Eugenio Merino e Indecline – Freedom Kick

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO RIVOLUZIONE
piazza della Rivoluzione, 9, Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/02/2025

ore 19

Artisti
Eugenio Merino, Indecline
Curatori
Adalberto Abbate
Generi
arte contemporanea, personale, video

A un mese dall’insediamento di Donald Trump si inaugura a Spazio Rivoluzione Freedom Kick, videoinstallazione di Eugenio Merino realizzata in collaborazione con il collettivo attivista americano Indecline

Comunicato stampa

FREEDOM KICK
Eugenio Merino e Indecline

curated by Adalberto Abbate

22 02 - 22 03 2025

opening 22 02 2025. h:19

Soundtrack by Celso Piña e Rage Against The Machine

Text by Luisa Montaperto

A un mese dall’insediamento di Donald Trump si inaugura a Spazio Rivoluzione Freedom Kick, videoinstallazione di Eugenio Merino realizzata in collaborazione con il collettivo attivista americano Indecline.

In un campo apparentemente privo di confini una giovane squadra si appresta a competere una partita di calcio. Dal terreno emerge una riproduzione iperrealistica della testa di Donald Trump che, di lì a breve, sarà utilizzata come pallone da gioco.

Le musiche tradizionali messicane di Celso Piña e le sonorità graffianti dei Rage Against the Machine ritmano l’incedere di energiche evoluzioni calcistiche.Uno sport che veicola valori di squadra, comunità e solidarietà, si trasforma così in atto di denuncia, in potente urlo di contestazione scagliato contro un sistema economico divisivo, causa di disuguaglianze e malesseri sociali.

L’azione politica di Trump, spregiudicata e arrogante, trova il suo antidoto nel gesto ludico del gioco, in un calcio libero sferrato contro ogni forma di autoritarismo.In un contesto americano, già dominato da dinamiche finanziarie e di potere totalizzanti, si innesta la sconcertante deriva razzista foraggiata dalla propaganda emotiva di Trump, un pastone mediatico farcito di xenofobia e di una visione fortemente polarizzata della società.Nelle parole del presidente statunitense emerge, infatti, una tendenza alla disumanizzazione dei latinos, considerati come un popolo di criminali e usurpatori: quando il Messico manda la sua gente, non manda i suoi migliori... mandano persone che hanno un sacco di problemi e portano quei problemi con noi. Portano droga. Portano criminalità. Sono stupratori, dichiara Trump in campagna elettorale.

E ancora, nel suo inaugural speech, non mancano preoccupanti riferimenti ad una Golden Age fatta di pratiche antiecologiche, attacchi alla scienza medica, omofobia, dazi e inaccettabili prevaricazioni sociali.

Ribaltando ruoli e posizioni, Eugenio Merino critica senza censure il ruggente imperialismo statunitense, mettendo in luce le distorsioni messe in atto da una politica cieca e ingiustificatamente violenta. Il muro di Tijuana è la presentificazione di quest’odio sociale, una barriera tra noi e loro, tra cittadini e migranti, tra privilegiati ed esclusi, ma anche un confine geografico che si è mutato in imposizione fisica e ideologica.

Il collettivo Indecline, fondato nel 2001 con stampo eversivo e anticapitalista, porta avanti con fierezza un ideale di coscienza puro, orientato verso valori quali la giustizia e l’uguaglianza, esponendosi spesso a censure, sanzioni e perfino ad arresti. Uno dei progetti di maggiore successo è Freedom Kick di Eugenio Merino. Le teste iperrealistiche di Trump, Putin e Bolsonaro hanno fatto parte di azioni performative in Brasile, Messico e Stati Uniti, scatenando sovente le ire degli interessati. Lo stesso presidente Bolsonaro ha mostrato in diretta tv le foto della sua testa mozzata dichiarando apertamente il suo disappunto.La gioia collettiva e il senso di comunità trasmessi attraverso il calcio si lega ai giochi pericolosi praticati dai leader mondiali a svantaggio delle loro popolazioni.

L’arte rappresenta la marcatura temporale di questo momento, documenta una sfida, erode e disgrega dogmi ritenuti fino a questo momento intoccabili.
Vogliamo aumentare la consapevolezza, vogliamo ispirare le persone a continuare a combattere", ha detto il portavoce. Ogni generazione ha l'obbligo di tirare la corda nella direzione opposta. Non puoi sederti e stare in disparte ed essere consapevole delle cose che stanno succedendo nel tuo Paese, e dire che te ne frega qualcosa, e dire che ti importa, e non fare assolutamente nulla. È il nostro modo di dire, “This is fucked" (Indecline)

contributi fotografici/ Jason Goodrich
supporto tecnico/ Amici dei Musei Siciliani

Spazio Rivoluzione
pizza della rivoluzione, 9 - 90133 - Palermo

www.spaziorivoluzione.com
[email protected]

instagram: spaziorivoluzione