleria Antonio Verolino (Modena), Galleria Antonella Villanova (Firenze), Volumnia (Piacenza), Von Bartha (Basilea, Copenhagen), Sofia Zevi (Milano).

Nomad 2025 tra talk, presentazioni, cene e feste

L’offerta gastronomica, invece, sarà inserita in un pop up progettato dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva e curata dal ristorante a-Ma-Re Capri, tra talk, presentazioni, cene e feste per i partecipanti.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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