In primavera torna il Water Light Festival di Bressanone: diventerà biennale

La decisione arriva dal team organizzativo del festival con l'obiettivo di mantenere gli alti standard della rassegna altoatesina. Soprattutto in vista del grande progetto Europa Creativa che lo vedrà coinvolto in un progetto internazionale

La rassegna di light art che ogni primavera illumina il centro storico di Bressanone, in Alto Adige, è tra gli eventi più suggestivi dell’arco alpino. Ideata nel 2015 dopo lo spettacolo di luci e musica all’Hofburg di Bressanone e inaugurata nel 2017, l’iniziativa ha preso piede diventando un appuntamento imperdibile, sia come occasione per ammirare le numerose installazioni di artisti locali e internazionali, sia per riflettere sulla sostenibilità ambientale e sulla necessità di preservare l’acqua e la natura.
A differenza delle passate edizioni, a partire dal 2024 il Bressanone Water Light Festival avrà una cadenza biennale. Una decisione che arriva dal team organizzativo del festival con l’obiettivo di mantenere gli alti standard della rassegna e delle opere, soprattutto in vista del coinvolgimento della rassegna nel progetto vincitore del bando “Europa Creativa”, Image Peace (che coinvolgerà anche i festival di Oslo, Copenaghen, Essen e Pola). È proprio nell’ambito di questo progetto che verranno create cinque opere di light art che daranno forma al tema della pace (e che viaggeranno attraverso i cinque festival partecipanti), coinvolgendo soprattutto light artist ucraini.

Firefly Field by Studio Toer Herrengarten(c) Brixen Tourismus Matthias Gasser
Firefly Field by Studio Toer Herrengarten(c) Brixen Tourismus Matthias Gasser

Bressanone Water Light Festival: gli artisti

Per la prossima edizione del festival, che si terrà dal 29 aprile al 17 maggio 2026, si prevedono nuove location per le opere e tanti artisti che si uniranno ai creativi locali nell’animare le fontane, i palazzi e le vie della cittadina altoatesina. Tra questi spiccano artisti come Julia Shemsheiva, il collettivo tedesco Xenorama, e poi Siegrun Appelt, Aleksandra Stratimirovic, Anish Kapoor, François Morellet e Piero Gilardi.

Physarum by Raum Zeit Piraten Erhardkirche(c) Brixen Tourismus Matthias Gasser
Physarum by Raum Zeit Piraten Erhardkirche(c) Brixen Tourismus Matthias Gasser

Bressanone Water Light Festival e la tecnologia dedicata alla sostenibilità ambientale

Sempre nell’ambito del progetto Image Peace sarà sviluppato anche uno strumento di autovalutazione della sostenibilità delle attività e delle opere all’interno del festival. Questo consentirà alle rassegne di light art di migliorare in modo indipendente le proprie misure di sostenibilità, per poi essere messo a disposizione di altri eventi internazionali promuovendo la riduzione dell’impatto umano sull’ambiente.

Aquatics by Philipp Artus Rappanlagen(c) Brixen Tourismus Matthias Gasser
Aquatics by Philipp Artus Rappanlagen(c) Brixen Tourismus Matthias Gasser

Bressanone Water Light Festival: tra sostenibilità, tradizione e storia

Con questa decisione, possiamo garantire che il Water Light Festival realizzi le sue aspirazioni artistiche a lungo termine dando allo stesso tempo nuovi impulsi e ponendo il festival su una base più solida”, spiega Werner Zanotti, direttore del festival. “Il nostro obiettivo rimane quello di sensibilizzare a un approccio rispettoso della natura e in particolare della preziosa risorsa che è l’acqua, di rafforzare i legami culturali con la tradizione e la storia locale e di sensibilizzare gli ospiti a un comportamento di consumo consapevole dell’ambiente”.

Valentina Muzi

Scopri di più

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più