Grazia Inserillo – Un seme profondo

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO MASIERO
Via E. Villoresi 28 20143 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/03/2025

ore 18.30

Artisti
Grazia Inserillo
Curatori
Gianna Panicola
Generi
arte contemporanea, personale

Con questa esposizione, la galleria conferma il proprio interesse per l’arte siciliana, accogliendo un’artista che affonda le radici nella tradizione della sua terra: Inserillo proviene da Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, un luogo in cui la pesca e il ricamo rappresentano due pilastri dell’economia e della cultura locale.

Comunicato stampa

Martedì 4 marzo alle ore 18.30, lo Studio Masiero è lieto di presentare Un seme profondo, mostra personale di Grazia Inserillo, curata da Gianna Panicola. Con questa esposizione, la galleria conferma il proprio interesse per l'arte siciliana, accogliendo un'artista che affonda le radici nella tradizione della sua terra: Inserillo proviene da Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, un luogo in cui la pesca e il ricamo rappresentano due pilastri dell'economia e della cultura locale.
Per la prima volta, lo Studio Masiero ospita una mostra di fiber art, linguaggio attraverso cui Grazia Inserillo esplora il mondo naturale. Filo e tessuto diventano strumenti di indagine, capaci di restituire forme e suggestioni legate alla natura vegetale, dalle ere geologiche passate fino ai muschi che attecchiscono sugli scogli marini.
Formatasi come scultrice presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo, l'artista ha maturato la sua ricerca, scegliendo infine di riappropriarsi del sapere manuale tramandato dalle donne e gli uomini della sua comunità, che da generazioni ricamano lenzuola e tovaglie e riparano reti da pesca. Esplorando e studiando artiste come Maria Lai, Louise Bourgeois e Magdalena Abakanowicz, Inserillo sviluppa un proprio linguaggio autonomo attraverso cicli di lavori incentrati sull'arte tessile.
La mostra Un seme profondo presenta cinque distinti cicli di opere, ognuno dedicato a una personale interpretazione dell'elemento vegetale: Linum, Organismi, Reviviscenze, Sempreverdi e Fossili.
Come sottolinea Gianna Panicola nel testo critico che accompagna la mostra: "Attraverso il ricamo, ora lieve e punteggiato, ora fitto e vibrante, Inserillo ci mostra un mondo naturale sottoposto a diverse fasi e metodologie di lavorazione, come un momento di analisi colta e delicata."
Le due opere più grandi, insieme alla piccola Linum viola, riproducono la cellula del lino osservata al microscopio, con molecole di cotone e lana che sembrano fluttuare all'interno della membrana cellulare. Il ciclo Organismi propone raffinati ricami su carta ingiallita e piccole opere in tecnica shibori, restituendo la morfologia di fossili vegetali come crinoidi, ammoniti, pini marittimi e conifere.
Con il ciclo Reviviscenze, Inserillo riproduce su delicati fogli di papiro le immagini fossili dei gigli di mare, utilizzando il filo di seta per evocare la fragile bellezza di queste antiche forme di vita. Sempreverdi raccoglie piccoli ricami che raffigurano muschi marini, eseguiti su lana merinos infeltrita a mano, restituendo la matericità di un paesaggio vegetale in miniatura.
Accanto a queste opere, Il primo sole e Crosta lattea si distinguono per la loro unicità, mentre Catania, appartenente alla serie Endoscopia Urbana, presenta una mappa della città etnea sovrastata dall'imponente vulcano, con la sua sciara del fuoco. Il percorso espositivo si completa con sculture tessili di lana e gesso, ispirate agli ammoniti, e con una serie di incisioni.
Il titolo della mostra, Un seme profondo, allude al processo di esplorazione e trasformazione che caratterizza il lavoro dell’artista: un'immersione nelle profondità della terra per riportare alla luce microcosmi vegetali pronti a proliferare, dissolversi o fossilizzarsi nel tempo. La sua ricerca, nutrita da studi botanici e dall'osservazione di immagini al microscopio, si traduce in un raffinato equilibrio tra arte e scienza, tra materia e memoria.
Attraverso l'uso del filo, della trama e dell'intreccio, Grazia Inserillo restituisce vita a tessuti naturali come lino, canapa e papiro, combinandoli con tecniche tintorie artigianali e pratiche tessili tradizionali come lo shibori. Il ricamo, pratica ancestrale e profondamente femminile, assume nella sua opera una valenza antropologica, ricollegandola alla terra e alle sue origini.

La mostra, aperta fino al 30 aprile 2025, sarà visitabile oltre agli orari di galleria, anche nel fine settimana, previo appuntamento.
Grazia Inserillo nasce in Sicilia nel 1988, a Palermo, dove si forma come scultrice frequentando l’Accademia di Belle Arti. Vive e lavora a Padova dove insegna discipline plastico/scultoree e si occupa di arte e installazioni tessili contemporanee. Proviene da Isola delle Femmine, vivendo tra le reti da pesca e i ricami delle donne della sua famiglia: i nodi e gli intrecci sono all’origine della sua esistenza e con il filo indaga il concetto antropologico di esistere e di abitare. Ha partecipato a mostre collettive in Italia, Germania, Francia e Stati Uniti; in particolare nelle città italiane di Palermo, Catania, Scicli, Milano, Torino, Genova, Perugia, Vicenza, Tulle, Düsseldorf e New York. Ha esposto i suoi lavori nelle personali di Palermo nel 2016, Trapani nel 2017, Bagheria e New York nel 2020, Scicli e Vicenza nel 2023. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali il Premio FAM - Giovani Artisti Siciliani - nel 2016 e il Premio BID - Biennale Internazionale Donna - nel 2017. È presente con alcune installazioni tessili nelle collezioni permanenti del Museo di Arte Contemporanea Palazzo Riso di Palermo, del Museo di Arte Contemporanea San Rocco di Trapani, dell’Ecomuseo di Salemi e all’Università Politecnica di Valencia. Di lei hanno scritto Giusi Affronti, Giusi Diana, Giulia Giglio, Marina Giordano, Gianna Panicola, Barbara Pavan, Carla Ricevuto, Antonio Sarnari, Angela Stefani, Emilia Valenza e Maria Vona.
GRAZIA INSERILLO
Un seme profondo
a cura di Gianna Panicola
inaugurazione martedì 4 marzo 2025 alle ore 18.30
4 marzo – 30 aprile 2025
Studio Masiero, via Villoresi 28, Milano

Come raggiungerci:
metropolitana linea 2, verde – fermata ROMOLO
autobus 74 direzione Famagosta – fermata Carlo Torre/Villoresi
www.monicamasiero.it [email protected]
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