A Venezia una mostra per riaffermare il ruolo delle Accademie di Belle Arti
30 giovani artisti emergenti, tutti provenienti dall’Accademia veneziana presentano le loro opere allo Spazio Berlendis, dimostrando gli insegnamenti di valore che queste scuole sono ancora in grado di trasmettere ai loro studenti
Ben 30 artisti, tutti under 40 e tutti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, trovano un palcoscenico da Spazio Berlendis, il satellite espositivo della Galleria Marignana Arte a Venezia. L’occasione è la mostra collettiva Aldilà sarà, promossa per offrire uno sguardo sulla pittura contemporanea, omaggiando anche la figura di Aldo Grazzi, artista e docente scomparso nel 2023, la cui eredità intellettuale e didattica continua a influenzare le nuove generazioni di pittori. Simbolicamente, il titolo dell’esposizione si ispira proprio alla sua ricerca artistica, riconnettendosi in particolare all’opera Liberi tutti, esposta nella personale Evanescenze allo Spazio Berlendis nel 2023.
30 artisti emergenti in mostra da Spazio Berlendis a Venezia
Con questa iniziativa, l’Accademia riafferma il proprio ruolo di centro propulsore della cultura artistica veneziana, sottolineando il valore della formazione e della trasmissione del sapere artistico all’interno di un contesto dinamico e internazionale. Con Aldilà sarà, si prosegue quindi un percorso che non solo intende ricordare Grazzi, ma anche ribadire l’importanza dell’Accademia di Belle Arti come luogo di sperimentazione e dialogo tra tradizione e innovazione. Il progetto, spiega Matilde Cadenti, co-curatrice della mostra insieme a Emanuela Fadalti, “è nato in primo luogo dalla volontà di promuovere il lavoro di giovani artisti, molti dei quali hanno comunque già ottenuto importanti riconoscimenti, tutti accomunati dalla formazione ricevuta all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Questo ci ha permesso di far convergere la dimensione internazionale data dai tanti studenti stranieri che scelgono di studiare nella nostra Città, con quella più interessata a valorizzare proprio i talenti che Venezia esprime”.
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Le Accademie come laboratorio di pittura
L’esposizione raccoglie opere che spaziano tra diverse declinazioni della pittura, riflettendo la varietà di approcci e linguaggi sviluppati dagli artisti all’interno dell’Accademia. Dalle forme essenziali e le tonalità delicate delle composizioni di Jingge Dong, ai paesaggi astratti e surreali del giovanissimo Simone Rutigliano, classe 2004. Il carattere collettivo della mostra permette di evidenziare le molteplici influenze e direzioni che la pittura contemporanea sta prendendo a Venezia, ponendo l’accento sulla vitalità di una scena artistica che si nutre del confronto tra generazioni e culture diverse. La pluralità di voci presenti nell’esposizione testimonia come la pittura, lungi dall’essere superata dalle nuove tecnologie, continui a essere un mezzo espressivo potente e in costante evoluzione, capace di reinterpretare il presente e di dialogare con il passato.
Il tributo ad Aldo Grazzi nella mostra a Venezia
Questa non è la prima volta che la Galleria Marignana Arte collabora con l’Accademia di Belle Arti di Venezia: era già successo nel 2024, con il progetto Liberi Tutti, che aveva presentato in tre mostre collettive il lavoro di sedici artisti emergenti. “In entrambi i casi”, sottolinea Matilde Cadenti, “il comune denominatore è stato, oltre alla fruttuosa collaborazione con l’Accademia veneziana, il desiderio di rendere omaggio ad Aldo Grazzi, non solo un grande artista a cui due anni fa abbiamo dedicato un’importante mostra personale proprio allo Spazio Berlendis, ma anche un grande insegnante per i tanti studenti che proprio con lui si sono formati a Venezia”. La Laguna, con la sua storia e la sua vocazione culturale, si conferma ancora una volta come un punto di riferimento per la creatività, capace di accogliere e promuovere le ricerche artistiche più attuali.
Laura Cocciolillo
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