Firenze dedica un museo immersivo a Pinocchio. Il progetto di Giunti tra illustrazione ed effetti speciali

Il Pinocchio eum Experience vede collaborare l’editore fiorentino con lo studio Trama, che ha realizzato un percorso multimediale immersivo dedicato al burattino più famoso del mondo e al suo rapporto con Firenze. Con le illustrazioni di Tony Wolf

Arte, illustrazione e letteratura alleate per creare un’esperienza immersiva capace di coinvolgere adulti e bambini. L’esperimento di Giunti Editore a Firenze, in uno spazio di 1000 metri quadri in Via Ricasoli ora ribattezzato Pinocchio Museum Experience, si concentra sulla favola italiana più famosa nel mondo, con l’idea di ripercorrere e animare le avventure di Pinocchio (che in Toscana già vanta un parco tematico, a Collodi, nato nel lontano 1956).

Pinocchio, Carlo Collodi e Firenze

Il libro di Carlo Collodi – al secolo Carlo Lorenzini, che dal paese dove trascorse l’adolescenza, frazione di Pescia, trasse lo pseudonimo con cui è diventato celebre – compie quest’anno 142 anni ed è il testo più tradotto al mondo dopo la Bibbia. Le vicende del burattino di legno che diventa bambino, non prima di aver compreso il valore della vita ed essersi riscattato dai suoi errori, furono ideate da Collodi tra il 1881 e il 1882, in origine come romanzo a puntate, intitolato La storia di un burattino. Il grande successo riscontrato, però, spinse l’autore ad ampliare la storia per farne un volume pubblicato per la prima volta a Firenze nel febbraio 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi, con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. Fu nuovamente un successo immediato, e anche sul lungo periodo il libro si confermò un caso editoriale con pochi precedenti in Italia (e sul piano internazionale), tradotto in oltre 240 lingue.
Con Firenze e la Toscana, dunque, Pinocchio condivide la sua genesi, e anche diverse ambientazioni da cui Collodi prese spunto per alcuni dei passaggi più celebri: tra i luoghi che con buona probabilità ispirarono l’autore per immaginare il Paese dei Balocchi, il Campo dei Miracoli, La Grande Quercia o la Locanda del Gambero Rosso figurano Sesto Fiorentino, Peretola, Castello. Mentre a immagine di Firenze sarebbe disegnata la Città di Acchiappacitrulli, in una descrizione non proprio lusinghiera della fase di poca successiva all’istituzione della città come capitale d’Italia (1865-1871). 

Pinocchio Museum Experience
Pinocchio Museum Experience

Il nuovo Pinocchio Museum Experience di Giunti

Il progetto di Giunti si propone quindi di riportare a casa il burattino, “qui dove tutto è cominciato e dove è stato concepito”, spiega il presidente del gruppo Sergio Giunti. Il Museo, inaugurato lo scorso 22 febbraio, nasce in collaborazione con lo studio Trama, specializzato in progetti di musealizzazione che uniscono arte e tecnologia e qui a capo dello sviluppo multimediale e immersivo del percorso, e con il contributo della Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Direttore creativo è Andre Guidot, mentre Luca Parenti è il presidente e amministratore delegato di Spazio Ricasoli Srl, la società promotrice dell’operazione Pinocchio Museum Experience. A Giunti si deve la curatela delle sezioni dedicate alla formazione e all’apprendimento: dalla mappa interattiva che invita a esplorare i luoghi di Firenze e del mondo dove Pinocchio ha lasciato un’impronta culturale e linguistica ai laboratori dedicati al gioco e alla creatività ispirati al romanzo, alla selezione degli artisti che negli anni hanno illustrato la storia dando vita a edizioni di pregio, al passo con lo sviluppo dell’arte grafica.

Il percorso immersivo e le illustrazioni del Pinocchio Museum Experience

Contenuti veicolati attraverso una sequenza di ambienti immersivi e interattivi, che si avvalgono delle illustrazioni di Tony Wolf, al secolo Antonio Lupatelli, classe 1930, noto illustratore che ha accompagnato generazioni di bambini, ideando tra gli altri personaggi come Pingu e Pandi, ma anche gnomi, folletti, giganti, fate e un incredibile immaginario fantastico. Un contributo integrato dalle illustrazioni di suo figlio Teo Lupatelli, erede del talento paterno. I visitatori potranno così entrare nel laboratorio di Geppetto e nel ventre del pescecane che inghiottisce Pinocchio e Geppetto, nel Paese dei Balocchi e nel circo di Mangiafuoco: ogni stanza è stata progettata per garantire l’immersione nel romanzo e aiutare a comprenderne il significato, tra specchi, luci, palline colorate, effetti speciali. Il percorso dura circa un’ora, di cui la metà dedicata alla parte immersiva, e si completa di attività laboratoriali su prenotazione, dedicate ai bambini. Il biglietto si può acquistare online al costo di 14 euro (10 per bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 17 anni). In occasione dell’apertura del museo, inoltre, Giunti Odeon ospita la mostra Pinocchio a cura di Fabio De Poli, che espone le opere – tra il collage e la pittura – dell’artista genovese sulla fiaba. Mosso da una dichiarata antipatia per il burattino e le pinocchierie, De Poli è stato capace di rileggere la storia per farne un motivo di ispirazione al confine tra l’illustrazione del libro e la pittura dell’opera.

Livia Montagnoli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati