Un nuovo spazio artistico e culturale in una ex vetreria di Brescia: mostre e residenze

Palazzo Monti raddoppia la sua presenza in città, e con una nuova sede e un trust scommette ancora sull'arte contemporanea e sul rapporto con il territorio e la comunità locale

Il 22 marzo 2017 debuttava e apriva ufficialmente le sue porte a Brescia Palazzo Monti, il progetto immaginato e voluto dal collezionista e curatore Edoardo Monti per la promozione dell’arte più contemporanea italiana e internazionale attraverso programmi di residenze artistiche, appuntamenti espositivi e la presenza della collezione del fondatore. Oggi, nella stessa data e a distanza di 8 anni, Palazzo Monti raddoppia la sua presenza in città e si espande in un’altra sede, a pochi passi dalla prima originaria in Piazza Brusato, con l’apertura, il prossimo 22 marzo 2025, di Fertile, in una ex vetreria della città lombarda.

Fertile, Brescia
Edoardo Monti, Luca Cremona e Sole Castelbarco Albani a Fertile, Brescia

Palazzo Monti si espande in un secondo spazio a Brescia

Centro culturale articolato intorno a programmi di residenze per artisti, mostre e una collezione di arte contemporanea italiana e internazionale, Palazzo Monti continua così, dopo otto anni e sempre a Brescia, la sua scommessa sul valore della ricerca delle ultime generazioni e sulle potenzialità del territorio, e si prepara all’apertura di un secondo hub, Fertile, in Via Arnaldo Soldini 47, a pochi minuti a piedi dalla prima sede, il palazzo del XIII Secolo con affreschi del 1750 di proprietà della famiglia Monti, dove tutto è iniziato.

In un mondo sempre più incerto e in un periodo di grandi cambiamenti e difficoltà nel mondo dell’arte”, nota il collezionista e fondatore Edoardo Monti, “Fertile rappresenta un grande investimento sul futuro e una riconferma della fiducia instaurata con la comunità locale”. Nel team fondatore, insieme a Edoardo Monti, Luca Cremona e Sole Castelbarco Albani.

Fertile, il nuovo spazio di Palazzo Monti

Con una superficie di 300 mq, Fertile trova casa in una ex vetreria, nel cuore di un vecchio complesso artigianale, e, intorno a una corte privata di 120 mq, ospiterà uno spazio espositivo per i progetti temporanei come per la collezione permanente, ma anche studi d’artista a breve e lungo termine, spazi dedicati al design, parte dell’archivio della collezione privata, stanze multifunzionali, una cucina e un giardino idroponico interno. Il primo appuntamento di apertura al pubblico, lo dicevamo, è fissato al prossimo 22 marzo, in coincidenza con l’equinozio di primavera, e con l’anniversario del debutto di Palazzo Monti.

Il Palazzo Monti Art Trust per la promozione dell’arte ultra-contemporanea

Intanto, sul fronte della gestione e della valorizzazione del progetto, dal 2022 è stato avviato il Palazzo Monti Art Trust, sempre nel solco di un mecenatismo contemporaneo che guarda alle potenzialità dell’arte contemporanea e ultra-contemporanea. Con il coinvolgimento di 12 collezionisti e appassionati d’arte, lo strumento del trust, istituto giuridico di provenienza anglosassone per la tutela e la protezione di patrimoni e il loro vincolo a obiettivi specifici, è stato individuato e messo a regime per creare una collezione di opere create a Palazzo Monti e mantenerla unita nel tempo come organismo unico, autonomo e indipendente rispetto ai diversi soggetti coinvolti, che contribuiscono con apporti annuali e detengono una percentuale di quote paritaria della collezione di opere d’arte relativa all’anno in cui hanno investito.

Cristina Masturzo

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna "Economia e Mercato dell'Arte" e "Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni" al Master Accademico in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia…

Scopri di più