A Modena il Palazzo dei Musei ha un nuovo ristorante da provare. Apre Bar Mosaico
Aperto dalla mattina a tarda sera, oltre l’orario museale, Bar Mosaico restituisce al più importante complesso di musei di Modena un servizio di ristorazione che mancava da cinque anni. All’insegna della qualità e con un curioso focus sul vermouth artigianale

Nel centro di Modena, il polo del Palazzo dei Musei riunisce gli istituti culturali più importanti della città, a loro volta parte del sistema delle Gallerie Estensi, con la Pinacoteca Nazionale di Ferrara a Palazzo dei Diamanti e il Palazzo Ducale di Sassuolo. È qui che si visitano le collezioni della Galleria Estense e del Museo Lapidario, ma anche la Biblioteca Estense e l’Archivio Storico comunale, il Museo Civico e la Biblioteca Civica d’Arte Luigi Poletti che trovano spazio nell’imponente complesso fatto costruire nella seconda metà del Settecento dal duca Francesco III d’Este, per ospitare l’Albergo dei Poveri.
La storia del Palazzo dei Musei di Modena
Già alla fine dell’Ottocento, il Comune acquistò il palazzo, destinandolo a ospitare il patrimonio archeologico, artistico, librario e numismatico della città. Nel 1894, fu trasferita al terzo piano dell’edificio la Galleria Estense, istituita nel 1854 da Francesco V d’Austria-Este. Ricca è la collezione di opere rinascimentali commissionate e riunite nel periodo di gloria della signoria ferrarese, ma spesso il museo ospita mostre temporanee che indagano altre epoche e protagonisti della storia dell’arte (in corso, l’esposizione delle sculture in terracotta della collezione Guandalini Kabaivanska, e una mostra sull’Antico Egitto con prestiti in arrivo da Torino).

Il nuovo Bar Mosaico al Palazzo dei Musei di Modena
L’ultima novità per il pubblico è l’apertura di Bar Mosaico, spazio di ristorazione a disposizione tanto dei visitatori del polo museale che della città: un progetto che colma il vuoto di un servizio interrotto ormai cinque anni fa – quando la chiusura forzata per Covid si sommò alla scadenza della precedente gestione – e cerca di spingersi oltre nell’alzare il livello dell’offerta.
Al piano terra dell’edificio, con ingresso diretto da Viale Vittorio Veneto 5, Bar Mosaico è già aperto al pubblico in fase di rodaggio dalla fine di febbraio, ma ha inaugurato ufficialmente lo scorso 13 marzo. E protrae il suo orario di apertura dalle 8 del mattino alle 23.30, restando operativo anche dopo la chiusura dei musei, prestando servizio per colazioni (dolci e salate), pranzi con piatti stagionali, aperitivi.

La proposta di Bar Mosaico e il focus sul vermouth
Proprio nella fascia serale si scopre il punto di forza della nuova gestione, che vuole fare di Mosaico la prima vermuteria di Modena, forte di un’ampia selezione di vermouth e bitter artigianali italiani (molti emiliani) e non solo. Ad aggiudicarsi il bando (una concessione di 5 anni, con possibilità di rinnovo), infatti, è stata la giovane cordata Amus che vede coinvolto, tra gli altri, Samuele Paolino, già dietro alla vermuteria e “sugheria” Bollore inaugurata nel 2020 al box 26 del Mercato Albani, sul modello di analoghi format iberici. “Non siamo un bar, non siamo un locale per aperitivi, non siamo un’enoteca né tantomeno un bistrot”, spiegano i gestori “Siamo un misto di tutto questo, ispirato a quello che ci piace trovare come clienti e all’idea di condensarlo in un luogo da vivere in ogni momento della giornata, sotto la volta vetrata del Palazzo dei Musei”. Con dehors sotto la loggia della corte centrale e tavoli anche all’esterno, all’ingresso del palazzo.
Il nuovo servizio di ristoro si inquadra nell’ambito di una più ampia operazione di riqualificazione degli spazi e delle funzioni del Palazzo dei Musei, “un tassello importante per rendere sempre più funzionale e attrattivo questo luogo aperto all’arte, alla creatività, alla socialità, ampliando ancora di più le possibilità di fruizione degli spazi, con ulteriori appuntamenti, iniziative e occasioni di incontro anche in orario serale”, chiarisce l’assessore alla Cultura, Andrea Bortolamasi.
Lo spazio ospiterà infatti presentazioni di libri, degustazioni, corsi ed eventi culturali ed enogastronomici, con l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale di Modena.
Livia Montagnoli
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